REPUBBLICA INTERNAZIONALE

DI SAN GABRIELE

ARCANGELO

RSG

 

Le nuove opinioni sono sempre sospette e di solito incontrano opposizioni per nessun altro motivo se non perché non sono ancora comuni.

Trovo questa citazione del filosofo inglese John Locke (1632-1704) – che riporta alla mente di molti gli anni di studio nelle scuole medie superiori – all’inizio di un articolo di una rivista americana. La sua è una considerazione a doppio profilo. Ci sono, infatti, persone così raggrinzite in se stesse e nelle loro idee da temere ogni novità. E questo vale in tutti i campi, anche in quello ecclesiale. Don Mazzolari ammoniva: “Guai a chi ha paura della novità, di trovare un mezzo di apostolato più rispondente e più vivo! Santo quel cuore che serve le cause di Dio con audacia! Abbiate questa santa audacia che è espressione di fede!”.

Il gretto tradizionalismo non fa mai un buon servizio né alla Tradizione autentica né alla purezza della fede. Ma al buon Locke bisogna obiettare che tutte le opinioni, comprese le nuove, non possono essere accolte acriticamente, senza un vaglio e una verifica. E qui mi viene in mente – cito a senso – una battuta di un altro pensatore, l’antico Seneca, che osservava realisticamente come sia naturale che suscitino più interesse le cose nuove che non le cose grandi. Il vecchio Qohelet, sapiente biblico piuttosto pessimistico, notava che “non c’è nulla di nuovo sotto il sole” e aveva ragione anche se non del tutto, perché Isaia suggeriva di non ricordare più le cose passate, di non pensare più alle cose antiche “perché io, il Signore, faccio una cosa nuova” (43,18-19).

PASSATO E FUTURO CAMMINANO INSIEME NEL NOSTRO PRESENTE

 dal MATTUTINO di Gianfranco Ravasi, in AVVENIRE del 2 settembre 2000

 

“OPERA DELLA VITA”

Patroni: Santissimi e Purissimi Sposi GIUSEPPE e MARIA, Madre di Dio

Alla Santissima Vergine Maria, Madre di Dio: alla piena di grazia, alla benedetta fra tutti i figli di Adamo; alla colomba, alla tortorella, alla diletta di Dio; onore del genere umano, delizia della Santissima Trinità; casa d’amore, esempio di umiltà, specchio di tutte le virtù; madre del bell’amore, madre della santa speranza e madre di misericordia; avvocata dei miseri, difesa dei deboli, luce dei ciechi e medicina degli infermi; ancora di confidenza, città di rifugio, porta del Paradiso; arca di vita, iride di pace, porto di salvezza; stella del mare e mare di dolcezza; paciera dei peccatori, speranza dei disperati, aiuto degli abbandonati; consolatrice degli afflitti, conforto dei moribondi ed allegrezza del mondo” (Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)

 

18 gennaio-25 gennaio

Settimana di preghiere per l’Unità dei Cristiani

“Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato(Gv.17,20-21)

 

I cristiani non si distinguono dagli altri uomini, né per territorio, né per lingua, né per vestito. Essi non abitano città loro proprie, non usano un linguaggio particolare, né conducono uno speciale genere di vita. La loro dottrina non è conquista di genio irrequieto di uomini ingannatori; né professano, come fanno alcuni, un sistema filosofico umano. Abitando in città greche o barbare, come a ciascuno è toccato in sorte, ed adattandosi agli usi del paese nel vestito, nel cibo e in tutto il resto del vivere, dànno esempio di una loro forma di vita sociale meravigliosa, e che, a confessione di tutti, ha dell’incredibile. Abitano la loro rispettiva patria, ma come gente straniera; partecipano a tutti i doveri dei cittadini, e sopportano tutti gli oneri degli stranieri. Ogni terra straniera è patria per loro, e ogni patria è terra straniera. Si sposano come tutti gli altri ed hanno figli, ma non espongono i neonati. Hanno comune la mensa, ma non il letto. Vivono nella carne, ma non secondo la carne (cfr. 2^Cor.10,3; Rom.8,12-13). Passano la loro vita sulla terra, ma sono cittadini del cielo. Obbediscono alle leggi stabilite, ma con il loro tenore di vita superano le leggi. Amano tutti, e da tutti sono perseguitati. Non sono conosciuti e sono condannati; si dà loro la morte, ed essi ne ricevono vita. Sono mendichi, e fanno ricchi molti  (cfr. 2^Cor.6,9-10); sono privi di tutto, e di tutto abbondano. Sono disprezzati, e nel disprezzo trovano gloria; si fa oltraggio alla loro fama, e si aggiunge testimonianza alla loro innocenza. Sono ingiuriati, e benedicono (cfr. 1^Cor.4,13); si insolentisce contro di loro, ed essi trattano con riverenza. Fanno del bene, e sono puniti come dei malfattori; e puniti, godono, quasi si dia loro la vita. I Giudei fanno loro guerra come razza straniera e gli Elleni li perseguitano; ma coloro che li odiano non sanno dire il motivo del loro odio. Per dirla in una parola, i Cristiani sono nel mondo ciò che l’anima è nel corpo. L’anima è diffusa in tutte le parti del corpo: anche i Cristiani sono disseminati nelle città del mondo. L’anima abita nel corpo, ma  non proviene dal corpo: anche i Cristiani abitano nel mondo, ma non provengono dal mondo. L’anima invisibile è racchiusa in un corpo visibile; anche i Cristiani si sa che sono nel mondo; ma la loro pietà rimane invisibile. La carne odia l’anima e le fa guerra, senza averne ricevuto ingiuria, ma solo perché le proibisce di godere dei piaceri: anche il mondo odia i Cristiani, che non gli hanno fatto alcun torto, solo perché essi si oppongono ai piaceri. L’anima ama la carne, che l’odia, e le membra: anche i Cristiani amano coloro che li odiano. L’anima è racchiusa nel corpo, ma essa sostiene il corpo: anche i Cristiani sono trattenuti nel mondo come in una prigione, ma essi stessi sostengono il mondo. L’anima immortale abita in una tenda mortale: anche i Cristiani dimorano come pellegrini tra le cose che si corrompono, in attesa dell’incorruttibilità dei cieli. Maltrattata nei  cibi e nelle bevande, l’anima si fa migliore: anche i Cristiani, puniti, si moltiplicano di giorno in giorno. Tanto alto è il posto che a essi assegnò Dio, né è loro lecito abbandonarlo.

 

 

Carta Fondamentale:                                                        

     “ECCOMI… avvenga di me quello che hai detto” (Lc.1,26-38)

     “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv.1,14)

 

Religione: CATTOLICA

Lingua:  ITALIANA

Moneta: LIRA Internazionale (£. 1,00 = 0,50 euro)

 

Costituzione

 

Preambolo: IO SONO IL SIGNORE DIO TUO

1)      Non avrai altro Dio fuori di me.

2)      Non nominare il nome di Dio invano.

3)      Ricordati di santificare le feste.

4)      Onora il padre e la madre.

5)      Non uccidere.

6)      Non commettere atti impuri.

7)      Non rubare.

8)      Non dire falsa testimonianza.

9)      Non desiderare la donna o l’uomo di altri.

10)    Non desiderare la roba di altri.

 

Codice Civile di regolamentazione

 

* L’AMORE che

-         è paziente,

-         è benigno,

-         non è invidioso,

-         non si vanta,

-         non si gonfia,

-         non manca di rispetto,

-         non cerca il suo interesse,

-         non si adira,

-         non tiene conto del male ricevuto,

-         non gode dell’ingiustizia,

-         si compiace della verità,

-         tutto copre,

-         tutto crede,

-         tutto spera,

-         tutto sopporta.     (cfr. 1^Cor.13,4-7)

 

Impegno quotidiano

  

AMERAI IL SIGNORE DIO TUO

             CON TUTTO IL TUO CUORE, CON TUTTA LA TUA ANIMA

             CON TUTTA LA TUA MENTE E CON TUTTE LE TUE FORZE

                   E IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO

                  (Mt.22,37-40)

 

MASSIME PER UNA CIVILTA’ DELL’AMORE

 

 

REPUBBLICA INTERNAZIONALE

DI SAN GABRIELE

ARCANGELO

“OPERA DELLA VITA”

RSG

ANCONA

 

Abitanti del pianeta Terra fondatori    

“Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno” (Mt.24,35)

 

 

Atto Costitutivo in attesa dell’approvazione dell’Assemblea dell’ONU

 

DUPLICA QUESTO ATTO COSTITUTIVO

FIRMA e FAI FIRMARE questo ATTO COSTITUTIVO

e invialo al Segretario Generale dell’ONU

Al Segretario Generale dell’ONU

Palazzo di Vetro – New York (U.S.A.)

NOME ……………………...…   ……. COGNOME ………………………………………………… Via/Piazza …………………………………………………………… Città ……………………………………………………………...…...

Nazione ……………………………………………….. Telefono …………………..… Cellulare …..………..……...………. Posta Elettronica ……………………………………………………..

 

18 Settembre 2005
VATICANO - NAZIONI UNITE
Card. Sodano: sì alla riforma dell’Onu e ad un impegno efficace per la pace e la lotta alla povertà
Il segretario di stato vaticano ha chiesto di approfondire il tema dell’uso della forza per disarmare l’avversario, verso stati incapaci di garantire la pace. Più aiuti allo sviluppo a partire dai bisogni di base. Condanna della manipolazione ideologica sulla “salute riproduttiva” e l’aborto.

New York (AsiaNews) – “I poveri non possono attendere!”: con questa frase di Giovanni Paolo II (Cile, 1987), il card. Angelo Sodano, segretario di stato vaticano, ha concluso il suo discorso al Palazzo di Vetro. Partecipando alle celebrazioni per il 60mo anniversario delle Nazioni Unite, egli ha espresso tutta l’impazienza del mondo, della Santa Sede e dei cattolici perché l’Onu venga riformato, per assumere un lavoro più efficace nella garanzia alla pace e allo sviluppo delle nazioni, senza tentennamenti e ambiguità e senza derive ideologiche, tenendo a cuore i popoli, l’uomo e la sua dignità, prima delle politiche e degli stati.

Il card. Sodano ha sottolineato che l’Onu mostra “segni di usura” e richiede una “riforma istituzionale” che renda efficaci le sue risoluzioni. Gli uomini e le donne del mondo, egli ha detto, sono “scoraggiati da tante promesse fatte e non mantenute, da risoluzioni adottate e che non si fanno rispettare”.

Il segretario vaticano ha auspicato che il “quadro giuridico” dell’Onu venga completato con strumenti giuridici riguardanti “il disarmo, il controllo degli armamenti, la lotta contro il terrorismo e la criminalità internazionale, come anche la cooperazione effettiva fra Nazioni Unite e gli organismi regionali”.

Per tener fede all’Onu come mezzo per comporre e risolvere i conflitti, “la Santa Sede - ha detto Sodano – è favorevole alla Peacebuilding Commission”, che studi strategie per superare i conflitti etnici. Ma richiamando “successi e sconfitte” delle operazioni Onu di pace nei Balcani, in Medio Oriente e in Africa, il card. Sodano ha chiesto di approfondire il tema “dell’uso della forza per disarmare l’avversario”. Questo principio, egli ha detto, è in linea con il principio più vasto di “responsabilità nel proteggere”, iscritto in uno dei principi più importanti dell’Onu, quello della “pre-eminenza della dignità di ogni uomo o donna in quanto persona, prima dello stato e di ogni sistema ideologico”.

In particolare la Santa Sede chiede agli stati di giungere a conseguenze pratiche sul tema “responsabilità nel proteggere”  soprattutto nelle situazioni in cui “le autorità nazionale non vogliono o non possono proteggere le loro popolazioni di fronte a minacce interne ed esterne”. Una risposta in questo senso va trovata alla luce dello stesso principio dell’Onu di voler “preservare le generazioni future dal flagello della guerra”.

Sul tema dello sviluppo e della lotta contro la povertà, il card. Sodano ha elogiato quanto gli stati ricchi fanno riguardo al condono di parte o di tutto il debito estero, ma ha chiesto a tali stati di attuare delle ampie politiche di solidarietà, rilanciando “l’aiuto pubblico allo sviluppo” e nello stesso tempo “una generosa apertura dei mercati ai paesi poveri”. Negli ultimi anni, infatti, i paesi ricchi hanno diminuito le percentuali di Prodotto interno lordo da dedicare allo sviluppo e si sono rinchiusi dentro barriere doganali per frenare l’entrata di prodotti agricoli e tessili dei paesi poveri. Ai governanti dei paesi poveri egli ha chiesto di “combattere la corruzione, garantire la legalità e….raddoppiare gli sforzi nei campi… dell’educazione, della sicurezza dell’impiego, dell’assistenza sanitaria di base per tutti”.

Il card. Sodano ha anche stigmatizzato l’enfasi ideologica sulla“salute riproduttiva” che propone l’aborto e la contraccezione come panacea per tutti i problemi dello sviluppo: “All’umanità esposta alle pandemie di oggi e ad altre che minacciano di svilupparsi, alle masse di esseri umani che non hanno accesso alla sanità di base, all’aspirina e all’acqua potabile, non possiamo offrire una visione ambigua, riduttrice o…ideologica della salute. Ad esempio, non vale la pena parlare con più chiarezza della ‘salute delle donne e dei bambini’, piuttosto di utilizzare i termini di ‘salute della riproduzione’? Forse è perché si vorrebbe parlare di un diritto all’aborto?”.

 

 

REPUBBLICA INTERNAZIONALE

DI SAN GABRIELE

ARCANGELO

RSG

“OPERA DELLA VITA”

ANCONA

 

 

UNA PROPOSTA "CRISTIANA" PER I RAGAZZI

 

CONTRATTO DI LAVORO

per i minori di anni 18

con l’autorizzazione scritta “obbligatoria” e “concorde”

del padre e della madre

 

 

DATI ANAGRAFICI

Nome ………………………………………………………………………………………………….

Cognome ………………………………………………………………………………………………

Nato/a il ……………………………………………………………………………………………….

Età ……………………………………………………………………………………………………..

Città …………………………………………………………………………………………………...

Provincia ………………………………………………………………………………………………

Nazione ………………………………………………………………………………………………..

Codice Fiscale ………………………………………………………………………………………...

Lingua parlata …………………………………………………………………………………………

Religione ………………………………………………………………………………………………

 

RESIDENZA

Città …………………………………………………………………………………………………...

Via/Piazza ……………………………………………………………………………………………..

Codice di Avviamento Postale ………………………………………………………………………..

Nazione ………………………………………………………………………………………………..

Telefono ……………………………..……… Cellulare ……………………..………...…………….

Posta Elettronica ………………………………………………………………………………………

Sito Internet …………………………………………………………………………………………...

 

ORE DI LAVORO QUOTIDIANE: 24 ore

* Compenso nelle Ore Ordinarie: 1,00 Lira Internazionale (= 0,50 euro) per ogni ora lavorativa

* Compenso nelle Ore non Ordinarie: 1,10 Lire Internazionali (= 0,55 euro) per ogni ora lavorativa

* Compenso nelle Ore Straordinarie: 1,20 Lire Internazionali (= 0,60 euro) per ogni ora lavorativa

* Se il lavoro viene svolto vedendo la Televisione le tariffe si intendono ridotte del 50%

* Se il lavoro viene svolto ascoltando una Radio le tariffe si intendono ridotte del 25%

* Se il lavoro viene svolto ascoltando RADIO MARIA le tariffe si intendono maggiorate del 10%

 

 

CLAUSOLE ed OBBLIGHI

                  NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA” e “NON RUBARE”.

 

1)      Ogni falsificazione accertata dell’orario di lavoro effettivamente svolto e delle condizioni in cui è stato eseguito comporterà la riduzione del 50% del compenso dell’intero giorno in cui è stata accertata la falsificazione con trattenuta sullo stipendio di quanto ingiustamente percepito e con sospensione del lavoro per una settimana.

2)      Ogni falsificazione accertata  dell’orario di lavoro effettivamente svolto e delle condizioni in cui è stato eseguito – se avverrà per una seconda volta - comporterà la riduzione del 75% del compenso dell’intero giorno in cui è stata accertata la falsificazione con trattenuta sullo stipendio di quanto ingiustamente percepito e con sospensione del lavoro per un mese.

3)      Ogni falsificazione accertata dell’orario di lavoro effettivamente svolto e delle condizioni in cui è stato eseguito – se avverrà per una terza volta - comporterà la perdita totale del compenso dell’intero giorno in cui è stata accertata la falsificazione con licenziamento dal lavoro assegnato e l’obbligo di riconsegna del materiale ancora posseduto per lo svolgimento del lavoro.

4)      Per poter essere assunto di nuovo al lavoro potrà essere presentata una nuova domanda di riassunzione, ma non prima di tre mesi dalla data di licenziamento.

 

Lette tutte le condizioni sopra esposte si approvano in tutto accettando tutte le condizioni concordate

IN FEDE

.............................................................................

 

AUTORIZZAZIONE DEL PADRE                   AUTORIZZAZIONE DELLA MADRE

 

……………………………………….                                        ……………………………………………

 

DIPENDENTE ASSUNTO                                                        DATORE DI LAVORO

 

…………………………………….                                            ……...………………………………

 

Ancona, lì ……….…………………

 

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