Non lo sai forse? Non lo hai udito?
Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra.
Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile.
(Is.40,28)
LA LEGGE NON E’ UGUALE PER TUTTI!!!...
APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
IL “CODICE DA VINCI” anti-Cattolico di Dan Brown
può continuare ad offendere IMPUNEMENTE la Religione Cattolica e i Cattolici
PER CHI DENUNCIA (SENZA OFFENDERE)
IL PERICOLO DELL'ISLAMIZZAZIONE DELL'EUROPA
C'E' INVECE IL PROCESSO
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te;
tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Il
vento soffia dove vuole e ne senti LA VOCE, ma non sai di dove viene e dove
va:
così è di chiunque è nato dallo Spirito
(Gv. 3,8)
“La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali, e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”
(Paolo VI, 25 dicembre 1975)
Ancona
Giovedì, 15 giugno 2006
Domenica, 15 giugno 2012 dal “concepimento” di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine
Una proposta di un "Calendario Universale" a partire dall’anno “reale” del Concepimento di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine
25 MARZO 2006: 2012° ANNIVERSARIO DELL’INCARNAZIONE DEL FIGLIO DI DIO
GESU’ DI NAZARETH E’ DIO, IL FIGLIO DI DIO INCARNATO
Concepito per opera dello Spirito Santo nel grembo di Maria Vergine, nella Santa Casa di Nazareth a Loreto
intorno al 25 marzo dell'anno 748 di Roma (6 a.C)
Nato ebreo a Betlemme, intorno al 25 dicembre dell’anno 748 di Roma (6 a.C.), al tempo del re Erode e dell’imperatore Cesare Augusto.
Morto crocifisso a Gerusalemme il venerdì 7 aprile dell’anno 30, sotto il procuratore Ponzio Pilato, essendo imperatore Tiberio.
RISORTO GLORIOSO DAI MORTI IL 9 APRILE DELL’ANNO 30
Carissimo amico e carissima amica, questa LETTERA INFORMATIVA denominata "LA VOCE CATTOLICA”", i cui testi sono pubblicati in modo permanente all’indirizzo Internet diretto www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm è un umile mezzo di informazione - simile a un Giornale Informatico - pensato per illustrare tematiche religiose, spirituali e sociali, anche di quelle che talvolta si preferisce non divulgare o mettere a tacere. La diffusione di articoli o notizie è una scelta dettata dall'obbedienza alla Volontà di Gesù, il Figlio di Dio e Figlio di Maria, e Salvatore del Mondo. Gesù infatti disse: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura" (Mc.16,15). Questo modesto contributo sulla Rete Internet è animato perciò dalla convinzione che ognuno di noi ha il dovere di impegnarsi per far risplendere la Luce del Bene e della Verità in una società offuscata dalle tenebre del male. Gesù insegnava: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv.8,31-32). San Giuseppe Moscati scriveva: “Ama la verità; mostrati qual sei, e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, e tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, e tu sii forte nel sacrificio” (17 ottobre 1922). Poiché sta scritto: “Lotta sino alla morte per la verità e il Signore Dio combatterà per te” (Sir.4,28).
A cura del Prof. GIORGIO NICOLINI - Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA – Italia
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TOTUS TUUS EGO SUM
LETTURA BIBLICA DEL GIORNO
DAL VANGELO SECONDO MATTEO (5,20-26)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se
la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non
entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non
uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico:
chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi
poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice:
pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo
fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti
all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad
offrire il tuo dono. Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre
sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il
giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non
uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!».
“Come acqua fresca per una gola riarsa è una buona notizia da un paese lontano”
(Prov.25,25)
DALLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO
LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE
E IL VERBO SI FECE CARNE
NEL GREMBO DI MARIA
NELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO
TUTTI LA’ SONO NATI
“Il sì di Maria fu, in qualche modo, anche un sì detto a noi. Concependo il capo, ella “concepiva”, cioè, alla lettera “accoglieva insieme con lui”, almeno oggettivamente, anche noi, che siamo le sue membra. In questa luce la Santa Casa nazaretana ci appare come la Casa comune nella quale, misteriosamente, anche noi siamo stati concepiti. Di essa si può dire ciò che un salmo dice di Sion: “Tutti là sono nati” (Sal.87,2)” (Giovanni Paolo II, per il VII Centenario della Miracolosa Traslazione).
SE SARETE QUELLO CHE DOVETE ESSERE METTERETE FUOCO IN TUTTO IL MONDO!
ROMA - XV Giornata Mondiale dei Giovani (15-20 agosto 2000)
“La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali,
e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”
(Paolo VI, discorso del 25 dicembre 1975)
PERCHE’ NON POSSIAMO NON DIRCI “LAURETANI”…
ALCIDE DE GASPERI A LORETO NEL 1948
"Di fronte a questo monumento di così alta importanza, la parola umana viene meno. Un impegno solenne però dobbiamo prendere davanti a queste gloriose vestigia della cristianità, l'impegno di difendere le nostre tradizioni religiose che in queste venerande costruzioni si rivelano e si perpetuano. Esse si alimentano del Vangelo e ci fanno sentire tutti fratelli".
DALL’8 SETTEMBRE 1998 LA PREGHIERA QUOTIDIANA PER L’ITALIA NELLA SANTA CASA DI LORETO
L’8 settembre 1998 si inaugurò nella SANTA CASA di Loreto “la preghiera quotidiana per l'Italia”, dopo che già nel 1994 Giovanni Paolo II vi aveva fatto iniziare la GRANDE PREGHIERA PER L’ITALIA.
Per la circostanza, il “santo” Pontefice Giovanni Paolo II scrisse al Card. Ruini, che presiedette l’avvio di quella Preghiera Quotidiana per l’Italia: “La Grande Preghiera per l'Italia iniziò nel 1994, quando la costante sollecitudine che nutro per la diletta Nazione italiana, mi spinse ad invitare a far salire incessantemente a Dio una preghiera nella Chiesa (cfr. At.12,5) al fine d'ottenere la grazia della CONVERSIONE dei cuori, condizione indispensabile per costruire una convivenza più giusta e solidale. (...). La nuova provvidenziale iniziativa, che riprendendo quell'invito è divenuta la Preghiera Quotidiana per l'Italia, prolunga l'invocazione di pace (…), volgendo lo sguardo con rinnovato e filiale amore a Colei che in ogni contrada della Penisola è venerata quale rifugio sicuro nei pericoli e Madre benevola verso le suppliche di quanti sono nella prova. (...). La Lampada dell'Italia, che ogni giorno brillerà nella Casa Santa, luogo che richiama il mistero del Verbo fatto carne, sarà simbolo del costante affidamento alla Madre del Signore da parte della comunità italiana. Essa ricorderà allo stesso tempo che è compito dei cristiani, essere vigilanti con le lanterne accese (cfr. Mt.25,1-13) e perseveranti nella preghiera e nella fedeltà al Vangelo per illuminare con la fiaccola della Verità e dell'amore di Cristo le varie realtà sociali, politiche, culturali ed economiche dell'esistenza”
DIFENDIAMO LA NOSTRA FEDE E LA CHIESA CATTOLICA
ANCHE DAVANTI AI TRIBUNALI
Il Card. Francis Arinze, Prefetto della “Congregazione per il Culto Divino”, ha dichiarato: “Esistono mezzi legali per far rispettare i diritti fondamentali. Quelli che bestemmiano Cristo, devono rispettare il nostro credo religioso; devono rispettare il nostro fondatore, Gesù Cristo” (Avvenire, 7/5/2006, p.26).
DENUNCIA-QUERELA DEL PROF. NICOLINI
CONTRO “IL CODICE DA VINCI” (LIBRO E FILM)
I TESTI ORIGINALI DEPOSITATI E TIMBRATI
POSSONO ESSERE LETTI ALL’INDIRIZZO INTERNET
INVENZIONI ANTICRISTIANE, SPACCIATE PER STORIA,
DATE IN PASTO AI NEMICI DELLA CHIESA E AGLI IGNORANTI
Le falsità del Codice da Vinci di Dan Brown
(“Codice” anti-cattolico)
e del “Codice da Vinci Lauretano”
del Padre Giuseppe Santarelli
(del falso “trasporto umano” della Santa Casa di Nazareth
da parte dei principi Angeli dell’Epiro)
(“Codice” anti-lauretano)
... e ciò che c’è dietro questi romanzi
(la riduzione del cattolicesimo e della “miracolosità” della traslazione da “fatto” a “mito”)
VERBALE DELLA DENUNCIA-QUERELA
REGIONE CARABINIERI MARCHE
Stazione di Ancona Brecce Bianche
V E R B A L E: di presentazione e ratifica di atto di querela da parte di:
NICOLINI GIORGIO, nato ad Ancona il 18.01.1951, ivi residente in Via Maggini n.230, identificato mediante esibizione di carta d’identità avente n.1908449AA, rilasciata dal Comune di Ancona il 20.08.2005
Il giorno 26 del mese di Maggio 2006 in Ancona negli uffici della Stazione Carabinieri di Ancona Brecce Bianche, alle ore 12.15. Avanti ai sottoscritti Ufficiali ed Agenti di P.G. Mar. Ca. BARCA Gianni e Cre LATTANZI Daniele, effettivi alla suddetta Stazione Carabinieri, diamo atto che è comparsa la persona indicata in rubrica, alla quale viene ratificato un atto di querela e il quale dichiara di confermare in ogni sua parte ciò da lui esposto nell’atto di querela allegata al presente foglio, chiedendo la punizione delle persone ritenute responsabili per i reati di Offese alla Religione Cattolica e di Diffamazione e per tutti gli altri reati ravvisabili in querela. Si dà atto che la querela è composta da un foglio dattiloscritto composta da 55 righe, nonché da 21 fogli allegati ed un libro denominato “La veridicità storica della Miracolosa Traslazione della Santa Casa di Nazareth a Loreto”, già indicati nell’atto di querela. Gli allegati di cui sopra vengono collazionati al presente verbale a mezzo di sigillo di quest’Arma per farne parte integrante. Perché quanto sopra consti, è stato redatto il presente verbale per rimetterlo a chi di competenza, copia del quale viene consegnato alla persona indicata in oggetto che ne ha fatto richiesta, quale segno di ricevuta di avvenuta presentazione della querela presso questo Ufficio.
Fatto, letto, confermato e sottoscritto in data e luogo di cui sopra.
LA PARTE I VERBALIZZANTI
Giorgio Nicolini Lattanzi Daniele – Barca Gianni
IL TESTO DELLA DENUNCIA
AL SIGNOR PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI ANCONA
Io sottoscritto GIORGIO NICOLINI, nato ad Ancona il 18 gennaio 1951, residente ad Ancona in Via Maggini n°230, presento una denuncia-querela contro DAN BROWN, autore del libro IL CODICE DA VINCI, venduto nelle librerie di Ancona, nonché presento una denuncia-querela contro il film attualmente in programmazione in Ancona e in Italia e tratto dallo stesso libro e con il medesimo titolo (IL CODICE DA VINCI), per offese alla Religione Cattolica ai sensi dell’art. 403 C.P. e per diffamazione ai sensi dell’art.595 C.P., alla luce quest’ultimo della sentenza della Suprema Corte: “Le persone giuridiche e gli enti collettivi possono assumere la qualità di soggetti passivi dei delitti contro l’onore e non è preclusa la configurabilità di una concorrente offesa all’onore o alla reputazione delle singole persone che dell’ente fanno parte…” (Cass. Pen. Sez. V, 22 marzo 1988, n. 3756). Ho letto, infatti, in molti giornali e riviste di una gravissima, programmata e diffusa diffamazione della Religione e della Chiesa Cattolica, fatta a mezzo stampa e film, tramite IL CODICE DA VINCI (il libro e il film succitati).
Da tali informazioni riporto in modo sintetico la seguente descrizione: Il Codice da Vinci immagina che il Santo Graal sia non la coppa che raccolse il Sangue di Cristo, ma una persona, Maria Maddalena, da cui Gesù Cristo avrebbe avuto figli. Gesù non sarebbe mai stato Dio, era anzi un femminista che avrebbe affidato il primato papale non a San Pietro, bensì alla Maddalena. Dan Brown scrive (pag.9, edizione 2003) che "tutte le descrizioni [...] di documenti e rituali segreti contenute in questo romanzo rispecchiano la realtà". Elabora una leggenda nera contro la Chiesa, che avrebbe assassinato i discendenti carnali di Gesù Cristo, bruciato streghe, ammesso solo quattro Vangeli innocui, escludendo apposta quelli eretici. Accredita che alcuni discendenti carnali di Gesù Cristo, salvatisi e divenuti Re di Francia, avrebbero fondato una società segreta, il Priorato di Sion, di cui avrebbe fatto parte anche Leonardo da Vinci e da cui sarebbe sorta la Massoneria.
Di tutto ciò il Card. Francis Arinze, Prefetto della “Congregazione per il Culto Divino”, ha dichiarato: “Esistono mezzi legali per far rispettare i diritti fondamentali. Quelli che bestemmiano Cristo, devono rispettare il nostro credo religioso; devono rispettare il nostro fondatore, Gesù Cristo” (Avvenire, 7/5/2006, p.26). Di tale gravissima, programmata e diffusa diffamazione della Religione e della Chiesa Cattolica riporto in allegato, per una più dettagliata denuncia:
1) l’intervista rilasciata da Mons. Angelo Amato, Segretario della “Congregazione per la Dottrina della Fede”;
2) un dossier (in fotocopie), di 12 (dodici) pagine, pubblicato nel n°53 (maggio 2006) del mensile IL TIMONE, dal titolo “LE FALSITA’ DEL CODICE DA VINCI” (pp.35-46 della rivista);
3) un “dossier” stampato, di 8 (otto) pagine, dal titolo “FALSITA’ E IMBROGLI DEL CODICE DA VINCI”, edito dall’Associazione “Fede, Cultura e Società” di Foggia, visionabile e scaricabile anche dal Sito Internet www.fedeecultura.it e leggibile anche nel mio Sito Internet www.lavocecattolica.it, ove pubblico in modo ampio e documentato la “vera” storia, la “vera” Fede e la “vera” morale Cattolica.
Tale libro e film IL CODICE DA VINCI, perciò, sono pieni di falsità e di diffamazioni nei riguardi della Religione e della Chiesa Cattolica. In particolare:
a) sono gravemente menzogneri e offensivi riguardo alla “vera” Fede Cristiana in generale e alla “vera” storia della Chiesa Cattolica in specie;
b) offendono e ingiuriano gravemente Gesù Cristo, il Figlio di Dio incarnatosi per opera dello Spirito Santo nel seno purissimo di Maria Vergine, nella Santa Casa di Nazareth, ora venerata a Loreto (Ancona), ove vi è stata trasportata “miracolosamente” per “l’onnipotenza divina” (Beato Pio IX), dopo precedenti “traslazioni miracolose” avvenute “in vari luoghi”, tra il 1291 e il 1296, come documentato e dimostrato ampiamente - dal punto di vista storico, archeologico e scientifico - nel mio libro (allegato) dal titolo LA VERIDICITA’ STORICA DELLA MIRACOLOSA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO” e ancor più approfondito nella sezione apposita del mio Sito Internet www.lavocecattolica.it/santacasa.htm;
c) offendono e ingiuriano gravemente il “Corpo Mistico di Cristo” (la Chiesa infatti viene chiamata il “Corpo Mistico” di Gesù);
d) offendono e ingiuriano gravemente le migliaia e milioni di santi, di martiri, di missionari e di quanti si sono prodigati e si prodigano per il benessere fisico e spirituale del prossimo mediante l’assistenza medica, scolastica, sociale, spirituale (tali membri della Chiesa sono considerati “un’associazione a delinquere”);
e) offendono e ingiuriano gravemente tutte le gerarchie ecclesiastiche che compongono la Chiesa Cattolica;
f) offendono ed ingiuriano gravemente tutti gli onesti cittadini Cattolici sparsi nel mondo che appartengono alla Chiesa Cattolica, i quali non compongono di certo un’associazione a delinquere;
g) offendono ed ingiuriano gravemente il Papa stesso, il Vicario di Cristo e “dolce Cristo in terra” e il Pastore Supremo della Santa Chiesa Cattolica.
Tutto ciò premesso, in qualità di cittadino cattolico, chiedo a codesta Autorità Giudiziaria di perseguire penalmente Dan Brown per il suo libro IL CODICE DA VINCI nonché il film derivato, avente il medesimo titolo, alla luce degli art. 403, 404 e 406 e 595 del C.P. e/o di altre norme non citate.
Chiedo d’essere avvisato ai sensi dell’art. 408 C.P.P. nell’eventuale ipotesi di richiesta di archiviazione.
Distinti saluti.
Prof.
GIORGIO NICOLINI
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I TESTI ORIGINALI DEPOSITATI E TIMBRATI
POSSONO ESSERE LETTI ALL’INDIRIZZO INTERNET
LA LEGGE
NON E’ UGUALE PER TUTTI!!!...
DENUNCIO ALL’OPINIONE PUBBLICA
E AL PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
SIG. GIORGIO NAPOLITANO
L’INGIUSTO E PRETESTUOSO
TENTATIVO DI ARCHIVIAZIONE
DELLE GRAVISSIME OFFESE (“vere”)
DEL “CODICE DA VINCI”
CONTRO LA RELIGIONE CATTOLICA E I CATTOLICI
E LA CONTRADDITTORIA MANCATA ARCHIVIAZIONE
DELLE PRESUNTE E INESISTENTI OFFESE
DI ORIANA FALLACI
CONTRO LA RELIGIONE MUSULMANA
Prof. GIORGIO NICOLINI
IL TENTATIVO DI ARCHIVIAZIONE
DELLE DENUNCE CONTRO “IL CODICE DA VINCI”
DEL PUBBLICO MINISTERO DOTT. PAOLO GUBINELLI
PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ANCONA
N.3903/06 R.G.N.R.
RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE
- art. 408/411 c.c.p., 125 e 126 D.Lv. 271/89 -
Al Giudice per le Indagini Preliminari
presso il TRIBUNALE DI ANCONA
Il Pubblico Ministero Dr. Paolo GUBINELLI;
Visti gli atti del procedimento penale pari numero relativo a/nei confronti di Dan Brown da id. compiutamente iscritto nel registro delle notizie di cui all’art. 335 comma 1 c.p.p. in data
Osserva:
L’esposto solleva alcune problematiche di attualità, che non appare possibile liquidare in modo eccessivamente sintetico operando un facile, immediato ed intuitivo riferimento ad una evidente carenza, in capo all’autore del libro “Il codice da Vinci” (che costituisce peraltro la base della sceneggiatura dell’omonimo film, entrambi venduti e proiettati anche ad Ancona e provincia) del dolo di vilipendio o di diffamazione della Chiesa, trattandosi di un’opera di fantasia mossa da una palese finalità commerciale (peraltro, a quanto è dato sapere, realizzata con successo).
Ciò in quanto, accanto al citato movente economico, appare ben percepibile nel prodotto intellettuale (anzi, ne costituisce forse, accanto alle suggestioni poliziesche, uno dei più succulenti fattori di interesse e di “scandalo” più o meno voluto) una critica ad alcuni atteggiamenti della Chiesa cattolica e ad alcune articolazioni del mondo cattolico (nella specie: l’Opus Dei, anche simbolicamente rappresentato dal monaco Silas). E poiché, per consumare il reato di cui all’art.404 c.p., sarebbe in teoria sufficiente il dolo generico (sia pure”sub specie” di vilipendio), avente per oggetto anche solo “uno o più punti” della “materia che forma oggetto della fede cattolica” (Cass. Sez. III n.1637 del 24.2.1968), tale iniziale approccio potrebbe non risultare esaustivo ed appagante.
In realtà, pare a chi scrive che la questione vada, di conseguenza, affrontata da un diverso punto di vista, di carattere oggettivo, per inferirne anzitutto se la pubblicazione di scritti o spettacoli critici verso alcuni tratti del cattolicesimo (o diversamente orientati rispetto ad una verità religiosa “ufficiale”) possa ritenersi reato, in quanto equivalente ad una forma di vilipendio. Va premesso che, al contrario della prospettiva da cui sembra muoversi l’esponente, l’interprete giuridico non può se non porsi, di fronte al problema, in un’ottica laica, secondo quanto affermato dalla Corte Costituzionale nella sentenza n.508/2000, “abrogativa” (ci si passi il termine nella specie atecnico) dell’art.402 c.p., che vale la pena di riprodurre nel seguente passo: “(l’atteggiamento di equidistanza e imparzialità dello Stato nei confronti di tutte le confessioni religiose) è il riflesso del principio di laicità che la Corte Costituzionale ha tratto dal sistema delle norme costituzionali, un principio che assurge al rango di “principio supremo” (sentenze nn.203 del 1989, 259 del 1990, 195 del 1993 e 329 del 1997), caratterizzando in senso pluralistico la forma del nostro Stato, entro il quale hanno da convivere, in uguaglianza di libertà, fedi, culture e tradizioni diverse (sentenza n.440 del 1995)”.
In tale ottica, di tipo necessariamente laico, è altrettanto evidente che la dicotomia “vero-non vero” (secondo la Chiesa) su cui si fonda in larga misura l’esposto (nel senso che qualsiasi ricostruzione alternativa alla verità di fede sarebbe per ciò stesso diffamatoria: e pertanto il volume di Dan Browm, prospettando una storia di alcuni tratti della religione cattolica diversi da quelli “ufficiali”, diffamerebbe la religione stessa) non può trovare alcuna ragion d’essere, perché per uno Stato laico non può esistere una verità di fede. Sotto questo angolo di prospettiva, il volume dell’esponente, allegato alla querela (intitolato: “La veridicità storica della miracolosa traslazione della Santa Casa di Nazareth a Loreto”), e quello denunziato hanno lo stesso valore. Anche “Il Codice da Vinci”, peraltro, è ricco di errori storici, come rilevato, fra l’altro, da Umberto Eco: ma il fatto è che, come giustamente aggiunge lo stesso Eco in una delle sue riflessioni settimanali, l’opera “è un romanzo, e come tale avrebbe il diritto di inventare quello che vuole”: anche un venerabile religioso assassino, di nome Jorge da Burgos, che non ha, appunto, suscitato alcuno scandalo.
Se poi l’autore, nella sua prospettazione affabulatoria, abbia ritenuto di inserire nella trama romanzesca figure religiose negative, o abbia ritenuto di ricostruire determinati passaggi storici tratteggiando alcuni connotati negativi di antiche gerarchie cattoliche, si tratta di una articolazione del pensiero coperta, anzi garantita, dall’articolo 21 della Costituzione, nel senso sopra prospettato dal Tribunale delle Leggi. E invero, sia nel concetto di “vilipendio”, che in quello di “diffamazione”, è implicito un volontario connotato di ingiuria, di dileggio e di spregio dell’oggetto, unico elemento idoneo a determinarne l’esclusione dall’ambito di tutela costituzionale, che non è con evidenza riscontrabile nel caso di specie, in cui l’autore si limita ad offrire al lettore ed allo spettatore, in un contesto palesemente di fantasia (e nonostante l’abusato artificio letterario dell’autore in premessa, laddove si sottolinea la presunta veridicità e storicità della storia narrata), alcuni tratti ricostruttivi della storia della Chiesa, alternativi e diversi da quelli “ufficiali” e, per certi versi, critici verso questa, ma funzionali alla trama del romanzo.
P.Q.M.
Visti gli artt. 408/411 c.p.p., 125 D.Lv.271/89;
CHIEDE
che il Giudice per le Indagini Preliminari in sede voglia disporre l’archiviazione del procedimento e ordinare la conseguente restituzione degli atti al proprio Ufficio.
Ancona, 1.6.2006
IL PUBBLICO MINISTERO
Dr. Paolo Gubinelli
Da notificare tramite Uff.li Giudiziari c/o Tribunale di Ancona – Sede centrale
AVVISO ALLA PERSONA OFFESA DELLA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE (artt. 408 co.2° cpp, 126 D.Lvo 271/89)
Il Pubblico Ministero Dr. Paolo GUBINELLI
Visto l’art.408 co.2° cpp
AVVISA
La parte offesa: GIORGIO NICOLINI res. Ancona v. Maggini 230, come da relativa richiesta, che in data odierna ha presentato al Giudice per le Indagini Preliminari richiesta di archiviazione, con avvertenza che nel termine di dieci giorni dalla notifica del presente avviso è consentito prendere visione degli atti e presentare opposizione con richiesta motivata di prosecuzione delle indagini preliminari.
Ancona, 1.6.2006
IL PUBBLICO MINISTERO
Dr. Paolo Gubinelli
IL TESTO ORIGINALE PUO’ ESSERE LETTO
ALL’INDIRIZZO INTERNET
LA LEGGE
NON E’ UGUALE PER TUTTI!!!...
CON LA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE
DELLA DENUNCIA CONTRO "IL CODICE DA VINCI"
SI AUTORIZZEREBBE A CONTINUARE
AD OFFENDERE LA RELIGIONE CATTOLICA E I CATTOLICI
(CON "IL CODICE DA VINCI" E IN OGNI ALTRO MODO)
PER CHI DENUNCIA (SENZA OFFENDERE)
IL PERICOLO DELL'ISLAMIZZAZIONE DELL'EUROPA
C'E' INVECE IL PROCESSO
NOTE PREVIE DEL PROF. GIORGIO NICOLINI
LA NOTIFICA DI RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE MI E’ STATA CONSEGNATA IL 13 GIUGNO 2006. Ho immediatamente attivato L’OPPOSIZIONE MOTIVATA ALL’ARCHIVIAZIONE mediante l’Avv. ...
Dopo una telefonata fatta all’Avv. ... per richiedere l’accettazione dell’avvio della pratica legale, nel messaggio di Posta Elettronica inviato così scrivevo:
----- Original Message -----
From: Giorgio Nicolini
To: … ( … omissis …) …
Sent: Tuesday, June 13, 2006 4:39 PM
Subject: La richiesta di archiviazione della denuncia contro il Codice da Vinci
Ancona, 13 giugno 2006
Gent. Avv.,
come da accordo telefonico, sono stato in Tribunale (al 3° piano) a prendere visione degli atti. Nella cartella non c'è, in realtà, nulla di più della mia denuncia e delle mie documentazioni, con l'aggiunta del solo testo della richiesta di archiviazione del Dott. Paolo Gubinelli, che Le invio in allegato, e che mi era giunto già stamane per Via Postale.
Il testo giustificativo del dott. Gubinelli - per la richiesta di archiviazione - è del tutto "fuorviante" e "mistificatorio" riguardo alle "denunce-querele" da me esposte in modo molto ben circostanziato nell'ampia documentazione allegata alle denunce e che Le porterò domani nell'appuntamento fissato per le ore 16.00.
In ciò che scrive il dott. Gubinelli, in realtà, si tenta di scardinare il diritto stesso in ciò che esso tutela riguardo al rispetto dovuto ad ogni confessione religiosa, e in specie a quella Cattolica. Se fossero accettate le mistificanti ragioni del dott. Gubinelli si aprirebbe la porta ad ogni genere di offese e di abusi contro la Religione Cattolica e i Cattolici.
L'esposto del dott. Gubinelli è persino "offensivo" nei miei riguardi, nel porre sullo stesso piano il "Codice da Vinci" di Dan Brown, pieno di menzogne, con il libro scritto da me su "La veridicità storica della Miracolosa Traslazione della Santa Casa di Nazareth a Loreto". Il mio libro infatti riguarda proprio "LA VERIDICITA' STORICA" di un evento storico realmente accaduto, cioè della “verità” dell’Incarnazione del Figlio di Dio in Maria Vergine, nella sua Casa di Nazareth, e della “miracolosità” della preservazione di tale reliquia della Casa Nazaretana con la sua “traslazione miracolosa” “in vari luoghi”, dal 1291 al 1296, e che ho allegato nella denuncia perché è proprio il mio libro che – dal punto di vista storico, archeologico e scientifico - sconfessa "alla radice" - nella sua “comprovata” STORICITA' - tutto il teorema di menzogne e di calunnie del “Codice da Vinci” contro la Fede Cattolica e i Cattolici e “la verità” dell’Incarnazione del Figlio di Dio in Maria Vergine, negata da Dan Brown con menzogne storiche di una portata immensa e incalcolabile nelle conseguenze storicamente "falsificatorie" prodotte presso l'opinione pubblica mondiale. Equiparare i due libri – da parte del dott. Gubinelli - è perciò altamente mistificatorio ed è anche offensivo nei riguardi del mio lavoro di "storico".
Le ragioni mistificatorie del dott. Gubinelli prendono, inoltre, in esame soltanto il libro di Dan Brown e non anche il film (la mia denuncia riguardava entrambi, distintamente).
Mentre Le invio il testo del dott. Gubinelli, per esaminarlo e prepararne una contestazione, La ringrazio vivamente della Sua disponibilità e Le invio i più cordiali saluti, che estendo alla Sua gentile sorella.
Prof. GIORGIO NICOLINI
Via Maggini,
230 – 60127 ANCONA – Italia
Tel. 071.83552 - Cell. 339.6424332 - Facsimile 071.83552 o 178.4413104
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DIVERSO, CONTRADDITTORIO
E DIAMETRALMENTE OPPOSTO
IL TRATTAMENTO RISERVATO AD ORIANA FALLACI
PER IL SUO LIBRO “LA FORZA DELLA RAGIONE”
IL PROCESSO AD ORIANA FALLACI
DAL QUOTIDIANO “LIBERO” DEL 13 GIUGNO 2006, pag.13
ALLA SBARRA LA SCRITTRICE
INCRIMINATA PER IL SUO LIBRO “LA FORZA DELLA RAGIONE”.
IL P.M. CHE AVEVA CHIESTO L’ARCHIVIAZIONE SE NE VA
“HA OFFESO I MUSULMANI”
ORIANA FALLACI A PROCESSO
CASO FALLACI-SMITH
Prima Udienza
REATO DI PENSIERO: “Offesa alla religione islamica mediante vilipendio delle persone”, è il reato di cui è imputata Oriana Fallaci, sotto processo a Bergamo dopo una querela presentata l’8 aprile 2004 dal musulmano Adel Smith.
LA FORZA DELLA RAGIONE: All’islamico non erano piaciute alcune frasi contenute nel libro della scrittrice toscana “La forza della ragione”. Il gip aveva respinto la richiesta di archiviazione del pm e ieri è cominciato il processo, senza l’imputata.
dal nostro inviato CRISTIANA LODI
BERGAMO.
Oriana Fallaci lo aveva detto chiaro: “A quel processo non andrò manco morta”. E ieri in aula non si è vista. L’udienza è cominciata senza l’imputata. C’era il suo libro con la copertina blu e le scritte color oro, La forza della ragione (un milione di copie soltanto in Italia), sul bancone del giudice Beatrice Riccardi; la donna che dovrà decidere se condannarla per il reato di “offesa alla religione islamica mediante vilipendio delle persone”. A invocare e provocare questo processo è stato Adel Smith, il musulmano italiano che nel 2002 aveva chiesto ai fratelli islamici di eliminare la grande scrittrice, in nome di Allah.
All’uomo, noto alle cronache per avere vilipeso la religione cristiana (infinite volte) e definito il crocifisso un cadaverino ignudo che spaventa i bambini, prima di scaraventarlo da una finestra, non erano piaciute alcune frasi contenute nell’opera della “profetessa del declino”, come gli americani chiamano Oriana.
Il gip Armando Grasso, respinta la richiesta di archiviazione del caso, avanzata dal pm Maria Cristina Rota, ha incriminato la Fallaci. L’ha mandata alla sbarra per quelle sue parole contro l’Europa islamizzata e contro l’Occidente che ha dimenticato la sua storia e abbandonato i valori che l’hanno reso grande in passato.
Oriana, secondo l’accusa, avrebbe osato offendere una confessione religiosa col suo libro. Un reato di opinione. Non più punibile con il carcere, per fortuna. Com’era fino a pochi mesi fa. La legge 85 del 24 febbraio, pur non avendo depenalizzato i delitti contro le confessioni religiose, prevede unicamente la pena pecuniaria. Una multa che va da mille a cinquemila euro.
Imputata assente con preavviso, dunque. E il suo accusatore Adel Smith? Pure lui ha dato forfait, nonostante avesse dichiarato che si sarebbe presentato.
Nell’aula A del tribunale di Bergamo, in questa città ha sede lo stampatore del libro, c’era il difensore ma non il musulmano. Matteo Vicoli, agguerrito avvocato di Verona, ha chiesto al giudice la costituzione di parte civile dell’islamico. Secondo il legale “avrebbe subìto danni in quanto singolo cittadino professante la religione islamica; in quanto ministro di culto e anche come presidente della Unione musulmani d’Italia”. Quali siano questi danni, non è stato spiegato.
In difesa della scrittrice, c’era l’avvocato Davide Mancasi, che ha sostituito Corso Bovio e Caterina Malavenda dell’ufficio legale della Rizzoli. “Nel libro, il musulmano Adel Smith non viene nemmeno citato, il suo nome non compare in nessun rigo. Come può ritenersi offeso? A questa stregua, qualunque persona potrebbe presentarsi in tribunale affermando di professare la religione di Allah e pretendere un risarcimento danni”, ha replicato la difesa.
Il giudice deciderà nella prossima udienza, fissata per il 26 giugno, se accogliere le richieste di Vicoli e considerare Adel Smith parte offesa. Intanto la pm Rota, che voleva l’archiviazione del caso, si è ritirata dal processo. “Il gip ha respinto la richiesta e ordinato l’imputazione coatta della signora Fallaci. Ora la mia presenza potrebbe inficiare il procedimento. Lascio”, ha fatto sapere prima di andarsene dall’aula.
La dottoressa aveva bene motivato la richiesta di chiusura: “Le espressioni usate nel libro, apparentemente dure e astiose verso popoli e religioni diversi da quelli occidentali, sono un espediente dialettico-letterario idoneo a manifestare un pensiero e una critica politica, religiosa e culturale”. Non solo, il magistrato aveva addirittura legittimato le frasi della scrittrice: “Sono una drammatica reazione culturale agli attentati dell’11 settembre 2001”. Niente da fare, Oriana alla gogna. Si torna in aula fra due settimane. Mentre lei dice: “Un processo che mira a creare un caso: condannare una persona nota per poterne condannare altre. E’ la prova che stiamo perdendo la libertà”.
Cristiana Lodi
IL TESTO ORIGINALE PUO’ ESSERE LETTO
ALL’INDIRIZZO INTERNET
Le bugie del Codice da Vinci
... e ciò che c’è dietro questo romanzo…
L’ATTACCO CONTRO LA CHIESA
Il Segretario della “Congregazione per la Dottrina della Fede” Mons. Amato
parla de “Il Codice Da Vinci” e del “Vangelo di Giuda”
PERCHE’ SI CERCA DI SCREDITARE LA CHIESA
CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 18 maggio 2006 (www.zenit.org)
Il fatto che la Chiesa sia l’unica istituzione a difendere esplicitamente le questioni fondamentali per l’uomo spiega i tentativi di screditarla attraverso le calunnie, sostiene il Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.
L’Arcivescovo Angelo Amato ha riflettuto mercoledì ai microfoni della “Radio Vaticana” su due pubblicazioni recenti: “Il Codice Da Vinci” e il “Vangelo di Giuda”.
“E’ un fatto che oggi si possa impunemente sparlare del Papa, come si sta facendo in Germania, con un cartone animato. Si può anche falsificare a piacimento la storia del cristianesimo, senza un minimo, non dico di rispetto religioso, ma di elementare etica storica”, ha avvertito.
In questo senso, il contenuto delle suddette pubblicazioni, “privo di fondamento reale”, “sembra una vera e propria diffamazione nei confronti della Chiesa e intesa a screditare la Chiesa”.
Questa intenzione, per il presule, si spiega perché la Chiesa è “oggi la sola a proteggere chiaramente, esplicitamente, la vita umana dal suo sorgere al suo tramonto, la sola a tutelare la famiglia, la sola a dire una parola chiara in temi di etica sessuale e di bioetica, la sola che riproponga il valore dei Dieci Comandamenti”.
Quanto a “Il Codice Da Vinci” – il film tratto dal romanzo sta per essere lanciato a livello mondiale –, ha denunciato: “tutto il libro è una proterva distorsione della verità”. “Per esempio, negare la divinità di Gesù e affermare che la inventò il Concilio di Nicea del 325 d.C. significa proprio falsificare la storia”, ha constatato. Monsignor Amato ha ricordato che “già subito dopo la morte e la risurrezione di Gesù, quindi intorno agli anni 40 d.C., la Chiesa così cantava nel famoso inno contenuto nella lettera di San Paolo ai Filippesi”: “Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio” (Fil.2,6, ndr).
Per difendere le verità di fede, la Chiesa “continua la sua opera di difesa della dottrina mediante il Magistero del Papa e dei Vescovi” e, attraverso la Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede, “continua a proteggere il popolo cristiano anche mediante la correzione di ipotesi teologiche sbagliate”, ha sottolineato.
“Le Chiese e le comunità cristiane dovrebbero parlare più forte, cioè gridare la verità dai tetti, come dice il Vangelo, per arginare la menzogna, che purtroppo usa tutte le armi della persuasione mediatica per ottenere questo consenso di massa”, ha poi osservato.
CONTRO “IL CODICE DA VINCI”
PREGHIAMO
SANTA MARIA MADDALENA DE’ PAZZI
Caterina di Geri de' Pazzi nacque a Firenze nel 1566 da una nobile e facoltosa famiglia. Fece la prima Comunione a dieci anni, cosa molto insolita a quei tempi, e nello stesso anno ebbe la prima estasi, un dono del Signore che si ripeterà altre volte. Tornata a Firenze, dopo una breve parentesi a Cortona, all'età di quindici anni chiese di fare due settimane di “stage” vocazionale, non in azienda, quindi, ma in convento, per studiare il proprio futuro, la propria professione da esercitare nella vita (vocazione). Questa esperienza la fece tra le carmelitane di Santa Maria degli Angeli a Firenze, un convento di stretta osservanza. E Caterina superò la prova, brillantemente. Capì qual era la strada che Dio voleva da lei. E nonostante la giovane età aveva gia deciso.
La famiglia, fece grandi resistenze: farsi monaca, lei una ragazza nobile, ricca, bella, con all'orizzonte un ottimo matrimonio? Aveva un futuro ricco e brillante, senza problemi economici o di inserimento nella società nobile fiorentina. Ma cosa voleva di più a sedici anni? Sì, Caterina voleva di più, molto di più: voleva Dio stesso, il Tutto che dà senso a tutto. Non era una infatuazione adolescenziale la sua, ma una ferma decisione, non un proposito di corto respiro, ma un progetto per tutta la vita. Le pressioni aumentarono, ma lei non cedette. Come molti genitori “moderni” che non accettano la vocazione religiosa dei loro figli, anche il padre di Caterina non voleva assolutamente. Tuttavia alla fine cedette e, per consolarsi davanti alla “perdita” della figlia così giovane e così bella, ottenne da lei il permesso (era una condizione) di farle un ritratto, da ammirare a casa e da mostrare... ai propri amici. E così nel 1582 Caterina entrò in convento, vestendo l'abito carmelitano, e prendendo un nuovo nome: Maria Maddalena.
Già durante il noviziato fu colpita da una misteriosa e dolorosa malattia. Per i dottori non c'era niente da fare, loro vedevano già le porte del Paradiso aprirsi per la giovane suora. La madre superiora poi, molto premurosa, le permise di fare in anticipo (non c'era più tempo terreno!) la professione religiosa, per questo la portarono in cappella. Era il mattino del 27 maggio 1584, festa della Santissima Trinità. Subito dopo entrò in estasi molto profonda che la unì spiritualmente alla Trinità, durante la quale, come lei stessa affermò, aveva offerto a Dio il proprio cuore. Si “risvegliò” tra le lacrime, di consolazione e di gioia, per quello che aveva sperimentato. Lassù avevano stabilito diversamente, ed infatti Maria Maddalena guarì miracolosamente e riprese la propria formazione principalmente con lo studio della Scrittura (i Vangeli in particolare), dei Padri della Chiesa (in primis Sant'Agostino), e gli scritti dei Santi (con un posto d'onore per Santa Caterina da Siena).
Quella prima esperienza soprannaturale non rimase isolata, infatti i fenomeni estatici continuarono in modo impressionante anche in seguito. L'8 giugno 1584 vide il dramma della Passione del Cristo; due giorni dopo scambiò il proprio cuore con quello di Gesù, il 28 giugno ricevette le stigmate e alcuni giorni dopo, il 6 luglio, la corona di spine. Nell'aprile dell'anno seguente ricevette dal Cristo un anello, simbolo delle nozze mistiche. Questi rapimenti, puro dono di Dio, avvenivano non solo durante la preghiera ma anche durante altre attività, come affermarono i testimoni. Il suo confessore inoltre per accertarsi che quello che viveva veniva da Dio e che non erano illusioni o frutto di isterismi, le comandò di mettere tutto per iscritto. Ella obbedì naturalmente, anche se poi disse che nonostante tutti i propri sforzi non riusciva a mettere in parole terrene le esperienze che viveva. Il confessore incaricò allora tre sue consorelle a stendere per iscritto le parole pronunciate da Suor Maria Maddalena durante i rapimenti estatici. Fu proprio questa felice intuizione che ha regalato ai posteri ben cinque volumi di manoscritti, ricchi di profonda dottrina spirituale, che ebbero un impatto profondo sulla spiritualità cristiana dei secoli seguenti fino ai nostri giorni.
Nello stesso anno 1585 le fu detto che sarebbe stata privata della
percezione della grazia divina. In altre parole: era l'annuncio di una lunga
prova di aridità spirituale, del deserto della desolazione più nera da
attraversare, la “notte dello spirito” insomma: si sarebbe sentita
esistenzialmente inutile e addirittura abbandonata spiritualmente da Dio,
sottoposta ad ogni genere di tentazioni. Fino a quella terribile e
drammatica del suicidio. Ma anche in quel momento della più bassa
disperazione la sua fede rimase ferma: depose infatti il coltello ai piedi
della statua di Cristo e si affidò di nuovo e totalmente a Lui. Dopo essere
sopravvissuta alla “fossa dei leoni” come lei chiamò quel terribile periodo
di prova, nel 1598 divenne Maestra delle novizie, e alcuni anni dopo anche
vice priora. Suor Maria Maddalena poteva insegnare alle altre consorelle,
attraverso le sofferenze e le prove spirituali subite e superate. Qual
era il suo insegnamento alle novizie e il suo messaggio per noi oggi?
Prima di tutto e soprattutto veniva
messa in risalto la bontà paterna di Dio, e non il suo volto severo di
giudice inflessibile, come si usava in quel tempo. È l'amore infinito del
Padre che ci dona il Verbo nell'Incarnazione e attraverso la Sua santa
umanità entra in piena comunione con l'umanità di tutti i tempi, e questo
avviene attraverso il dono continuo dello Spirito Santo, che ci conforma, se
lo si lascia lavorare, al Cristo. Secondo Santa Maria Maddalena la radice
di tutto in Dio è l'amore, e questa volontà di amore e donare amore a tutti
avrebbe fatto sì che l'Incarnazione sarebbe avvenuta anche senza il peccato.
È su questa Umanità di Cristo che ella insiste molto: “Chi non passa per
questa santa umanità non può arrivare a salvamento”, essa infatti è “il
ponte”, la “scala”, la “nave che conduce in porto”. Il Verbo incarnato posto
“come per incudine tra l'ira di Dio e l'iniquità dell'uomo”, è strumento
perfetto di Redenzione.
Ma nell'insegnamento della Nostra non c'è solo teologia e contemplazione del mistero ineffabile e inesprimibile di Dio, c'è anche un capitolo sull'ascesi: l'anima del discepolo si configura e si unisce a Dio nella misura in cui si spoglia di ogni cosa superflua nel cammino verso Dio e diventa un “nulla”. Di Maria mette in risalto la santità unica: “la più santa che sia stata, sia al presente e abbia a essere per l'avvenire”, la sua maternità spirituale, ed il suo essere Mediatrice di grazia. Anche Maria Maddalena, come Caterina da Siena, si adoperò (su richiesta del Signore) per la riforma della Chiesa. Era una missione difficile ma importante. Compito che la spaventò perché si riteneva inadatta e incapace. Era forse un'idea del diavolo o un'auto illusione? I suoi direttori spirituali la incoraggiarono ad andare avanti. Scrisse alcune lettere al Papa e ad altri prelati in tal senso. Sembra però che tali missive non siano mai arrivate a destinazione o non siano state prese sul serio. “Come altri mistici anche la nostra santa godette di mirabili visioni ed estasi, ma fu anche sottoposta a smisurate sofferenze (...). Di pochi altri santi si può dire che contribuirono in tale misura “a ciò che manca alle sofferenze di Cristo (Cor 1,24)” (A. Butler). Tre anni prima della morte cessarono le estasi e dovette affrontare la passione e la salita al Calvario, in unione al Cristo sofferente. Lei accettò di soffrire e di offrire tutto quel dolore, sempre sorretta dall'amore a Cristo, e coniò la famosa espressione “Pati et non mori”, e cioè patire e non morire, se questo significava la compartecipazione alla passione di Cristo per la Chiesa e per il mondo. Finì la sua vita a soli 41 anni, mentre correva l'anno 1607.
“Davanti al mistero della sofferenza, del pianto, del dolore nella vita dell'uomo, ci dobbiamo perdere nel disegno di Dio. Si tratta di questo, in sostanza. Ci possiamo arrampicare finché vogliamo, ma ad un certo punto ci dobbiamo fermare, perché non c'è più strada. Il disegno di Dio! Di fronte ad esso i nostri perché debbono tacere, le nostre ribellioni debbono cadere. Dobbiamo soltanto adorare. Allora emerge la beatitudine”. Emerge la gioia anche se si è nel dolore, ritorna la speranza anche se si è nella notte, ritorna il sereno dopo la tragica e dolorosa tempesta. Tutto questo quando ci saremmo concentrati non più sul nostro io che soffre, ma sul Dio che consola”.
+ CORRISPONDENZE CON “LA VOCE” *
Mi scuso con quanti mi scrivono e a cui non posso rispondere in tempi brevi a causa dell’impossibilità di gestire una corrispondenza talvolta troppo elevata. Per richieste di risposte urgenti si prega di utilizzare il telefono, per poter rispondere e parlare direttamente “a voce” (Tel. 071.83552 o Cell. 339.6424332). Ringrazio quanti mi hanno già scritto, a cui cercherò di rispondere appena possibile. Prof. Giorgio Nicolini - giorgio.nicolini@poste.it
RIGUARDO ALLA “QUESTIONE LAURETANA”
“Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea…” (Mt,18,15-17).
“… affinché per l’incuria degli uomini, che di solito offusca anche le cose più insigni,
non sia cancellato il ricordo di un fatto così meraviglioso…”
(del Beato Giovanni Spagnoli, detto il Mantovano, sulla “miracolosa traslazione”)
NULLA E’ IMPOSSIBILE A DIO
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, [a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio ». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. (Lc.1,26-38)
L’APOSTASIA LAURETANA
La corrispondenza con il Vescovo di Loreto è leggibile all'indirizzo Internet: www.lavocecattolica.it/corrispondenze.vescovo.loreto.htm
Il 28 marzo 2006 l’Agenzia Internazionale ZENIT ha pubblicato una intervista al Prof. Giorgio Nicolini
con gli ultimi aggiornamenti sugli studi riguardo alla “verità” delle “miracolose traslazioni” della Santa Casa di Nazareth
Leggibile all’indirizzo Internet
www.lavocecattolica.it/intervista.zenit.htm
NEL 1° ANNIVERSARIO DELL’ELEZIONE DI BENEDETTO XVI
DOPO AVER PREGATO NELLA SANTA CASA PER IL SANTO PADRE
GLI HO INVIATO I SOTTOSTANTI BREVI MESSAGGI E UNA VIVA PREGHIERA
Loreto, 19/04/2006
Al Santo Padre Benedetto XVI
nel 1° Anniversario della Elezione a Sommo Pontefice,
con un grato ricordo nella Santa Casa di Nazareth,
portata a Loreto dagli Angeli del Cielo, “miracolosamente”,
affinché CONFERMI i fratelli nella VERITA’
col suo ministero petrino MITE e FORTE.
Giorgio Nicolini
Loreto, 19/04/2006
Al “dolce Cristo” in terra MITE e FORTE
perché faccia cessare l’apostasia lauretana.
Con filiale affetto.
Giorgio Nicolini
L’ARCIVESCOVO DI ANCONA
MONS. EDOARDO MENICHELLI
QUALE METROPOLITA
SOTTO CUI RICADE GIURIDICAMENTE LA DIOCESI DI LORETO
SCRIVE AL PROF. GIORGIO NICOLINI PER RENDERSI DISPONIBILE
AD ESAMINARE LE DENUNCE SULLE FALSITA’
PROPAGATE DALLA BASILICA LAURETANA
RIGUARDO AD UN FALSO TRASPORTO UMANO
DELLA SANTA CASA DI NAZARETH
Mons. Edoardo Menichelli
Arcivescovo Metropolita di Ancona- Osimo
Prot. n.241/06
Ancona, 26 aprile 2006
Egregio Signor Avvocato,
voglia scusarmi per il ritardo di questa mia risposta, ma non Le sarà difficile comprendere che gli impegni pasquali di un Vescovo non consentono troppi margini per compiti non immediatamente pastorali.
Ho letto con la dovuta attenzione quello che mi ha inviato in relazione al Suo assistito Prof. Nicolini.
Come già nel passato, anche per il futuro è mia intenzione assicurare di ricevere e ascoltare il Suo assistito prestando il servizio pastorale che mi è richiesto.
La ringrazio per quanto ha voluto comunicarmi e La ossequio distintamente.
+ Edoardo Menichelli
A Sua Em.za Rev.ma
Mons. Card. GIOVANNI BATTISTA RE
Prefetto “Congregazione per i Vescovi” - ROMA
e, per conoscenza:
Card. WILLIAM JOSEPH LEVADA, Prefetto “Congregazione per la Dottrina della Fede” – ROMA -*06.69883409
Card. FRANCIS ARINZE, Prefetto "Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti" - ROMA -*06.69883499
Mons. ANGELO COMASTRI, Vicario di Sua Santità - ROMA -*06.69885518
Mons. GIANNI DANZI - Arcivescovo Delegato Pontificio per il Santuario della Santa Casa di Loreto - LORETO -*071.9747216
Mons. EDOARDO MENICHELLI, Arcivescovo-Metropolita di Ancona – ANCONA - *071.2075003
Avv. Prof. Francesco Dal Pozzo – FIRENZE -*055.400707
OGGETTO: La storia e il culto della Santa Casa a Loreto.
Con rif. al Prot. 1802/05/L presso “Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum”
Ancona, 18 maggio 2006
San Giovanni I, papa
Em.za Rev.ma Card. Giovanni Battista Re,
mi è giunto l’ultimo numero di maggio de “IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA”, con imprimatur datato 20.04.2006 di Mons. Gianni Danzi, Delegato Pontificio di Loreto.
In tale nuovo numero “ufficiale” della Basilica Pontificia Lauretana viene di nuovo autorizzata la pubblicazione del “falso storico” del “trasporto umano” per nave di “sante pietre” della Santa Casa di Nazareth, da parte dei principi Angeli dell’Epiro (vero “Codice da Vinci Lauretano”), “falso” operato dal Padre Giuseppe Santarelli (Direttore della “Congregazione Universale della Santa Casa”), e negante sia “la verità” dell’autenticità della Santa Casa di Nazareth a Loreto come della sua “miracolosa” traslazione. Ciò è ancora pubblicato nel numero suddetto in un articolo di Roberto Stefanelli (pp.149-150) e dell’arch. Nanni Monelli (pp.146-147).
Poiché avevo preavvertito più volte Sua Ecc.za Mons. Gianni Danzi di cessare dal concedere tali imprimatur e di procedere invece all’accoglimento delle mie istanze denuncianti “le falsificazioni documentali” del Padre Santarelli; avendo da Sua Ecc.za Mons. Gianni Danzi ricevuto una lettera di diniego (datata 02.03.2006), contenente anche dichiarazioni false e diffamatorie a mio riguardo in un documento ecclesiastico ufficiale; non avendo avuto alcuna risposta successiva alla mia lunga lettera “esplicativa” e “ultimativa” a Mons. Gianni Danzi, datata 19.03.2006; perdurando anche l’utilizzo pretestuoso di “un errore storico” dell’ex-Card. Ratzinger, fatto in totale buona fede dall’amatissimo attuale Sommo Pontefice Benedetto XVI;
costretto dalla mia coscienza e con profondo dolore
CHIEDO DI PROCEDERE
A NORMA DEI CANONI DEL CODICE DI DIRITTO CANONICO
verso Sua Ecc.za Mons. Gianni Danzi, Delegato Pontificio di Loreto
per la ritrattazione di quanto asserito di falso nella Lettera ufficiale fattami pervenire con data 02.03.2006 e per far cessare di autorizzare ulteriormente la pubblicazione e diffusione di articoli, opuscoli e libri dalla Basilica Lauretana, che continuano a perpetuare e a propagare ancor più “l’apostasia lauretana” da me denunciata da tanti anni e in tutte le forme canoniche possibili.
A tale riguardo voglio anche esprimere la mia gratitudine a Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo-Metropolita di Ancona-Osimo, e mio “pastore”, il quale mi ha risposto favorevolmente riguardo all’accoglimento delle “denunce” ed “istanze” da me presentate per “la questione lauretana” e dal quale ora attendo la convocazione per l’avvio della pratica canonica relativa, riguardante “il delitto di falso” in ambito ecclesiastico, in conformità al can. 1389 e 1391 del Codice di Diritto Canonico, ove è scritto in modo molto chiaro: “Può essere punito con giusta pena, a seconda della gravità del delitto: 1° chi redige un documento ecclesiastico falso, o ne altera uno vero, lo distrugge, lo occulta, o si serve di un documento falso o alterato; 2° chi si serve in materia ecclesiastica di un altro documento falso o alterato; 3° chi asserisce il falso in un documento ecclesiastico pubblico”.
Credo quanto mai opportuno ricordare qui il discorso del Servo di Dio Paolo VI al Sacro Collegio, proprio - come oggi - il 18 maggio 1970: “Oggi, una grande grazia noi dobbiamo implorare con fervore dallo Spirito Santo. L’ora che suona al quadrante della storia esige effettivamente da tutti i figli della Chiesa un grande coraggio, e in modo tutto speciale il coraggio della verità, che il Signore in persona ha raccomandato ai suoi discepoli, quando ha detto: «Che il vostro sì sia sì, il vostro no, no» (cfr. Mt.5,37). (…) Il coraggio della verità si impone più che mai ai cristiani, se vogliono essere fedeli alla loro vocazione di dare un’anima a questo mondo nuovo che si sta cercando. Che la nostra fede a Cristo sia senza incrinature, in questa nostra epoca contrassegnata, come quella di Sant’Agostino, da una vera «miseria e penuria di verità» (Serm.11,11; Miscellanea Agostiniana 1930, p.256). (…) Il coraggio di proclamare la verità è anche la prima e indispensabile carità che i pastori di anime debbono esercitare. Non ammettiamo mai, anche sotto il pretesto della carità verso il prossimo, che un ministro del Vangelo annunci una parola puramente umana. Ne va di mezzo la salvezza degli uomini. (…) Noi vogliamo fare appello a tutti i pastori responsabili affinché alzino la loro voce quando è necessario, con la forza dello Spirito Santo (cfr. At.1,8), per chiarire ciò che è torbido, raddrizzare ciò che è distorto, riscaldare ciò che è tiepido, riconfortare ciò che è debole, illuminare ciò che è tenebroso. Questa, più che non mai, è l’ora della chiarezza per la fede della Chiesa”.
Anche il nostro Sommo Pontefice attuale, e “dolce Cristo in terra”, Benedetto XVI, nel discorso del 2 ottobre 2005 nella Basilica di San Pietro per l'apertura della XI Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi non invano ha ammonito: “La minaccia di giudizio riguarda anche noi, la Chiesa in Europa, l'Europa e l'Occidente in generale. Con questo Vangelo il Signore grida anche nelle nostre orecchie le parole che nell'Apocalisse rivolse alla Chiesa di Efeso: "Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto" (Ap.2,5). Anche a noi può essere tolta la luce, e facciamo bene se lasciamo risuonare questo monito in tutta la sua serietà nella nostra anima, gridando allo stesso tempo al Signore: "Aiutaci a convertirci! Dona a tutti noi la grazia di un vero rinnovamento! Non permettere che la tua luce in mezzo a noi si spenga! Rafforza tu la nostra fede, la nostra speranza e il nostro amore, perché possiamo portare frutti buoni!".
Ringraziando anche Sua Em.za Rev.ma per il gradimento del dono fattoLe personalmente lo scorso anno del mio libro “LA VERIDICITA’ STORICA DELLA MIRACOLOSA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO”, datoLe nella Sacrestia della Cappellina del Pontificio Seminario Regionale di Ancona, dopo la celebrazione della Santa Messa per i Seminaristi, alla presenza dell’Arcivescovo di Ancona Mons. Menichelli, resto certo dell’attenzione al presente messaggio che invio attraverso facsimile, professandomi umile e devoto figlio della Santa Chiesa Cattolica, informandoLa anche che tutte le documentazioni sulla “questione lauretana” sono pubblicate e continuamente aggiornate nella sezione del mio Sito Internet, avente l’indirizzo diretto www.lavocecattolica.it/santacasa.htm
In fede.
Prof. GIORGIO NICOLINI
ALLEGATI:
1) Lettera di Mons. Gianni Danzi, del 02.03.2006
2) Risposta del Prof. Giorgio Nicolini a Mons. Gianni Danzi, del 19.03.2006
3) Lettera di Mons. Edoardo Menichelli, del 26.04.2006
I QUARANTA GIORNI
(19 maggio – 27 giugno 2006)
LORETO
BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA
PER LA “NUOVA EVANGELIZZAZIONE”
nel tempo dell’“apostasia silenziosa”
Verso la Civiltà dell’Amore profetizzata da Paolo VI
“La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali,
e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”
(Paolo VI, discorso del 25 dicembre 1975)
PREGHIERA PER LA SALVEZZA DELL’ITALIA
E DELL’EUROPA
Cuore Misericordioso di Gesù, per l’intercessione della Vergine Immacolata Lauretana, invocata come “Aiuto dei Cristiani”, ti rivolgiamo il grido della nostra speranza e della nostra implorazione più amorosa: salva la Tua Italia, salva la Tua Roma, salva la nostra Patria, salva la Tua Europa, in quest’ora di confusione, di errore, di orrore, di sbandamento e di decadimento.
Tu sai tutto: conosci le rovine morali e spirituali, conosci il disordine civile e religioso, la disgregazione sociale, conosci il dramma e la tragedia delle Nazioni e dei Popoli di questo Continente, che fu Tuo, che è Tuo. Fa’ che non crolli questo baluardo della Tua Fede. Riaccendi, rianima, risuscita, consolida, o Cuore di Salvezza e di Redenzione, la coscienza più fedele, tutte le energie più buone, le forze più sane, le volontà più sante, contro tutte le forze del male.
Schiaccia il Serpente, annienta il Maligno. Non cedergli le anime dei buoni e dei giusti, non permettergli la perdita dei cuori redenti dal Tuo Amore Appassionato, la sconfitta delle forze del bene. Non cedergli le conquiste della Tua Carità e del Tuo Sangue, dei Tuoi Apostoli, dei Tuoi Martiri, dei Tuoi Santi, della Tua Chiesa. Non lasciargli il trionfo in questa Terra di benedizione, in questo Continente sacro al Tuo Cuore e al Tuo Amore.
Te ne supplichiamo, per la Bontà Materna della Mamma Celeste, Immacolata Sposa dello Spirito Santo, cui nulla rifiuti, e che hai posto Guida, Regina e Condottiera della Tua Chiesa e della Tua Società d’Amore.
Amen.
Omelia di Benedetto XVI del 2 ottobre 2005 nella Basilica di San Pietro
La minaccia di giudizio riguarda anche noi, la Chiesa in Europa, l'Europa e l'Occidente in generale. Con questo Vangelo il Signore grida anche nelle nostre orecchie le parole che nell'Apocalisse rivolse alla Chiesa di Efeso: "Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto" (Ap.2,5). Anche a noi può essere tolta la luce, e facciamo bene se lasciamo risuonare questo monito in tutta la sua serietà nella nostra anima, gridando allo stesso tempo al Signore: "Aiutaci a convertirci!". Dona a tutti noi la grazia di un vero rinnovamento! Non permettere che la tua luce in mezzo a noi si spenga! Rafforza tu la nostra fede, la nostra speranza e il nostro amore, perché possiamo portare frutti buoni!”.
PROFEZIE
San Luigi Orione fin dal 1921 profetizzava: "Il tempo viene ed è suo. Io sento appressarsi una grande giornata, la giornata di Dio!... Cristo viene ed è vicino: Cristo si avanza. Il secolo XIX è stato il secolo delle unità politiche, delle unità nazionali, ma io vedo un'altra grande unità: la più grande unità morale si va formando, nessuno la fermerà. Io vedo l'umanità che si va unificando in Cristo: non ci sarà che un corpo, che uno spirito, che una Fede. Vedo dai quattro venti venire i popoli verso Roma. Vedo l'Oriente e l'Occidente riunirsi nella Verità e nella Carità che è Cristo, vivere la vita di Cristo e formare i giorni più belli della Chiesa. Il mondo ne ha bisogno e Gesù viene: sento Cristo che si avanza. Sarà una mirabile ricostruzione del mondo nuovo: non sono gli uomini che la preparano, ma la Mano di Dio".
(Una profezia di Paolo VI, all’Angelus del 5 dicembre 1976)
esortiamo PURE voi, figli carissimi,
a cercare quei “segni dei tempi”
che sembrano precedere un nuovo avvento di Cristo fra noi.
Maria, la portatrice di Cristo, ci può essere maestra,
anzi ella stessa l’atteso prodigio
Messaggio da Mediugorie del 25 maggio 2006, di Maria “Regina della Pace”
(“l’atteso prodigio” profetizzato da Paolo VI)
Cari figli, anche oggi vi invito a mettere in pratica e a vivere i miei messaggi che vi dò. Decidetevi per la santità, figlioli, e pensate al paradiso. Solo così avrete la pace nei vostri cuori che nessuno potrà distruggere. La pace è un dono che Dio vi dà nella preghiera. Figlioli, cercate e lavorate con tutte le forze, affinchè la pace vinca nei vostri cuori e nel mondo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’
SANTA GIANNA BERETTA MOLLA
Come conservare la purezza?
Circondando il nostro corpo con la siepe del sacrificio.
La purezza è una “virtù-riassunto”, vale a dire un insieme di virtù...
La purezza diventa bellezza, quindi anche forza e libertà.
È libero colui che è capace di resistere, di lottare.
PER CONTRIBUIRE A RIPRISTINARE LE RADICI CRISTIANE IN EUROPA
LEGGI E FAI CONOSCERE I SITI INTERNET SOTTOINDICATI
IL TESTO DELLA PREGHIERA DI BENEDETTO XVI DA RECITARSI NEL SANTUARIO DI LORETO E NELLE CASE
E' LEGGIBILE COLLEGANDOSI ALL'INDIRIZZO INTERNET
NON OPPORSI AD UN ERRORE VUOL DIRE APPROVARLO
NON DIFENDERE LA VERITA’ VUOL DIRE SOPPRIMERLA
(Sentenza del Papa San FELICE III – anni 483-492)
non temo la cattiveria dei malvagi, temo piuttosto il silenzio dei giusti
(Martin Luther King)
SI AUTORIZZA E SI RACCOMANDA LA DIFFUSIONE DI QUESTI TESTI
AD ALTRI INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA E L'INSERIMENTO IN SITI DELLA RETE INTERNET
Diffondete la buona stampa tra le persone vostre amiche e conoscenti. La buona stampa entra anche nelle case dove non può entrare il sacerdote, è tollerata persino dai cattivi. Presentandosi non arrossisce, trascurata non si inquieta, letta, insegna la verità con calma, disprezzata, non si lamenta (San Giovanni Bosco)
Questi testi e quelli precedenti sono pubblicati in modo permanente e prelevabili agli indirizzi Internet
www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm
www.lavocecattolica.it/lettera15giugno2006.htm
ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’
LE IMPLORAZIONI DELLA MAMMA DEL CIELO
“ Cari figli, Vi prego, non permette che il mio cuore pianga lacrime di sangue per le anime che si perdono nel peccato, perciò, cari figli, pregate, pregate, pregate! ( 24 maggio 1984 ). Senza preghiera non c'è pace, vi raccomando, Perciò cari figli, di pregare per la pace. ( 6 settembre 1984 ) In questo tempo la pace è minacciata in un modo particolare e chiedo da voi di rinnovare il digiuno e la preghiera nelle vostre famiglie. Cari figli, Io desidero che voi capiate la serietà della situazione e che molto di quello che accadrà dipende dalla vostra preghiera ( 25 luglio 1991 ). Il mondo di oggi vive in mezzo a forti tensioni e cammina sull’orlo di una catastrofe; può essere salvato solo se troverà la pace, ma la pace potrà averla soltanto ritornando a Dio (15 febbraio 1983 ) .Quelli che fanno predizioni catastrofiche sono falsi profeti; essi dicono: “In tale anno, in tale giorno, ci sarà una catastrofe”. Io ho sempre detto che il castigo verrà se il mondo non si converte, perciò invito tutti alla conversione. Tutto dipende dalla vostra conversione ( 15 dicembre 1983 ). Solo con la preghiera e col digiuno si può fermare la guerra ( 25 aprile 1992 ); credete che con la preghiera semplice si possono fare dei miracoli; attraverso la vostra preghiera, voi aprite il vostro cuore a Dio e Lui opera miracoli nella vostra vita ( 25 ottobre 2002 ). Vorrei che la gente digiuni il mercoledì e il venerdì; che ogni giorno reciti almeno il Rosario: i misteri gaudiosi dolorosi e gloriosi ”( 14 agosto 1984 ) ; col digiuno conseguirete e mi darete la gioia di vedere realizzato interamente il progetto che Dio ha su Medjugorje ( 26 settembre 1985 ). Col Rosario vincerete tutti gli ostacoli che satana in questo momento vuole procurare alla Chiesa cattolica ( 25 giugno 1985 ) Satana é forte e desidera distruggere non solo la vita umana ma anche la natura e il pianeta su cui vivete ( 25 gennaio 1991 ) E’ giunta l’ora in cui a Satana è consentito di agire con tutte le sue forze e la sua potenza, l’ora presente è l’ora di Satana! (10 febbraio 1983 ). Egli un giorno si e' presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo con l'intenzione di distruggerla. Dio ha permesso a Satana di mettere la Chiesa alla prova per un secolo ma ha aggiunto: Non la distruggerai!: Questo secolo in cui vivete e' sotto il potere di Satana ma, quando saranno realizzati i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verrà distrutto. Già ora egli comincia a perdere il suo potere e perciò è diventato ancora più aggressivo: Distrugge i matrimoni, solleva discordie anche tra le anime consacrate, causa ossessioni, provoca omicidi (14 aprile 1982 ). Io sono venuta a voi per aiutarvi e perciò vi invito a cambiare vita, ( 25 marzo 1992 ). L'inquietudine ha cominciato a regnare nei cuori e l’odio regna nel mondo ( 25 novembre 2001): voi state creando un nuovo mondo senza Dio, solamente con le vostre forze ed è per questo che non siete contenti e non avete la gioia nel cuore. ( 25 gennaio 1997 ), Vi invito alla rinuncia durante nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare attraverso i segreti che ho iniziato a Fatima ( 25 agosto 1991) Il mio Cuore brucia d’amore per voi, la sola parola che desidero dire al mondo è questa: conversione, conversione! Fatelo sapere a tutti i miei figli; chiedo solo conversione,nessuna pena, nessuna sofferenza mi è di troppo pur di salvarvi; vi prego soltanto di convertirvi!! Pregherò mio figlio Gesù di non punire il mondo, ma vi supplico: convertitevi! Voi non potete immaginare ciò che accadrà, né ciò che Dio Padre manderà sul mondo.( 25 aprile 1983 ) Vorrei convertire tutti i peccatori, ma essi non si convertono! Pregate, pregate per loro! Non aspettate! Ho bisogno delle vostre preghiere e della vostra penitenza ( 20 aprile 1983 ) Oggi molti vanno all'inferno; Dio permette che i suoi figli soffrano nell'inferno perche' hanno commesso colpe gravissime e imperdonabili. Coloro che vanno all'inferno non hanno più possibilità di conoscere una sorte migliore. Le anime dei dannati non si pentono e continuano a rifiutare Dio, e lì lo maledicono ancor piu' di quanto non facessero prima, quando erano sulla terra. Diventano parte dell'inferno e non vogliono essere liberate da quel luogo ( 25 luglio 1982 ). Al momento della morte si lascia la terra in piena coscienza: quella che abbiamo ora. Al momento della morte si e' coscienti della separazione dell'anima dal corpo; è sbagliato insegnare alla gente che si rinasce piu' volte e che l'anima passa in diversi corpi: Si nasce una volta sola e dopo la morte il corpo si decompone e non rivivrà più'; ogni uomo poi riceverà un corpo trasfigurato. Anche chi ha fatto molto male durante la vita terrena puo' andare diritto in Cielo se alla fine della vita si pente sinceramente dei suoi peccati, si confessa e si comunica ( 24 luglio 1982 ). Io, cari figli, sono madre, e pur provando dolore per chiunque si allontana dalla strada giusta, perdono volentieri e sono contenta per ogni figlio che ritorna a me. (14 novembre 1985 ). La maggior parte degli uomini, quando muore, va in purgatorio: un numero pure molto grande va all’inferno, soltanto un piccolo numero di anime va direttamente in Paradiso; vi conviene rinunciare a tutto pur di essere portati direttamente in Paradiso al momento della vostra morte ( 2 novembre 1983 ). Svegliatevi dal sonno stanco della vostra anima e dite a Dio con tutta la forza si. Decidetevi per la conversione e la santità ( 25 marzo 2001 ) ; Mettete la Sacra Scrittura in un luogo visibile nelle vostre famiglie, leggetela, meditatela e imparate come Dio ama il suo popolo: Il suo amore si mostra anche nei tempi odierni poiché manda me per invitarvi al cammino della salvezza ( 25 gennaio 1999 ). Meditate ogni giorno sulla vita di Gesu' e sulla mia vita ( 8 agosto 1982 ). Consacratevi al mio Cuore Immacolato; abbandonatevi totalmente a me ed io vi proteggerò e pregherò lo Spirito Santo perché si effonda su di voi: Invocatelo anche voi ( 2 agosto 1983 ). La gente prega in modo sbagliato; si reca nelle Chiese e nei Santuari per chiedere qualche grazia materiale. Pochissimi, invece, chiedono il dono dello Spirito Santo; la cosa più importante per voi è proprio implorare che discenda lo Spirito Santo perché se avete il dono dello Spirito Santo avete tutto ( 29 dicembre 1983 ). Una famiglia non può dire che é nella pace se non prega, non potete essere nel mio abbraccio se non siete pronti a pregare ogni giorno ( 25 agosto 1995 ). Sappiate che le vostre giornate non sono le stesse se pregate o non pregate (16 luglio 1983 ): Sarò molto felice se ogni famiglia si riunisce mezz’ora ogni mattina ed ogni sera per pregare unita (19 ottobre 1983 ). Fate penitenza! Rafforzate la vostra fede con la preghiera e i sacramenti! ( 8 agosto 1981). Confessatevi frequentemente! Non lasciate che nella vostra anima rimanga a lungo anche solo un piccolo peccato. Confessatevi e riparate i vostri peccati" ( 2 agosto 1981), Fate ciò che vi dico! La confessione mensile sara' una medicina per la Chiesa d'occidente Se i fedeli si confesseranno una volta al mese, presto intere regioni potranno essere guarite. .( 6 agosto 1982 ) L'occidente ha incrementato il progresso, ma senza Dio, come se non fosse lui il Creatore ( 30 ottobre 1981 ) Siete troppo preoccupati delle cose materiali e poco delle cose spirituali, ( 25 aprile 2000 ) Non si vive solo di lavoro, ma anche di preghiera; i vostri lavori non andranno bene senza la preghiera. Offrite il vostro tempo a Dio! Abbandonatevi a Lui! Lasciatevi guidare dallo Spirito Santo! E allora vedrete che anche il vostro lavoro andrà meglio ed avrete pure maggior tempo libero. ( 2 maggio 1983 ) I vostri cuori sono rivolti alle cose terrene, e queste vi trattengono, volgete i vostri cuori alla preghiera e chiedete che lo Spirito Santo si effonda su di voi ( 9 maggio 1985 ) Molte famiglie avevano cominciato a convertirsi con entusiasmo, ma poi sono tornate agli affanni per le cose materiali, dimenticando così l’unico vero bene; Io non sono contraria a che i fedeli cerchino anche il benessere materiale, però non devono tralasciare la preghiera ( 18 novembre 1983 ). Se volete essere felici, fatevi una vita semplice ed umile, pregate molto e non vi preoccupate troppo dei vostri problemi: lasciateli risolvere a Dio e abbandonatevi a Lui! ( 4 gennaio 1982 ) Dio ha scelto San Francesco come suo eletto; sarebbe bene imitarne la vita ( 4 ottobre 1983 ) Non potete dire che siete convertiti, perché la vostra vita deve diventare conversione quotidiana, ( 25 febbraio 1993 ) vi invito ad una preghiera più attiva e all'ascolto della Messa, desidero che ogni vostra Messa sia esperienza di Dio ( 16 maggio 1985 ) .Voi non partecipate alla Messa come dovreste; se sapeste quale grazia e quale dono ricevete nell’Eucaristia, vi preparereste ogni giorno per almeno un’ora ( 15 ottobre 1983 ). Seguite attentamente la Santa Messa, siate disciplinati e non chiacchierate durante la Santa Messa. ( 19 febbraio 1982 Vi invito a collocare nelle vostre case numerosi oggetti sacri, e ogni persona porti addosso qualche oggetto benedetto ( 18 luglio 1985 ), che il popolo creda e perseveri nella fede ( 28 giugno 1981), che i sacerdoti siano saldi nella fede e proteggano la fede del popolo (27 giugno 1981). Il Santo Padre continui ad essere instancabile e coraggioso annunciatore di pace e d'amore. Si senta sempre il Padre spirituale non solo dei cattolici ma di tutti gli uomini ( 25 settembre 1982 ); vorrei dire anche al Sommo Pontefice la parola che sono venuta ad annunciare qui a Medjugorje: pace, pace, pace! Desidero che egli la trasmetta a tutti. Il mio messaggio particolare per lui è di riunire tutti i cristiani con la sua parola e la sua predicazione e di trasmettere ai giovani quello che Dio gli ispira durante la preghiera. ( 16 settembre 1982 ). Prendetemi sul serio! Quando Dio si manifesta al mondo non lo fa' per scherzo ma per dire cose serie (15 marzo 1982 ). Compite bene i vostri doveri e fate ciò che la Chiesa vi chiede di fare ( 2 febbraio 1983 )! Siate consapevoli del dono che Dio mi ha concesso di essere con voi ( 25 dicembre 2002 ). Tutti i segreti che ho confidato si realizzeranno e anche il segno visibile si manifesterà, ma non aspettate questo segno per soddisfare la vostra curiosità ( 23 dicembre 1982 ). Anche quando sulla collina lascerò il segno che vi ho promesso, molti non crederanno, verranno sulla collina, si inginocchieranno, ma non crederanno, è ora il tempo di convertirsi e fare penitenza ( 19 luglio 1981) ! Ascoltate e vivete ciò che vi dico, perché per voi sarà importante quando non sarò più con voi, ricordarvi delle mie parole, di tutto quello che vi ho detto. ( 25 ottobre 1992 ) Grazie per aver risposto alla mia chiamata." e per avere deciso di camminare con me verso la santità.”( 25 giugno 1996 )
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dal 18 giugno 2006
mercoledì, 28 giugno 2006 00.50
Prof.
Giorgio Nicolini - Tel. 071.83552 - Cell. 339.6424332 - Facsimile 071.83552 o 178.4413104 - Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it - Sito Internet: www.lavocecattolica.it