DENUNCIA-QUERELA PER DIFFAMAZIONE E MINACCE
E PER DANNO MORALE E PATRIMONIALE INGIUSTO
DENUNCIA-QUERELA PER DIFFAMAZIONE E MINACCE
E PER DANNO MORALE E PATRIMONIALE INGIUSTO
Ancona, 10 marzo 2007
Io sottoscritto GIORGIO NICOLINI, nato ad Ancona il 18 gennaio 1951, residente ad Ancona in Via Maggini n°230, di professione “scrittore”, presento una denuncia-querela verso il Padre MARCELLO MONTANARI, Redattore della Rivista “IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA”, e verso l’Arcivescovo di LORETO, Mons. GIANNI DANZI.
Premetto di trovarmi attualmente in una condizione di invalidità per un intervento chirurgico subìto il 14.07.2005 per un’ernia inguinale ed un secondo successivo intervento chirurgico subìto recentemente, il 02.02.2007. Tali interventi chirurgici, che non sono riusciti bene, hanno provocato complicazioni impreviste, che mi hanno procurato gravi sofferenze e condizioni di invalidità. Riguardo al primo intervento chirurgico, uno specialista ha indicato la mia patologia, conseguente all’operazione, come “inguinodinia post-operatoria”. La sintomatologia algica viene attribuita all’inglobamento di un nervo del canale inguinale nella reazione fibroblablistica evocata dalla rete. Tutti i tentativi fatti durante l’anno trascorso, da parte di più medici, di una terapia palliativa esterna, sono risultati infruttuosi, permanendo perciò, ancora, la mia condizione di grave sofferenza e invalidità, tanto da essermi stato indicato ultimamente dai medici di procedere ad una nuova operazione chirurgica per la rimozione della rete.
La mia condizione attuale di invalidità, aggravatasi con il secondo intervento chirurgico del 02.02.2007, non mi permette perciò neppure una normale attività lavorativa, eccetto una limitata possibilità di svolgere la sopra indicata attività di “scrittore”, e solo mediante l’utilizzo di Internet e i sistemi audio-televisivi. Attualmente, perciò, impossibilitato a svolgere una normale attività lavorativa, posso disporre solo di un piccolo sussidio mensile per invalidità, con l’aggiunta di qualche piccolo e saltuario provento derivante dall’unica attività – sopra esposta - che posso attualmente svolgere: un servizio di informazione giornalistica attraverso Internet con il mio Sito www.lavocecattolica.it e la vendita, con tale mezzo informatico, di un libro da me scritto, dal titolo LA VERIDICITA’ STORICA DELLA MIRACOLOSA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO e di altro materiale didattico da me prodotto.
A tale proposito mi era pervenuta, nell’ottobre dello scorso anno, una proposta di collaborazione da parte di una nuova Emittente Televisiva Cattolica denominata MARIA TV, di Alba (Cuneo), operante su una nuova piattaforma tecnologica di comunicazione multimediale: web-tv, web-radio, digitale terrestre, Portale Internet, e avente circa un migliaio di visitatori al giorno (cfr. www.mariatv.it). Tale proposta mi era apparsa subito come una circostanza provvidenziale per ampliare il mio apostolato cattolico e per poter offrire un più efficace contributo alla Nuova Evangelizzazione, come anche per far conoscere i miei lavori di scrittore e sperare così di ricavarne anche una migliore possibilità di sussistenza economica, dato il vasto pubblico che sarebbe venuto a conoscenza dei miei libri.
Così avevo aderito immediatamente alla proposta di collaborazione avanzatami dalla Direzione di MARIA TV ed avevo iniziato la collaborazione trasmettendo per via televisiva un servizio su “LA VERITA’ DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA DI NAZARETH”, facendo così conoscere anche il mio libro omonimo. In tale modo mi si era aperta una concreta possibilità di vendita dello stesso e di altro materiale didattico, per me tanto importanti per la mia sussistenza vitale. Dopo aver iniziato tale collaborazione con MARIA TV all’inizio del mese di dicembre 2006, essa si è tuttavia interrotta improvvisamente dopo pochi giorni, per un intervento diffamatorio contro di me e intimidatorio verso la Direzione di MARIA TV, operato dal Padre Marcello Montanari e da Sua Ecc.za Mons. Gianni Danzi, Arcivescovo di Loreto.
Con un messaggio nella Posta Elettronica, del 12 dicembre 2006, la Direzione di MARIA TV, avente sede ad Alba (Cuneo), in Corso Langhe n°47, avente numero telefonico 0173.33662, mi comunicava, infatti, quanto segue: “Salve! Inviamo copia lettera e-mail ricevuta dal Santuario di Loreto. E’ seguita anche telefonata da parte dello stesso Vescovo di Loreto. Chiediamo dettagli in merito. Abbiamo provveduto altresì ad informare il nostro Vescovo Mons. Luciano Pacomio. In attesa di spiegazioni abbiamo provveduto momentaneamente a rimuovere il link relativo a “La Voce Cattolica” dalla nostra Home Page. Lo staff di Maria Tv”.
Nella parte sottostante riporto il testo del messaggio proveniente dal Santuario di Loreto e inviato l’11 dicembre 2006 alla Direzione di MARIA TV dal Padre Marcello Montanari, Redattore della Rivista del Santuario, che è stato poi seguito da una telefonata – evidentemente concertata - dell’Arcivescovo di Loreto, del quale però non sono riportate le parole, ma che non è difficile indovinare dal testo del messaggio qui di seguito riportato (e comunque verificabile interpellando il sig. C. V. di MARIA TV che ha ricevuto la telefonata): “All’attenzione del Direttore di Maria Tv. Sono il Redattore della rivista del Santuario di Loreto. Ho preso visione della vostra nuova emittente mariana e ho anche seguìto via Internet parte della trasmissione di Telepace della festa della Madonna di Loreto dell'altra sera. Ho notato che tra i vostri collaboratori compare in bella vista il prof. Nicolini con la sua “Voce Cattolica” con varie voci dedicate alla storia della Santa Casa. Il guaio è che il sig. Nicolini, insieme a tante cose buone e vere, costruisce le sue 'tesi' facendo leva anche su documenti di nessun valore storico e addirittura su falsi storici. Sono proprio questi falsi storici che nel secolo scorso hanno indotto lo Chevalier ad irridere la tradizione lauretana. La tradizione lauretana non ha bisogno di appoggiarsi su falsi storici, dato che negli ultimi decenni gli studi scientifici e documentali hanno confermato ampiamente l'origine nazaretana della Santa Casa di Loreto. Quanto sta diffondendo il sig. Nicolini, mettendo insieme un'accozzaglia di cose vere e false, con uno spirito di polemica fanatica e farneticante, rischia di nuocere grandemente alla Tradizione lauretana. Qui a Loreto abbiamo avuto già da soffrire molto, in primo luogo Mons. Comastri, da parte del sig. Nicolini. Non so quanto siete a conoscenza della situazione e di questo signore. Qui non posso dilungarmi. Vi lascio comunque il mio telefono (333.3570762; 071.970104). Mettendo La Voce Cattolica del Sig. Nicolini sulla vostra facciata vi squalificate in partenza. Se la cosa persiste saremo costretti, con il Vescovo di Loreto, a fare le dovute pressioni sulle autorità ecclesiastiche competenti. In attesa di un riscontro. P. Marcello Montanari”.
Avuta conoscenza di questo messaggio oltraggioso e intimidatorio del Padre Marcello Montanari, cui fece seguito – come sopra riportato - una telefonata, evidentemente concertata, del Vescovo di Loreto alla Direzione di MARIA TV, da quest’ultima – per le intimidazioni di cui sopra - mi sono visto inopinatamente interrompere la collaborazione televisiva già avviata, con grave danno morale ed anche economico, a mio riguardo, sia per le spese già sostenute per avviare la collaborazione sia per quella prospettiva di lavoro che mi avrebbe offerto tale collaborazione con MARIA TV, avendo già con la stessa concordato l’avvio di una Televisione prodotta interamente da me e da loro gestita per la trasmissione nella Rete Mondiale di Internet.
Ciò, evidentemente, era molto sgradito ai responsabili ecclesiastici della Basilica Pontificia Lauretana, poiché verso di essi – dopo annuali, molteplici e inutili tentativi di udienze chiarificatrici con le maggiori Autorità Ecclesiastiche “responsabili” – avevo già avviato una procedura canonica per “il delitto di falso”, consegnata al mio Vescovo di Ancona, Mons. Edoardo Menichelli, il 24 agosto 2006. Tale denuncia per “il delitto di falso” faceva riferimento a “gravi falsificazioni documentali” operate dai principali responsabili della Basilica Pontificia Lauretana per negare la verità della presenza a Loreto della “vera” e “integra” “Santa Casa di Nazareth” e per negare la verità della “miracolosità” del modo con cui essa era giunta in Italia. Per tale motivo il mio libro LA VERIDICITA’ STORICA DELLA MIRACOLOSA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA DI NAZARETH, nonostante avesse ricevuto anche la Benedizione Apostolica dell’indimenticabile “santo” Pontefice Giovanni Paolo II (in data 11 gennaio 2005), è stato sempre osteggiato ed ostacolato dai “responsabili” della Basilica Pontificia Lauretana, perché in tale libro illustro le principali documentazioni storiche, archeologiche e scientifiche che comprovano indiscutibilmente la “veridicità storica” di “almeno” cinque “traslazioni miracolose” della Santa Casa di Nazareth, avvenute tra il 1291 e il 1296: a Tersatto (nell’ex-Jugoslavia), ad Ancona (località Posatora), nella selva della signora Loreta nella pianura sottostante l’attuale cittadina di “Loreto” (il cui nome deriva proprio da quella signora di nome “Loreta”); poi sul campo di due fratelli sul colle lauretano (o Monte Prodo) e infine sulla pubblica strada, ove ancor oggi si trova, sotto la cupola dell’attuale Basilica, attorno a cui sorse poi la cittadina di Loreto. Tali traslazioni “miracolose”, attestate dalla ininterrotta e secolare “tradizione”, sono state approvate come autentiche da innumerevoli pronunciamenti dei Sommi Pontefici Romani e delle Congregazioni Vaticane competenti, per sette secoli.
A proposito delle suddette “falsificazioni documentali”, nella presente “denuncia-querela” intendo sottoporre al giudice la valutazione se sussista un reato anche a riguardo di vari libri del Padre Giuseppe Santarelli, Direttore della “Congregazione Universale della Santa Casa”, il quale ha letteralmente “manipolato” e “falsificato” innumerevoli documenti storici e archeologici, “ingannando” l’intera opinione pubblica mondiale sulla “questione lauretana”, e distruggendone così la “vera” storia. Il libro principale, contenenti le citate falsificazioni storiche porta il titolo di “LA SANTA CASA DI LORETO”, in varie edizioni (l’ultima, del 2003). Denuncio, pertanto, anche questo testo ed altri consimili, anche di altri autori, per il “delitto di falso”, qualora la Legge Civile contempli reati specifici a tale riguardo, soprattutto in considerazione delle nefaste conseguenze prodotte con tali falsificazioni, sia nello stravolgere la “vera storia” della Santa Chiesa Cattolica, come anche della “cultura storica” mondiale.
Ai messaggi, di cui sopra, pervenutemi dalla Direzione di MARIA TV, risposi il 12 dicembre 2006 con il seguente messaggio di Posta Elettronica: “Spett. Redazione MARIA-TV, dopo il messaggio da voi inviatomi e il colloquio telefonico con C. V., invio per la dovuta informazione il testo della DENUNCIA CANONICA per "il delitto di falso" già presentata all'Arcivescovo di Ancona, in data 24 agosto 2006. A tale riguardo sono già state presentate innumerevoli documentazioni alle più alte autorità ecclesiastiche (compreso il Santo Padre), e che quanto scritto dal Padre Marcello Montanari costituisce una grave offesa alla mia persona e alla verità, per i cui contenuti - anche intimidatori - mi riserverò ogni azione canonica al riguardo. Preciso ancora che la posizione della Basilica Pontifica Lauretana e del Vescovo di Loreto è "in contrasto" con gli insegnamenti del Magistero Ordinario e Solenne della Chiesa, e che nell'ultima solennità del 9-10 dicembre u.s. è stata perpetrata una ANCORA PIU' GRAVE DISSACRAZIONE - mediante la diretta con TELEPACE - della "vera" Storia, della "vera" Tradizione, del "vero" insegnamento del Magistero della Chiesa e della "vera" Liturgia stabilita dalla Chiesa. Dal punto di vista morale, tutto ciò è UN PECCATO MORTALE, e per quanto riguarda la LITURGIA della MIRACOLOSA TRASLAZIONE, approvata e voluta dalla Chiesa, ma rinnegata dalla Basilica Pontificia Lauretana e non più in essa celebrata, è UN SACRILEGIO. Aggiungo ancora che le sofferenze a Mons. Comastri sono state arrecate dalle persone "interne" e "responsabili" della Basilica Pontificia Lauretana, che gli hanno impedito in ogni modo di POTER ORGANIZZARE UN CONFRONTO CRITICO con me, come lui voleva e aveva anche preparato. Con Mons. Comastri sono sempre stato in piena amicizia, in perfetta sintonia spirituale e, sempre, nella carità reciproca, anche quando ho dovuto scrivergli lettere "di richiamo", perché anche lui - in perfetta buona fede - era stato "ingannato" dagli scritti sofisticatissimi del Padre Santarelli, Direttore della "Congregazione Universale della Santa Casa", che ha elaborato un vero "Codice da Vinci Lauretano" per distruggere la storia delle TRASLAZIONI MIRACOLOSE e l'autenticità della "reliquia nazaretana". Anche il Santo Padre Benedetto XVI, dopo un mio appello, era intervenuto un anno fa per precisare con una bellissima preghiera la Sua posizione attuale, "correttiva" di una sua omelia da Cardinale, del 1991, in cui pure lui - in totale buona fede - era rimasto ingannato dagli scritti del Padre Santarelli. Quella preghiera di Benedetto XVI, dopo un anno, è ancora tenuta del tutto OCCULTATA nella Basilica Lauretana, per impedirne ai fedeli di conoscerla nella sua "integrità" e di poterla recitare. Di ciò il Santo Padre conosco che ne soffre. Invito pertanto, rispettosamente, la Redazione di MARIA-TV a mantenere la visione del filmato LA VERITA' DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA, ove espongo LA VERITA' di quegli eventi miracolosi sui luoghi stessi ove sono avvenuti, in conformità ai "veri" studi storici, archeologici e scientifici, nonché alle Rivelazioni di tanti Santi e soprattutto in perfetta aderenza con I PRONUNCIAMENTI SOLENNI E SETTE VOLTE SECOLARI dei Sommi Pontefici Romani e delle Congregazioni Vaticane competenti. A tale proposito invito a visitare il mio Sito all'indirizzo www.lavocecattolica.it/santacasa.htm e tutti i numeri di aggiornamento continuo del Giornale Informatico LA VOCE CATTOLICA, dal 17 febbraio 2005 all'ultimo del 7 dicembre 2006: cfr. www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm. Con cordialità. Prof. GIORGIO NICOLINI”.
In proposito riporto qui di seguito l’insegnamento del Pontefice Beato Pio IX sulla Santa Casa di Loreto, come scritto nella Bolla “Inter Omnia” del 26 agosto 1852:
“Fra tutti i Santuari consacrati alla Madre di Dio, l’Immacolata Vergine, uno si trova al primo posto e brilla di incomparabile fulgore: la veneranda ed augustissima Casa di Loreto. Consacrata dai divini misteri, illustrata dai miracoli senza numero, onorata dal concorso e dall’affluenza dei popoli, stende ampiamente per la Chiesa Universale la gloria del suo nome, e forma ben giustamente l’oggetto di culto per tutte le nazioni e per tutte le razze umane. (…) A Loreto, infatti, si venera quella Casa di Nazareth, tanto cara al Cuore di Dio, e che, fabbricata nella Galilea, fu più tardi divelta dalle fondamenta e, per la potenza divina, fu trasportata oltre i mari, prima in Dalmazia e poi in Italia. Proprio in quella Casa la Santissima Vergine, per eterna divina disposizione rimasta perfettamente esente dalla colpa originale, è stata concepita, è nata, è cresciuta, e il celeste messaggero l’ha salutata piena di grazia e benedetta fra le donne. Proprio in quella Casa ella, ripiena di Dio e sotto l’opera feconda dello Spirito Santo, senza nulla perdere della sua inviolabile verginità, è diventata la Madre del Figlio Unigenito di Dio” (Beato Pio IX, Bolla “Inter omnia” del 26 agosto 1852).
Su questo testo magisteriale del Beato Pio IX, al contrario di quanto asserisce il Padre Montanari a riguardo dei miei studi, è invece proprio lui a scrivere, insieme a cose vere, autentiche “falsità” ben “manipolate”. Egli infatti, nel libro “SANTI E BEATI A LORETO”, edito nel 2005 dalla “Congregazione Universale della Santa Casa”, si è accodato alle falsificazioni del Padre Santarelli, “falsificando” a sua volta, per i lettori del suo libro, e così “ingannandoli”, il testo sopra riportato del Beato Pio IX, scrivendo: “Si può anche notare che Pio IX, parlando nella Lettera Apostolica del trasporto della Santa Casa da Nazareth in Dalmazia e poi a Loreto, non fa cenno al ministero degli angeli, ma considera l’evento come un fatto storico (trasporto umano, via terra e mare) e nello stesso tempo provvidenziale, attuato per “divino volere” (cfr. il libro SANTI E BEATI A LORETO, p.218).
In tal modo il Padre Montanari inganna i suoi lettori, stravolgendo “consapevolmente” il senso delle parole del Beato Pio IX, il quale nella sua Lettera Apostolica afferma che la Santa Casa “fu divelta dalle fondamenta e per la potenza divina (cioè, “in modo miracoloso”) fu trasportata oltre i mari, prima in Dalmazia e poi in Italia”. Invece nel libro del Padre Montanari le parole “la potenza divina” che ha operato il miracolo di “divellere dalle fondamenta” la Santa Casa e “trasportarla oltre i mari”, sono diventate per il Padre Montanari “per divino volere”, manipolando il senso delle parole del Papa in modo da far dire al Beato Pio IX che “la traslazione della Santa Casa” egli la intendesse come un semplice “fatto provvidenziale” di un’opera semplicemente umana (trasporto umano, via terra e mare) e non un fatto soprannaturale come invece ha inteso chiarissimamente scrivere il Beato Pio IX. In tal modo il Padre Montanari fa credere agli sprovveduti lettori esattamente l’opposto di ciò che Pio IX ha sempre pensato ed ha chiarissimamente scritto in quel documento papale e solenne sopra indicato, così come anche in altri. Denuncio pertanto anche tale manipolazione storica del Padre Marcello Montanari, se perseguibile.
A riguardo del mio messaggio sopra riportato, inviato alla Direzione di MARIA TV, ne è poi seguito un secondo, da parte del Prof. Avv. Francesco Dal Pozzo di Firenze, il quale – con la sottostante lettera - ha ulteriormente precisato alla Direzione di MARIA TV, la gravità di quanto operato dai responsabili della Basilica Pontificia Lauretana contro di me.
Spett. Direzione MARIA-TV sas – www.mariatv.it
Gent. Sig. C. V. - Corso Langhe, 47 - 12051 – ALBA (Cuneo)
Posta Elettronica: info@mariatv.it - Tel. 0173.33662 – Cell. 335.5803028
Firenze, 18 dicembre 2006
Scrivo in nome e per conto del Prof. Giorgio Nicolini, di Ancona, in riferimento al Vostro messaggio di Posta Elettronica del 12 c.m. con il quale avete informato il medesimo delle pressioni ricevute per l'intervento scritto di Padre Marcello Montanari, redattore del periodico “Il Santuario di Loreto”, e subito dopo, per via telefonica ed evidentemente in modo concertato, dello stesso Vescovo di Loreto, Mons. Gianni Danzi, in ordine alla rimozione del Sito www.lavocecattolica.it dal Vostro sito www.mariatv.it.
A prescindere dal merito di ogni soggiacente questione, e in specie di quanto dal Prof. Nicolini è stato scritto e documentato, ormai da molti anni a questa parte, in ordine alla “verità storica” della “Miracolosa” Traslazione della Santa Casa di Nazareth e quindi della vera origine del Santuario Lauretano, si tratta, con l'anzidetta iniziativa che è stata posta in essere dai suddetti ecclesiastici, di una operazione di inequivoco stampo repressivo e drasticamente lesiva di diritti costituzionalmente garantiti, quale appunto quello della libertà di informazione e di stampa, come recita l’art.21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure” (art. 21, Costituzione Italiana).
La libertà di espressione di cui parla la Costituzione ovviamente non è realisticamente prospettabile se non in un quadro pluralistico, e per ciò stesso democratico, dell'informazione nel suo complesso!
Nel tono non meno che per le parole usate - quello e queste ben indovinabili per quel che ne avete riferito, e poi ne é risultato, tali interventi sono dunque stati oltraggiosi e perciò gravemente quanto ingiustamente lesivi della professionale serietà e onorabilità del mio Assistito, per il che egli - com’è naturale - si riserva ogni opportuna azione a propria tutela in ogni competente sede, sia ecclesiastica, che in ambito civile e penale.
Ciò premesso, non sarà di troppo qui ricordare che nonostante i ripetuti appelli – espressi in ogni forma possibile - con cui da anni il Prof. Nicolini va chiedendo alle Autorità Ecclesiastiche di mettere pubblicamente alla prova le sue documentazioni e relative conclusioni circa il Santuario Lauretano, mai egli si è visto seriamente confutare dai suoi contraddittori, i quali in effetti non han dato segni di vita al di fuori di qualche peregrina spiritosaggine o, come appunto nel presente caso, di vere intimidazioni e minacce, e comunque sempre cercando di poter occultare per quanto possibile i suoi studi e la loro pubblicizzazione. Così ancora si è verificato – in una forma ancora più grave - nel caso della vostra emittente www.mariatv.it
A vostro riguardo il Prof. Nicolini mi ha anche riferito che la richiesta di una collaborazione con voi è stata avanzata direttamente dalla vostra Direzione, ed egli ben volentieri si era predisposto ad offrire la propria collaborazione in questo campo, in cui ne ha una competenza specifica, con servizi televisivi appropriati, e predisponendo già a tale scopo – nonostante le sue non buone condizioni di salute e povertà di risorse – ogni mezzo utile per avviare tale collaborazione con la vostra emittente televisiva mediante il “web”. Appare perciò ancor più lesivo al mio Assistito l’improvvisa Vostra ingiustificata revoca della collaborazione a lui richiesta, per di più a causa di un intervento esterno di inequivoco stampo oppressivo – come sopra scritto - e drasticamente lesivo di un diritto costituzionalmente garantito, quale appunto quello della libertà d'informazione e stampa
D’altra parte, non si vede come dagli attuali “responsabili” del Santuario Pontificio Lauretano possano venir messi all’indice rilievi e conclusioni, quali quelli per i quali il mio Assistito ha impegnato una vita di studio e di ricerche, e che sono assolutamente conformi alla plurisecolare tradizione del più autorevole ed anche solenne Magistero Pontificio ed Ecclesiale, per il quale soltanto in effetti poté giustificarsi – tra l’altro – l’elezione della Santa Casa Lauretana (e quindi la Vergine Immacolata in essa venerata) a “Patrona degli Aviatori”.
Tutto ciò che quei “responsabili” lauretani hanno saputo fare, invece, è stato il combattere allo stremo, per ridurre al silenzio, quella “voce scomoda”, isolandola con il mezzo della ridicolizzazione, quando non “demonizzandola”; senza punto prender atto, però, che ad oggi quella “voce” è - guarda il caso! - la sola che osa mantenersi bene in linea con l’anzidetto Magistero, nel ricordare una verità la cui negazione è oggi di fatto parte logicamente correlata e integrante della stessa “apostasia” - per nulla “silenziosa”! - di cui la nostra Civiltà Cristiana soffre in tante sue regioni, e in specie in questa nostra Europa, fino al punto di sconfessare clamorosamente - come sappiamo - le sue più profonde e vere radici!
Al di là di quanto fin qui richiamato, ed oggettivamente verificabile, sta poi il fatto, parimenti oggettivo, che mai da quei “responsabili” sono state ritenute degne della neppur mènoma attenzione le richieste del mio Assistito per il pronunciamento di un giudizio canonico, morale e disciplinare, sullo stravolgimento di senso che ormai da anni le celebrazioni lauretane, specie in loco, patiscono, vedendo la Traslazione “Miracolosa” della Santa Casa - che oggi lì ancor si trova (ma... per quanto tempo ancora?) -, ridotta al rango di un suo “trasporto” del tutto umano, anche se ciò contrasta con ogni rilievo storico, archeologico, architettonico e insomma scientifico appena serio, come il Prof. Nicolini ha esposto a lungo e in dettaglio, in piena sintonia con quanto anche da altri rilevato. Ad esempio il Prof. Emanuele Mor, già Docente di Elettrochimica all’Università di Genova, il quale così ebbe in particolare e fra l’altro a esprimersi: “Le prove scientifiche sopra ricordate vengono ignorate per incompetenza o volutamente trascurate. Un fatto è comunque evidente: due secoli dalla proclamazione dei diritti dell’uomo, del vecchio Adamo che ha ribattuto il suo “Sì” a Satana e il suo “No” a Dio, hanno consentito la diffusione capillare di questi princìpi ad ogni ceto e livello sociale (illuminismo, razionalismo, modernismo, emancipazione dal dogma e dai tabù…). Secondo tali princìpi, tutto ciò che non può essere spiegato dalla mente umana non può essere vero, non è che favola da raccontare ai pargoli. Se Dio interviene in qualche miracolo, è sempre, se mai, nell’ordine del razionale. Gli stessi grandi miracoli del Vangelo vengono taciuti, sminuiti, non creduti se non si spiegano razionalmente. Gli studiosi della “questione lauretana”, ritenendo razionalmente impossibile che una casa venga traslata in modo soprannaturale, come la montagna del Vangelo, preferiscono la tesi del trasporto materiale, anche se manca ogni documentazione al riguardo. Non è forse la peggiore forma di apostasia e un comportamento opposto a quello che Gesù vorrebbe da noi, limitare col nostro razionalismo le possibilità di Dio? L’orgoglio dell’uomo decaduto nel suo nuovo attacco a Dio non ammette che il soprannaturale vada oltre quello che egli giudica possibile! E’ un peccato mostruoso nei riguardi della divinità! Signore, perdona! Spirito di Verità illuminaci!” (cfr. www.lavocecattolica.it/prof.mor.htm).
La richiesta di un giudizio canonico, per esser decisa, in qualunque senso, presupponeva quanto meno una disamina minimamente seria e imparziale delle obiezioni e confutazioni del Prof. Nicolini, e quindi delle prove documentali e scientifiche che le corroborano. Far passare invece il Prof. Nicolini come tutt’al più un bene intenzionato, ma un po’ “fissato” e fors’anche “fuor di testa”, come si dice, è trucco che a prima vista mostra “la corda”, a copertura, qui, d’interessi che, dato quel che si è passato, è anche lecito supporre non troppo limpidi, e ancor a tutt’oggi oscuri nelle loro effettive motivazioni e finalità, ma i cui effetti comunque come ognun vede sono di sostanziale e totale dissacrazione delle vere, soprannaturali origini del Santuario Lauretano.
Questa sciagurata vicenda ecclesiastica, naturalmente, non potrà finire qui, e il mio Assistito (in questa, che per lui, è una vera odissea) si riserva di portare quanto appena avvenuto alla conoscenza del Santo Padre, nella fiducia che il pieno ripristino della verità su quel Santuario Pontificio, che “merita il nome di santuario più grande” della cristianità (Giovanni Paolo II, 1994), non potrà tardare molto, avvicinandosi il settembre p.v., allorché il successore di Pietro andrà proprio a Loreto per il programmato incontro con i giovani d’Italia e dell’Europa.
Per concludere, perciò, penso che potrebbe solo far onore alla Vostra Redazione rispettare gli impegni assunti con il mio Assistito, quanto meno fino a prova contraria, come si dice, e così dimostrare quella “lealtà” necessaria, che non può non contraddistinguere chiunque sopra ogni altra cosa davvero cerchi e ami “la verità”.
Prof. Avv. Francesco Dal Pozzo
Via Vecchia Bolognese, 321 – 50139 Firenze
Tel. e Facs. 055.400707 – Posta Elettronica: dalpozzo.francesco@tin.it
Voglio qui, infine, aggiungere il dolore personale per la consegna della presente “denuncia-querela” che coinvolge personalità ecclesiastiche, verso le quali – quale fervente cattolico – nutro profondo e sincero rispetto per il loro ministero sacro, volto al bene delle anime di ogni uomo. Dalle Autorità Ecclesiastiche interpellate avevo sempre sperato ed atteso una resipiscenza, dopo anni di inutili tentativi di incontro e di chiarificazione sulla “questione lauretana”, alla luce della “verità” e della “carità” cristiana.
Ciò è tanto più amaro, considerando, al riguardo, quanto rimproverava l’Apostolo San Paolo ai cristiani di Corinto: “Lo dico per vostra vergogna! Cosicché non vi sarebbe proprio nessuna persona saggia tra di voi che possa far da arbitro tra fratello e fratello?... No, anzi, un fratello viene chiamato in giudizio dal fratello… E dire che è già per voi una sconfitta avere liti vicendevoli!... Siete voi che commettete ingiustizia e rubate, e ciò ai fratelli! O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il Regno di Dio?...” (cfr. 1^Cor.6,1-11).
Alla luce di tutto quanto sopra esposto, e con il vivo dolore spirituale di un cattolico che non ha trovato nella Chiesa “un giudice che facesse da arbitro”, consegno perciò la presente “denuncia-querela” affinché un giudice ordinario valuti la sussistenza nei fatti sopra riferiti, per le persone indicate, delle ipotesi delittuose di cui agli artt. 594, 595 e 596 bis del C.P. e/o altri non citati.
Mi riservo la costituzione di parte civile per il riconoscimento del danno nell’eventuale instaurando procedimento penale.
Chiedo d’essere avvisato ai sensi dell’art. 408 C.P. nell’eventuale ipotesi di richiesta di archiviazione.
Voglio, in ogni caso, qui assicurare che, pur non potendo esimermi dal richiedere la giustizia con questa “denuncia-querela”, voglio però esprimere il mio perdono cristiano per tutti quanti mi hanno procurato gravi sofferenze e ingiustizie nella Chiesa, sia per “la questione lauretana”, come per molte altre “questioni”.
Sarà mia premura assicurare a tutte le Autorità Ecclesiastiche un quotidiano ricordo nella preghiera, soprattutto attraverso il Santo Rosario e affidando l’esito positivo di questo procedimento alla Vergine Immacolata Lauretana, in specie proprio nella Santa Casa di Nazareth, condotta proprio “miracolosamente” a Loreto per l’onnipotenza divina.
In fede.
Prof. GIORGIO NICOLINI
Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA - Tel. e Facs. 071.83552 – Cell. 339.6424332
Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it - Sito Internet: www.lavocecattolica.it
ALLEGATI:
1) LA VERITA’ DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA in una sintesi illustrata (pp.3)
2) Libro del Prof. Giorgio Nicolini, “LA VERIDICITA’ STORICA DELLA MIRACOLOSA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO”.
3) DVD su “LA VERITA’ DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA”, spiegate dal Prof. Giorgio Nicolini sui luoghi stessi ove sono avvenute.
4) Benedizione Apostolica del santo Pontefice Giovanni Paolo II inviata al Prof. Giorgio Nicolini per il dono del libro e risposta del Prof. Giorgio Nicolini (pp.2)..
5) Lettera del Prof. Giorgio Nicolini a Mons. Angelo Comastri, Arcivescovo di Loreto, in data 01.11.2004 (pp.10) e risposta di Mons. Comastri. (08.11.2004).
6) Lettere inviate da Mons. Angelo Comastrii, ex-Arcivescovo di Loreto, al Prof. Giorgio Nicolini (26.01.2003; 08.04.04; 08.01.2004) (pp.3).
7) Lettera del Prof. Giorgio Nicolini inviata al Sommo Pontefice Benedetto XVI, in data 19 giugno 2005 (pp.6)
8) Lettera Aperta al Padre Giuseppe Santarelli, Direttore della “Congregazione Universale della Santa Casa” (17.04.2005) (pp.7).
9) La denuncia canonica per “il delitto di falso” consegnata all’Arcivescovo Metropolita di Ancona, Mons. Edoardo Menichelli, in data 24 agosto 2006 (pp.6).
10) Copie dei messaggi di Posta Elettronica tra MARIA TV, Corrado Vada e ill Prof. Giorgio Nicolini, con notizia dell’intervento telefonico del Vescovo di Loreto, e testo della missiva d’intimidazione di Padre Marcello Montanari (12.12.2006), con risposta del Prof. Giorgio Nicolini (13.12.2007) e la contestazione del Prof. Avv. Francesco Dal Pozzo (18.12.2006) (pp-17).
11) Documentazione medica degli interventi chirurgici al Prof. Giorgio Nicolini (pp.9).
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lunedì, 08 febbraio 2010 22.17
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