Natanaele:
"DA NAZARETH PUO’ MAI VENIRE QUALCOSA DI BUONO?..." (Gv.1,46)Natanaele è poi divenuto l’Apostolo San Bartolomeo. Egli ricevette da Gesù il più bel elogio:
"Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità" (Gv.1,47)
Chissà quante volte San Bartolomeo (Natanaele) avrà meditato nella sua vita all’errore inconsapevole di quella obiezione scettica rivolta a Filippo: "Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?"…
Invece, da Nazareth è "venuto" "tutto il bene" per l’Umanità:
da Nazareth è "venuta" all’esistenza la Vergine Maria, "concepita" Immacolata nella Santa Casa di Nazareth;
da Nazareth è "venuta" alla luce la Vergine Maria, essendo ella nata nella stessa Santa Casa in cui fu concepita Immacolata;
da Nazareth è "venuto" all’esistenza Gesù Cristo, il Figlio di Dio, Salvatore degli uomini, incarnatosi per opera dello Spirito Santo nel seno verginale di Maria nella Santa Casa di Nazareth;
la Santa Casa di Nazareth è "venuta", infine, a Loreto, dopo varie "traslazioni miracolose" operate dagli angeli del Cielo, dopo essere stata "divelta dalle fondamenta" a Nazareth (secondo l’espressione usata dal Beato Pio IX), e così poter continuare dall’Europa e dall’Italia - quale "reliquia miracolosa" e luogo dell’Incarnazione - l’opera di salvezza di Maria e di Gesù per la Chiesa e per l’Umanità.
DA NAZARETH PERCIO’ E’ "VENUTA" LA SALVEZZA
E TUTTO CIO’ CHE DI BUONO DIO VOLEVA DONARE ALL’UMANITA’
Si potrebbe dire anche oggi, per chi sente parlare della Santa Casa di Loreto con scetticismo: "VIENI E VEDI" (Gv.1,46), e riascoltare fra quelle "Sante Pareti" le parole dell’angelo a Maria: "RALLEGRATI…".
dal Sito Internet: www.lavocecattolica.it/santacasa.htm
Ancona,
giovedì 24 agosto 2006San Bartolomeo, Apostolo
Ecc.za Rev.ma
Mons. EDOARDO MENICHELLI
Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo
Piazza del Senato, 7 - 60121 ANCONA
Tel. 071.55733 (ab.) – 071.2085820 (uff.) - Facsimile 071.2075003
Posta Elettronica:
curia@diocesi.ancona.itOGGETTO: La storia delle "Miracolose traslazioni" e il culto della Santa Casa di Nazareth a Loreto –
Richiesta di apertura procedura canonica per "delitto di falso" (can. 1391) riguardo alla "questione lauretana". Con rif. al Prot. n.241/06 di Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona, e con rif. al Prot. 1802/05/L presso "Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum".
Ecc.za Rev.ma,
nell’odierna Festa Liturgica del grande apostolo San Bartolomeo, il cui iniziale scettico ed erroneo interrogativo su Gesù ancora risuona nelle parole eterne dal Vangelo: "DA NAZARETH PUO’ MAI VENIRE QUALCOSA DI BUONO?" (Gv.1,46), voglio anzittutto esprimerLe la mia gratitudine per l’Udienza concessami in data odierna, in relazione alla mia richiesta di un intervento canonico e autoritativo nei riguardi di alcuni operatori della Basilica Pontificia Lauretana - in specie nei riguardi del Padre Giuseppe Santarelli, Direttore della "Congregazione Universale della Santa Casa" -, i quali, nell’ultimo trentennio, hanno operato una grave e sacrilega "falsificazione" della storia della Santa Casa di Nazareth a Loreto e delle sue "Miracolose traslazioni", inficiandone gravemente la storia ed il culto, che ora non è più ricordato e celebrato neppure secondo le norme ed i riti disposti dalla Santa Chiesa Cattolica, da circa sette secoli.
Nel richiedere a Sua Ecc.za Rev.ma, quale Arcivescovo-Metropolita di Ancona, sotto la cui giurisdizione ricade anche la Diocesi e il Santuario di Loreto, di adempiere a tutte le disposizioni canoniche previste a riguardo del "delitto di falso" (can. 1391 C.D.C.) - con i conseguenti opportuni "provvedimenti" canonici da adottare contro i responsabili di tale "apostasia lauretana" -, al fine di "fissare" le principali richieste che Le volevo in proposito presentare, mi permetto di lasciarLe la presente Lettera, a modo di "pro-memoria", rimandando - per ogni specifico approfondimento - ad altri incontri che vorrà benevolmente programmare e concedermi, finalizzati ad illustrarLe nel dettaglio le "gravi falsificazioni documentali" inerenti il tema in oggetto.
In particolare intendo qui denunciare la principale opera mistificatrice sulla "questione lauretana", da cui sono discese tutte le altre, cioè il libro del Padre Giuseppe Santarelli "LA SANTA CASA DI LORETO" (nelle sue varie edizioni), che ben definirei come "Il Codice da Vinci Lauretano", dato che per oltre la metà dei suoi contenuti è frutto di fantasiose, romanzesche e inesistenti congetture, dissacratorie della "Verità Lauretana", supportate in un modo molto sofisticato mediante un innumerevole uso - da parte dell’autore - di "manipolazioni" e "falsificazioni" storiche e documentali.
Ciò lo scrissi apertamente allo stesso Padre Santarelli (come pubblicato e leggibile anche nel mio Sito Internet: www.lavocecattolica.it ), ove gli dichiaravo, tra l’altro:
"Nel Suo principale libro "LA SANTA CASA DI LORETO" (edizione del 2003), che ha dato origine alla "falsa ipotesi" del trasporto umano della Santa Casa, Lei svolge una vasta e sistematica trattazione volta a voler dimostrare, davvero "a tutti i costi", tale Sua "nuova ipotesi" del "trasporto umano", con l’intento esplicito, da Lei scritto alla fine del libro (cfr. pag.485), "Qui si è cercato di dimostrare che il materiale del nucleo originario della Santa Casa, in tutto o in parte, può considerarsi nazaretano e che il trasporto miracoloso può essere ritenuto un’amplificazione letteraria successiva". Tuttavia, gli "ignari" ed "inesperti" lettori del Suo libro non possono verificare in alcun modo che una molteplicità di documentazioni ed argomentazioni da Lei riportate ed esposte nel Suo libro - a "dimostrazione" delle Sue "ipotesi" - sono talvolta del tutto "prive di fondamento" (cfr. le pagine 235-297) e non raramente sono "alterate" e "manipolate", e perciò "falsificate", cambiandone il senso originario e l’intenzione autentica degli autori delle "documentazioni" da Lei riportate, che invece, nella realtà del documento "autentico", sconfessano totalmente le Sue "false" "ipotesi". (…). In proposito, persino ad alcuni Papi, come Paolo II e Leone X (cfr. le pagine 366-369), Lei "stravolge" le parole dei testi delle loro "Bolle Papali", facendo dire ad essi ciò che pensa Lei e non ciò che essi, insigniti della Suprema Autorità Apostolica, hanno "realmente" "affermato" e "scritto", confermando da parte loro – quali "Vicari di Cristo" – sia "l’autenticità" della "Santa Casa" come anche delle "Miracolose Traslazioni" di essa, mentre Lei fa credere il contrario. Anche ai più importanti e antichi autori attestanti "la Tradizione Storica" - come il Beato Giovanni Battista Spagnoli, il Teramano, il Ricci, ed altri ancora - Lei fa loro dire il contrario di quanto essi hanno "realmente" scritto. Essi parlano "solo" e "soltanto" delle "traslazioni miracolose", per "il ministero angelico" (gli "angeli" del Cielo!...), mentre Lei - con contorte argomentazioni e "stravolgendo" il senso delle loro parole e dei loro scritti - fa credere ai lettori che essi abbiano parlato di una "traslazione" della Santa Casa avvenuta "per mare", mediante "la nave", e non per "il ministero angelico" (cfr. le pp.369-400). Così ugualmente fa nel citare innumerevoli "icone" (cfr. le pagine 401-472). Poiché così è (e lo dimostrerò punto per punto!), il Suo libro come può allora essere definito un libro "storico"?... In realtà, il Suo libro "LA SANTA CASA DI LORETO", è invece un libro che opera una autentica "falsificazione storica"!... E con questa "falsificazione storica" Lei - al di là sicuramente delle Sue "buone" intenzioni iniziali - ha ottenuto il solo risultato di "confondere" e "far smarrire" all’intera Chiesa "la verità" della "Traslazione Miracolosa" della Santa Casa e "l’autenticità" stessa della "reliquia nazaretana". Siamo ormai giunti al punto che – negli anni recenti – in tale "smarrimento" siano potuti "incappare" (pur in totale buona fede) persino "eminenti" e "sante" personalità ecclesiastiche… e che nulla ormai "sembra" che si voglia fare - da parte delle Autorità Ecclesiastiche - per "ripristinare la verità"!... Tuttavia Lei stesso, nel Suo libro sopra citato, scrive anche, riguardo all’ipotesi del "trasporto umano": "Questo discorso, ovviamente, è svolto soltanto su un piano ipotetico, non essendoci documenti espliciti in materia…" (cfr. pag.297). Infatti è proprio così… Eppure il Suo libro è "pieno" di documenti "manipolati" e "stravolti", che vengono citati come se costituissero "l’esplicita" "dimostrazione" della "verità" delle Sue "false ipotesi"!... Sta di fatto che attualmente le Sue "ipotesi" ("false") sono divenute "la verità ufficiale" del Santuario Lauretano, pur "non essendoci documenti espliciti in materia", come Lei stesso ha dichiarato nel Suo libro. Invece, delle autentiche "prove" storiche, archeologiche e scientifiche e delle "approvazioni" della Chiesa non se ne parla più in alcun modo: tutto viene "occultato" a Loreto!... Avviene, anzi, al contrario, che ogni apporto "nuovo" che viene offerto per dimostrare "la verità" della "Traslazione Miracolosa" e "l’autenticità" della reliquia della "Santa Casa" viene "rifiutato".
Così scrivevo al Padre Santarelli, in una Lettera Aperta del 17 novembre 2005, e qui riconfermo a Lei, Ecc.za Rev.ma, tutte le mie denunce, chiedendo di nuovo - esplicitamente e "ufficialmente" - di intervenire d’autorità, o di far intervenire d’autorità a chi compete, presso la Basilica Pontificia Lauretana, per far togliere ed impedire l’ulteriore diffusione di questo testo del Padre Santarelli e di altri testi consimili, da esso derivati, e propagati dalla stessa Basilica, ingannando così milioni di pellegrini "indifesi", che confluiscono nella Santa Casa e alla conoscenza della sua storia con una fede "semplice" e facilmente ingannabile.
Tale libro, infatti, non riporta "la verità" sulla "questione lauretana", ma "LA MENZOGNA" ed è inaccettabile e "GRAVEMENTE IMMORALE" che all’interno della Santa Chiesa possa essere autorizzata una così "grave" e "colossale menzogna" dissacratrice delle opere meravigliose di Dio e della Vergine Maria, attuate davvero "miracolosamente", per il bene della Chiesa e per la Salvezza dell’Umanità, e sempre "approvate" nella sua autenticità da tutti i Sommi Pontefici, nelle forme più ufficiali e solenni del Magistero Ordinario, da sette secoli.
Tali mie denunce le avevo già formulate in varie corrispondenze degli anni passati ad altri "responsabili" e ancor più formalmente in una Lettera scritta a Mons. Angelo Comastri (in data 1° novembre 2004), quando era Arcivescovo di Loreto. Tali innumerevoli Lettere scritte negli ultimi anni sono già a Lei in parte pervenute. Nell’ultimo anno si è associato a me anche l’Avv. Prof. Francesco Dal Pozzo da Firenze, che - a mio nome – ha fatto pervenire innumerevoli altre petizioni e documentazioni ad altre Autorità Ecclesiastiche delle "Congregazioni Vaticane" ed anche a Sua Santità Benedetto XVI.
In proposito, in passato avevo anche fatto dei tentativi – a partire dal 1996 - per ottenere un colloquio diretto con il "santo" Pontefice Giovanni Paolo II, recandomi anche direttamente in Vaticano. Ma una tale Udienza – essendo privo dell’accompagnamento del mio Vescovo – non mi veniva mai autorizzata dalle persone addette alle prenotazioni. In proposito, il Suo Segretario Don Carlo Spazzi potrà attestarLe di telefonate da me a lui fatte direttamente dal Vaticano, ove gli richiedevo di far telefonare in Vaticano il Suo predecessore Mons. Franco Festorazzi, perché confermasse e attestasse a suo nome la mia richiesta di Udienza con il Santo Padre. Non so, in proposito, se Don Carlo ne abbia poi effettivamente parlato con Mons. Festorazzi.
Circa due anni fa composi, infine, il libro "La veridicità storica della Miracolosa Traslazione della Santa Casa di Nazareth a Loreto", in preparazione ad un incontro chiarificatore e risolutivo con Mons. Comastri. In proposito, l’ex-Arcivescovo di Loreto, Mons. Angelo Comastri, alla mia Lettera del 1° novembre 2004 mi rispose con un’altra Lettera, datata 8 novembre 2004, ove mi scrisse (testualmente): "Gent.mo Prof. Nicolini, la ringrazio per il materiale inviatomi circa la questione della traslazione della Santa Casa, che leggerò con attenzione, data la rilevanza del fatto. Quanto ad un possibile incontro, sarà mia premura chiamarla, anticipandole che sarà possibile dopo le feste natalizie e prima dell’Epifania". Purtroppo quella "chiamata" non mi venne mai fatta, né vennero soddisfatte le richieste da me avanzate nella stessa Lettera, e si continuò a Loreto, e si continua ancora con sempre maggiore gravità nell’apostasia dalla verità, utilizzando ora "pretestuosamente" persino un "errore storico" dell’ex-Card. Ratzinger (ora Benedetto XVI) per far confermare in modo definitivo "la menzogna", e così continuare impunemente e falsamente ad affermare, in pubblicazioni "ufficiali" della Basilica Lauretana, che nel Santuario Pontificio di Loreto vi sarebbero solo delle semplici "pietre" prelevate dagli uomini dalla Santa Casa di Nazareth e lì trasportate "con la nave" da indefiniti "crociati" o da una famiglia principesca orientale. Da cui ne consegue che a Loreto "non c’è" la reliquia "autentica" della Santa Casa di Nazareth, ma solo delle "pietre" "prelevate" da essa!...
Nei miei innumerevoli scritti - anche a Lei noti - ho però dimostrato in modo inequivocabile come tali affermazioni siano destituite di ogni fondamento storico e come, oltre ad essere smentite anche dall’archeologia e dalla scienza, esse siano il frutto di una autentica FALSIFICAZIONE DISSACRATRICE, esposte inizialmente in forma di "ipotesi" (false!), che però diedero inizio - circa 30 anni fa - ad autentiche "falsificazioni" documentali generalizzate.
Tali "falsificazioni documentali" generalizzate sono state fatte e continuano ad essere fatte allo scopo evidente di sostenere "a tutti i costi" la validità della nuova (falsa) "ipotesi" di studio, e scalzare definitivamente "la verità" dell’autenticità della Santa Casa e delle sue "Miracolose traslazioni", come ha scritto espressamente lo stesso Padre Santarelli nel suo libro sopra denunciato: "Qui si è cercato di dimostrare che il materiale del nucleo originario della Santa Casa, in tutto o in parte, può considerarsi nazaretano e che il trasporto miracoloso può essere ritenuto un’amplificazione letteraria successiva" (cfr. pag.485).
Così in tre decenni i nuovi "studiosi" sono riusciti a "sradicare" la "verità storica" della presenza a Loreto dell’autentica Santa Casa di Nazareth e la "verità storica" delle sue "MIRACOLOSE TRASLAZIONI", facendo così abbandonare la "tradizione" e i pronunciamenti "ufficiali" e "secolari" (pur essi spesso "falsificati") dei Sommi Pontefici e delle Congregazioni Vaticane competenti e seminando confusione e smarrimento nelle menti dei fedeli di tutto il mondo, facendo di conseguenza abbandonare in tutta la Chiesa la grata venerazione dovuta a tale straordinaria "reliquia nazaretana" e al divino e straordinario "evento" che l’ha condotta "miracolosamente" sino a Loreto, dopo essere stata "in vari luoghi" tra cui, per nove mesi, anche in Ancona, nel 1295, in località Posatora.
Tutto ciò ha perciò costituito una autentica sacrilega "dissacrazione" della "tradizione lauretana" e del "culto" stesso praticato verso la Vergine Lauretana, che attualmente, purtroppo, non è più proposto e non è più fondato sulla "verità storica" tramandata dalla "tradizione" e sull’obbedienza al Magistero Ordinario della Chiesa Cattolica.
La Chiesa, infatti, ha sempre insegnato e fatto celebrare "la miracolosità" delle "molteplici traslazioni" della Santa Casa e non ha mai proposto - come oggi invece avviene a Loreto - il "falso" e mai avvenuto "trasporto umano" di "semplici" "pietre" "prelevate" dalla Santa Casa di Nazareth (che perciò non si troverebbe a Loreto!...).
Seppure profondamente addolorato e con sincero ed umile rispetto avevo scritto già due anni fa a Mons. Comastri, quando era Arcivescovo di Loreto (dopo precedenti richieste disattese), "avvertendolo" che il mancato "ripristino" della "verità storica" e la prosecuzione della diffusione della "falsificazione storica" operata dalla stessa Basilica Pontificia Lauretana, mi avrebbe obbligato "in coscienza" ad una "denuncia" e "confutazione" pubblica dei "responsabili" di tali "falsificazioni documentali".
Constatato, perciò, come fossero rimaste disattese tutte le precedenti istanze, obbligato dalla mia "coscienza", mi sono trovato purtroppo costretto ad iniziare a fare, negli ultimi due anni, le denunce e confutazioni "pubbliche" preavvertite, dopo aver tentato degli ulteriori "ultimi" e "caritatevoli" (ma purtroppo "inutili") "tentativi" di richiamo alla "resipiscenza" presso il Padre Giuseppe Santarelli, Direttore della "Congregazione Universale della Santa Casa" e principale responsabile delle "falsificazioni" operate e, nell’ultimo anno, anche a Mons. Gianni Danzi, attuale Arcivescovo di Loreto. Avevo anche rivolto al riguardo più "appelli" ad altre Autorità Ecclesiastiche responsabili: ma purtroppo sono rimasti - a tutt’oggi - sempre "inascoltati" o, addirittura, "respinti".
Avendo Lei già avuto, Ecc.za Rev.ma, da parte mia, molto materiale "documentativo", che - dietro Sua richiesta - potrò all’occorrenza ampliarLe ulteriormente, Le sintetizzo in questo scritto le VERITA’ IRRINUNCIABILI e INELUDIBILI che - con sincera umiltà e rispetto - Le supplico – per quanto a Lei compete quale Arcivescovo-Metropolita – di FAR RIPRISTINARE CON AUTORITA’ nella Basilica Lauretana, memori di quel severo monito della Parola Divina: "Chi dunque sa fare il bene e non lo compie, commette peccato" (Gc.4,17).
Essendo la Santa Casa di Loreto e la sua "straordinaria storia" un bene inestimabile per tutta la Chiesa e per tutta l’Umanità, di cui ognuno di noi cristiani non può non sentirsi "responsabile", memore anche delle parole di San Paolo - "rifiutando le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunziando apertamente la verità, ci presentiamo davanti a ogni coscienza, al cospetto di Dio" (2^Cor.4,2), in obbedienza alla mia coscienza e alle norme del Codice di Diritto Canonico (cfr. can.1391), in particolare del can.212 (§.3) - che dichiara: "In modo proporzionato alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, (i fedeli) hanno il diritto, e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai Sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di renderlo noto agli altri fedeli, salva restando l’integrità della fede e dei costumi e il rispetto verso i Pastori, tenendo inoltre presente l’utilità comune..." -, nell’odierna Udienza concessami, di cui Le sono profondamente grato, Le chiedo di nuovo, con umile franchezza e fermezza, per il bene delle anime redente dal Sangue di Cristo e ad onore e gloria della Santa Chiesa, di avviare le procedure canoniche e operative sopra indicate, a riguardo del "delitto di falso", per:
BANDIRE per sempre dalla Basilica Lauretana le "false" "ipotesi" di un trasporto umano delle "semplici" "pietre" della Santa Casa di Nazareth, facendo togliere o correggendo le relative pubblicazioni e "falsificazioni" in esse presenti che lo propongono, e che hanno "ingannato" e continuano ad "ingannare" milioni di pellegrini e l’intera Chiesa.
RIPROPORRE solennemente l’insegnamento del Magistero Ordinario della Chiesa, che si è pronunciata al riguardo da sette secoli, "approvando" in un modo ininterrotto e inequivocabile, con centinaia di scritti e Bolle Papali "ufficiali" e "solenni", "la verità" delle "traslazioni miracolose" della Santa Casa.
FAR CONOSCERE gli scritti e le documentazioni "autentiche", sia delle "approvazioni pontificie", come degli studi storici, archeologici e scientifici comprovanti la verità storica delle "miracolose traslazioni".
CHIARIRE in modo inequivocabile che a Loreto non ci sono solo delle "pietre" "prelevate" dalla Santa Casa di Nazareth, ma che a Loreto vi sono invece proprio le "tre Sante Pareti" "integre", che a Nazareth costituivano la "Camera di Maria", addossata davanti ad una grotta, ove la Vergine Santissima ricevette l’annuncio angelico e ove avvenne l’Incarnazione nel suo seno del Figlio di Dio.
CELEBRARE il 10 dicembre di ogni anno "la Liturgia della Miracolosa Traslazione", così come l’ha voluta la Santa Chiesa e in sincera obbedienza ad essa, senza più "equivoci" riguardo alla "miracolosità" di questa opera divina e cessando, perciò, di confonderla e di farla confondere con le "false ipotesi" di un trasporto umano delle "semplici" "pietre" della Santa Casa di Nazareth, che negano la "reale presenza" a Loreto della autentica "reliquia" nazaretana della Santa Casa.
APPROFONDIRE la ricerca storica, nel promuovere il reperimento di nuove documentazioni storiche, archeologiche e scientifiche sempre più "probative" a riguardo della "miracolosità" della Traslazione della Santa Casa di Nazareth.
Ecc.za Rev.ma,
mi permetta ancora un richiamo alle Parole Divine di San Paolo: "Noi non siamo come quei molti che mercanteggiano la parola di Dio, ma con sincerità e come mossi da Dio, sotto il suo sguardo, noi parliamo in Cristo" (2^Cor.2,17), poiché "non v'è creatura che possa nascondersi davanti a lui, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noi dobbiamo rendere conto" (Ebr.4,13). Comprende, perciò, "il perché" a me sia impossibile "tacere" o "nascondere" "la verità", conoscendola.
Come ci si potrà giustificare, infatti, davanti a Gesù e a Maria - nel giorno del nostro giudizio - se si continuerà ancora (come avvenuto per tanti anni e nonostante i miei ripetuti richiami) ad ingannare l’intera Chiesa e tutti i pellegrini che vengono nella Basilica Pontificia Lauretana, e nel continuare a perpetuare tale inganno ancora, "coscientemente"?... Non sta scritto nella Parola Divina, come riportato sopra, nella Lettera di San Giacomo (di cui la Chiesa Anconitana ha l’onore di custodire la reliquia del capo), "Chi dunque sa fare il bene e non lo compie, commette peccato"? (Gc.4,17).
Poiché in realtà nessun altro lo fa, può comprendere, Ecc.za Rev.ma, "il perché" mi sia anche coercitivo - di fronte alla mia "coscienza", per non peccare di "omissione" o di "falsità" - il rendere sempre più chiara di fronte alla Chiesa e presso l’opinione pubblica non solo "la verità" delle "Miracolose traslazioni" della Santa Casa di Nazareth, così come le ha sempre insegnate la Santa Chiesa e risulta dalla "vera" storiografia, ma mi è anche obbligante il far conoscere le "falsificazioni dissacratorie" avvenute, da me tante volte "denunciate", utilizzando per tale scopo l’umile ma potente mezzo mondiale di Internet (con il mio Sito www.lavocecattolica.it), non avendo - nell’assoluta povertà dei mezzi a mia disposizione - nient’altro con cui riuscire a poter far arrivare la mia povera "voce", che cerco di alzare per far conoscere "l’autentica verità" sulla "storia" delle "Miracolose traslazioni" della Santa Casa di Nazareth a Loreto e per richiedere di farla "ripristinare", "… affinché per l’incuria degli uomini, che di solito offusca anche le cose più insigni, non sia cancellato il ricordo di un fatto così meraviglioso" (Beato Giovanni Battista Spagnoli, sulla "miracolosa traslazione").
Poiché il Sommo Pontefice San Felice III, già nel V secolo, insegnava e ammoniva che NON DIFENDERE LA VERITA' VUOL DIRE SOPPRIMERLA e che NON OPPORSI AD UN ERRORE VUOL DIRE APPROVARLO, il Signore Gesù e la Vergine Immacolata Le saranno profondamente grati se vorrà dare seguito alle mie richieste, come sopra indicate, secondo le Sue specifiche responsabilità di Arcivescovo-Metropolita, sotto cui dipende anche la Diocesi di Loreto.
Professandomi quale "umile figlio della Chiesa" ed anche Suo umile figlio, resto sempre disponibile per ogni ulteriore chiarimento e collaborazione, secondo come riterrà opportuno propormi ed indicarmi. Le chiedo, a tale scopo, anche la Sua paterna Benedizione, assicurandoLa del mio quotidiano ricordo nella preghiera, in specie alla Vergine Lauretana, per Lei e per tutti gli operatori (sacerdoti e laici) della nostra amata Diocesi di Ancona, i cui Patroni – San Ciriaco e il Beato Gabriele Ferretti – certamente aiuteranno in questo difficile cammino di "conversione" a cui tutti, ogni giorno, dobbiamo tendere per operare la nostra santificazione e pervenire alla Salvezza Eterna della nostra anima.
In fede.
Prof. GIORGIO NICOLINI
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