"Ogni buon regalo e ogni dono perfetto viene dall'alto e discende dal Padre della luce,
nel quale non c'è variazione né ombra di cambiamento"
(Gc.1,17)
Ancona
Lunedì, 11 luglio 2005
San Benedetto, Patrono d'Europa
Grazie, mamma!
Benedetto il tuo nome in eterno!
«Alleluia. Ha preso possesso del suo regno il Signore, il nostro Dio, l'Onnipotente.
Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo a lui gloria, perché sono giunte le nozze dell'Agnello;
la sua sposa è pronta, le hanno dato una veste di lino puro splendente».
La veste di lino sono le opere giuste dei santi.
Allora l'angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto delle
nozze dell'Agnello!»
(Ap.19,6-9)
Alle ore 02.35 di lunedì 11 luglio 2005 la mia mamma, di nome Elisa e dal cuore dolcissimo, dopo una vita di esemplare vedovanza, condotta nella totale dedizione ai figli ed al prossimo, ha reso la sua bella anima a Dio, dopo aver vissuto con fede, pazienza e rassegnazione gli ultimi anni di martirio del suo corpo gravemente ammalato.
Ella, il 2 febbraio 2000, durante l'Anno Santo, nel giorno della Festa della Presentazione di Gesù Bambino al Tempio, dovendo subire proprio in quel giorno l'amputazione della gamba sinistra, accettò di offrire quel sacrificio per la conversione dei peccatori e in suffragio delle anime del Purgatorio, così come Maria offrì Gesù Bambino al Tempio per la salvezza degli uomini. Vivendo per oltre cinque anni tra immense sofferenze fisiche, tra letto e carrozzina, tra innumerevoli ricoveri ospedalieri ed interventi chirurgici ella ha rinnovato sempre tale offerta, specie nella Comunione Eucaristica quasi Quotidiana.
Ottenuto il 28 marzo scorso il dono di poter raggiungere, nella gioia della famiglia e dei suoi numerosi figli, i suoi 90 anni, con un particolare permesso del Vescovo per quella circostanza, potei ottenere di farle il dono di poter far celebrare la Santa Messa in casa, dal Parroco, in ringraziamento del raggiungimento di quel “dono” dei suoi 90 anni.
Ma subito, circa 36 ore dopo, ottenuta dal Signore quell'ultima gioia spirituale e familiare, è entrata nella sua crisi più grave ed irreversibile, che si è andata sempre più acuendo, fino a questi ultimi giorni, ove pur in uno stato di "pre-coma" ho potuto portarle un'ultima Comunione sabato scorso 9 luglio, con il rinnovo cosciente della sua offerta, riuscendo anche ad esprimere in un modo particolare tutte le sue benedizioni che donava a tutti e tutte coloro che l'avevano assistita ed aiutata in ogni modo, materiale e spirituale.
Spesso, per darle forza nei momenti più difficili, ricordavo alla mia mamma la “santa morte” che fece mio padre, di nome Augusto, che pure visse gli ultimi quattro anni spesso in Ospedale, patendo molteplici interventi chirurgici a causa di un tumore maligno. Quando non ci fu più nulla da fare, venne rimandato a casa. Il 31 gennaio 1960 (aveva solo 50 anni) volle essere portato con la carrozzina nella Santa Casa di Loreto. A sera, tornando a casa, disse a mia madre: “Io non ho chiesto alla Madonna la guarigione, ma che Dio facesse ciò che era meglio per me”. Il giorno dopo fece chiamare il Parroco, si confessò, si comunicò, si fece dare l’Estrema Unzione, ripetendo tutte le preghiere con il sacerdote, poi – attorniato dai parenti – d’improvviso sollevò il suo volto verso l’alto, come se vedesse “Qualcuno”, a cui disse: “Signore, fammeli vedere dal Cielo questi miei figli”: e subito spirò con un ineffabile ed indimenticabile sorriso.
Anche la mia mamma ha vissuto i suoi ultimi giorni con le stesse disposizioni, accogliendo, infine, il Signore, l'offerta fattagli della restituzione della vita da lui donata alla mia mamma proprio per l'11 luglio, il giorno della Festa di San Benedetto, Patrono d'Europa, per dare modo al Signore, con quest'ultima offerta, di poter elargire un piccolo apporto di "grazia" in più per l'avvio della "ri-evangelizzazione" dell'Europa, secondo il progetto del Santo Padre Benedetto XVI.
La sua bella anima è spirata nella pace, dopo aver ricevuto tutti i Sacramenti, aver fatto nella vita sempre i Primi Venerdì del Mese, i Primi Sabati del Mese, e avere sempre indossato ed essere infine spirata con il Santo Scapolare della Vergine del Carmelo (a cui è legato "il Privilegio Sabatino", di cui ella ha usufruito il successivo16 luglio, proprio nella provvidenziale coincidenza della Festa della Vergine del Carmelo), unitamente alla recita di tanti, per lei e accanto a lei, della Coroncina della Divina Misericordia, per accompagnarla all'incontro definitivo con il Signore Gesù e la Vergine Immacolata, da lei tanto amati e serviti nella vita, e a ricongiungersi per l'eternità con il suo sposo terreno Augusto ed il suo bambino primogenito Leonardo, salito in Paradiso a soli sei mesi di età.
Il suo bel volto, rimasto sempre senza una ruga, dopo la morte è apparso sorprendentemente ringiovanito, ed è rimasto esposto con una espressione composta, con una gravità soave e serena, con un soffuso sorriso, quasi la sua bocca fosse sempre in procinto di riaprirsi ancora a parlare e a donare le sue parole amabili di pace e di conforto, elargiti a tutti coloro che aveva incontrato e beneficato nella vita.
Di fronte al mistero della morte San Paolo ci ricorda e ci conforta: "Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua risurrezione... Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui" (Rom.6,4
-5.8-9).
Nella vicinanza dell'incontro definitivo con Dio nella Vita Eterna
ricordavo spesso alla mia mamma questo "mistero" della nostra risurrezione
futura, secondo come insegna San Paolo: "Ma qualcuno dirà: «Come
risuscitano i morti? Con quale corpo verranno?»... Così anche
la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge
incorruttibile; si semina ignobile e risorge glorioso, si semina
debole e risorge pieno di forza; si semina un corpo animale, risorge un
corpo spirituale. Se c'è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale,
poiché sta scritto che il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma
l'ultimo Adamo (Gesù Cristo) divenne spirito datore di vita. Non vi fu prima il corpo
spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. Il primo uomo tratto
dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo... E come abbiamo
portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo
celeste... Ecco io vi
annunzio un mistero: ... tutti saremo trasformati, in un istante, in un
batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i
morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. E' necessario
infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo
corpo mortale si vesta di immortalità...
Siano rese grazie a Dio che ci
dá la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! Perciò, fratelli
miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre
nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore" (1^Cor.15,35.42-58).
Ringrazio, con questo umile mezzo
di Internet - non potendo farlo personalmente - quanti hanno scritto o
telefonato nei mesi e nei giorni passati assicurando le loro preghiere per
accompagnare l'incontro definitivo dell'anima immortale della mia mamma con
il suo Creatore e Padre e con il nostro Salvatore Gesù e la Vergine
Immacolata.
A tutti gli iscritti che ricevono
"LA VOCE" un "grazie di cuore" e il ricordo vivo nella preghiera al Signore.
Personalmente voglio anche rendere partecipi quanti ricevono questi "testi" di una misteriosa gioia spirituale che ho provato nel giorno della sua dipartita, nel sentire anche più viva nell'intimo la presenza di colei che mi aveva donato la vita e tutta la sua dedizione, e che - dopo Dio - più ho amato nella vita: perché ora la sento "realmente" ancora più vicina, nella "verità della Comunione dei Santi", ove il suo amore materno ora non conosce più confini e si dilata nella Luce Infinita di Dio e ove ora può avere il dono della conoscenza e di pregare per tutti quanti ha amato e l'hanno amata nella vita ed anche hanno pregato per lei, anche se sconosciuti, anche attraverso Internet.
Sia benedetta ogni mamma che accoglie con amore e dedizione ogni vita che sboccia nel suo grembo, che è "TEMPIO DELLA VITA", ove Dio ha infuso in ognuno di noi, per mezzo di ogni mamma, dall'istante del concepimento, un'anima immortale che, dopo il distacco dal corpo, può avere il dono ineffabile di vedere e godere Dio per l'eternità.
Quelle
cose che occhio non vide, né orecchio udì,
né mai entrarono in cuore di uomo,
queste ha preparato Dio per coloro che lo amano.
(1^Cor.2,9)
Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra,
riceveremo un'abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei cieli.
(2^Cor.5,1)
Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di
prima erano scomparsi e il mare non c'era più. Vidi anche la città santa, la
nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna
per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono: «Ecco
la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno
suo popolo ed egli sarà il "Dio-con-loro".
E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto,
né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate».
E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»; e
soggiunse: «Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci. Ecco sono
compiute! Io sono l'Alfa e l'Omega, il Principio e la Fine. A colui che ha
sete darò gratuitamente acqua della fonte della vita. Chi sarà vittorioso
erediterà questi beni; io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio (Ap.21,1-7).
Perciò anche noi, da quando abbiamo saputo questo, non cessiamo di pregare per voi, e di chiedere che abbiate una conoscenza piena della sua volontà con ogni sapienza e intelligenza spirituale, perché possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio; rafforzandovi con ogni energia secondo la potenza della sua gloria, per poter essere forti e pazienti in tutto; ringraziando con gioia il Padre che ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce (Col.1,9-12).
Onora tuo padre con tutto il cuore e non
dimenticare i dolori di tua madre.
Ricorda che essi ti hanno generato;
che darai loro in cambio di quanto ti hanno dato?
(Sir.7,27-28)
Se tutti gli angeli e tutti i geni del mondo avessero studiato ciò che veramente ti è utile in questa o quella situazione, in questo o quel dolore, in questa tentazione o perdita dolorosa, essi non avrebbero trovato ciò che sarebbe stato più adatto per te di ciò che ti ha colpito. Così la Divina Provvidenza di Dio ha pensato fin dall'inizio di darti questa croce quale prezioso regalo proveniente dal suo cuore. Prima di darla a te, Egli l'ha meditata con il suo occhio onnisciente, l'ha pensata con la sua divina intelligenza, l'ha esaminata con la sua saggia giustizia, l'ha riscaldata con la sua misericordia amorosa. Egli l'ha pesata con le sue due mani, affinché non sia troppo grande di un millimetro né troppo pesante di un milligrammo. Poi l'ha benedetta col suo santo nome, unta con la sua grazia, riempita con la sua consolazione e ancora una volta ha guardato te e il tuo coraggio. Essa viene a te addirittura dal cielo come un richiamo di Dio e come regalo del suo amore misericordioso, affinché tu diventi completamente te stesso e trovi in Dio la sua pienezza (San Francesco di Sales, Dottore della Chiesa)
Leggi all'indirizzo Internet:
www.lavocecattolica.it/anima.htm
L'ESISTENZA DELL'ANIMA SPIRITUALE FIN DALL'ISTANTE DEL CONCEPIMENTO
IL SANTO LIBERATORE DELLE ANIME DEL PURGATORIO
- come acquistarle per liberare le anime del Purgatorio -
Prof. GIORGIO NICOLINI - Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA – Italia
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dall'11 luglio 2005
venerdì, 06 gennaio 2006 16.19