----- Original Message -----
From: LA VOCE
To: 00001.LA VOCE
Sent: Monday, May 30, 2005 11:42 AM
Subject: IL DISCERNIMENTO MORALE nelle votazioni per il Referendum
LETTERA INFORMATIVA
Il vento soffia dove vuole e
ne senti la voce,
ma non sai di dove viene e dove va:
così è di chiunque è nato dallo
Spirito
(Gv.3,8)
Ancona
Martedì, 31 maggio 2005
Visitazione Beata Maria Vergine
Venerdì, 29 maggio 2012
(Una proposta di un "Calendario Universale" a partire dal Concepimento "reale" di Gesù Cristo in Maria Vergine)
Carissimo amico e carissima amica, questo Giornale Informatico "LA VOCE" http://www.lavocecattolica.it/lettere%20informative.htm è un umile mezzo d'informazione e quindi è un semplice strumento di comunicazione sociale, pensato per illustrare tematiche religiose, spirituali e sociali, anche di quelle che in molti casi si preferisce non divulgare o mettere a tacere. La diffusione di articoli o notizie è una scelta dettata dall'obbedienza alla Volontà di Gesù, il Figlio di Dio e Figlio di Maria, e Salvatore del Mondo. Gesù disse: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura" (Mc.16,15) e "Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (Mt.10,8). Questo modesto contributo sulla Rete Internet è animato dalla convinzione che ognuno di noi ha il dovere di impegnarsi per far risplendere la Luce del Bene in una società offuscata dalle tenebre del male.
A cura del Prof. GIORGIO NICOLINI - Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA – Italia
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FACCIAMO IL DISCERNIMENTO SUI
TRE CASI MORALI
CHE SI PRESENTANO NEL PROSSIMO REFERENDUM
SULLA PROCREAZIONE ARTIFICIALE
PRIMO CASO:
* E' UN PECCATO GRAVE DI IMPRUDENZA ANDARE A VOTARE "NO" se "il quorum" NON E' STATO raggiunto.
SECONDO CASO:
* E' UN PECCATO GRAVE DI OMISSIONE NON ANDARE A VOTARE "NO" se "il quorum" E' STATO raggiunto.
TERZO CASO:
* E' UN GRAVISSIMO PECCATO DI GENOCIDIO ANDARE A VOTARE "SI'".
perciò, riguardo al votare NO,
come dice Padre Bartolomeo Sorge
BISOGNA ANDARE AL REFERENDUM CON L'AURICOLARE
Coloro che compiono questa scelta (di votare NO), lo fanno naturalmente a favore del mantenimento della Legge n.40. Ma è bene rendersi conto che questa decisione potrebbe sortire l’effetto contrario. Infatti, l’andare alle urne può contribuire al raggiungimento del quorum. Nessuno nega che esprimere il proprio «no» andando a votare sia un modo democraticamente maturo di partecipare al confronto diretto con chi sostiene ragioni opposte. Tuttavia, stando ai sondaggi, se si raggiunge il quorum, è molto probabile che vincano i «sì». Può accadere pertanto che, andando a votare «no» - senza volerlo, anzi volendo il contrario -, si contribuisca a ottenere il medesimo effetto finale voluto da chi vota «sì». (...)
Tuttavia, poiché rimarrà fino all’ultimo l’incertezza sul possibile raggiungimento del quorum, occorrerà seguire con attenzione la dinamica dell’affluenza alle urne. Qualora divenisse chiaro che il quorum sta per essere raggiunto, bisognerà andare ai seggi ed esprimere il proprio «no» con il voto. Sono talmente importanti i valori in gioco, che questa volta non si potrà fare a meno di partecipare al referendum con l’auricolare.
Padre Bartolomeo Sorge, S.I. - Fonte Aggiornamenti Sociali, n.4, 2005
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CORRISPONDENZA CON "LA VOCE"
PER IL DISCERNIMENTO SUI TRE CASI MORALI SOPRAINDICATI
LA PREOCCUPAZIONE
RIGUARDO AL "QUORUM"
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From: <(.........)
To: "giorgio.nicolini" <giorgio.nicolini@poste.it>
Saturday, May 21, 2005 11:32 AM
Subject: Re: Fw: AL REFERENDUM CON L'AURICOLARE
Cara GesMar,
Se scrivo è perché sono preoccupatissima!
NON FIDATEVI dei "media" che sono tutti a nostro sfavore! Pensa che un mio amico, seguendo l'andamento del quorum con frenesia in uno degli ultimi appuntamenti referendari, ha sentito questa notizia: "Raggiunto il quorum!"; dopo qualche minuto è stato precisato: "... ad Abbiategrasso".
Per dire che non è il caso di lasciarsi ingannare dai media che sono tutti o quasi per i referendari e che hanno tutto l'interesse a raccogliere quei pochi voti dei cattolici più responsabili (perché gli altri magari non ci pensano in quanto nessuno ne parla, ed ora non è il caso di creare confusioni di sorta e aggiungere smarrimento a smarrimento) proprio per raggiungere il loro intento malefico.
In fondo la C.E.I. ha detto: NON ANDATE A VOTARE, senza "se" e senza "ma", basandosi sul pronunciamento del "Comitato Scienza & Vita", che comunque verrà immediatamente informato di questi suggerimenti che nascono dall'iniziativa di persone anche di buona volontà, ma pericolosamente individualistiche perché porterebbero al raggiungimento del quorum con un'esigua minoranza di "NO" perché gli altri avranno obbedito alla CEI.
Spero che il professor Nicolini ci pensi bene prima di diffondere di sua iniziativa una posizione che danneggerebbe tutti.
N.N.
LA RISPOSTA CHIARIFICATRICE
e L'APPELLO A PADRE LIVIO
di RADIO MARIA
----- Original Message -----
From: Giorgio Nicolini
To: (.............)
Sent: Friday, May 27, 2005 4:35 PM
Subject: AL REFERENDUM CON L'AURICOLARE
Ancona, 26 maggio 2005
Cara (......),
ho sempre scritto nei miei messaggi che riguardo alla "certezza" del "raggiungimento del quorum" si deve fare riferimento SOLTANTO AI COMUNICATI UFFICIALI DEL MINISTERO DELL'INTERNO, CHE SONO ATTI DEL GOVERNO, e perciò NON FALSIFICABILI IN ALCUN MODO. Inoltre, l'ultimo comunicato del Ministero dell'Interno, essendo dato solitamente circa tre ore prima della chiusura della votazioni, rende possibile verificare - con un tempo abbondante - che tale ipotetico dato del "superamento del quorum" provenga SOLO E SOLTANTO DAL MINISTERO DELL'INTERNO.
Se viene dichiarato UFFICIALMENTE DAL MINISTERO DELL'INTERNO che "il quorum" è stato superato, solo e soltanto "a quel punto" scatta l'OBBLIGO MORALE GRAVE DI ANDARE A VOTARE "NO".
Si tratta di UN PROBLEMA GRAVE DI MORALE che ho ampiamente spiegato nei miei messaggi precedenti, leggibili all'indirizzo Internet
http://www.lavocecattolica.it/lettere%20informative.htm
In un caso del genere, infatti, cioè del "superamento del quorum" (accertato!...), resta il problema grave di COSCIENZA di andare a votare NO, che non si può eludere e su cui ho avuto CONFERME e pronunciamenti di alcuni Vescovi, ma manca ancora da parte della C.E.I., forse per prudenza, ma che lascia "non chiarito" il problema morale.
Tuttavia, La pregherei, nella perplessità, di telefonarmi e di chiarire meglio e più facilmente "a voce" quanto Le sto scrivendo, anche se Lo trova già ampiamente spiegato in precedenti messaggi, che può ritrovare nell'Archivo LA VOCE sopraindicato in www.lavocecattolica.it .
Una cosa che mi stupisce e mi addolora molto è che Padre Livio Fanzaga, con il mezzo di Radio Maria, che raggiunge ogni angolo d'Italia, non ha ancora voluto esprimersi circa il farsi "garante" - proprio direttamente dal Ministero dell'Interno - di questa "ipotetica" informazione (del "superamento del quorum") che dovesse accadere (e speriamo MAI ACCADA!...), per tranquillizzare, nel dubbio, mediante la Radio Cattolica che raggiunge ogni angolo d'Italia, quanti dovessero decidere all'ultimo momento.
Abbiamo questo mezzo straordinario di RADIO MARIA, che è di tutti (anche mio, perché contribuisco a sostenerla con le offerte): perché non usare un tale mezzo straordinario?... Non è anche questa una grave omissione?... Un solo voto può decidere tutto: nel bene e nel male.
Speriamo e preghiamo che NON ACCADA MAI, ma bisogna sapere che se "il quorum" viene superato prima della chiusura delle votazioni e ciò viene DICHIARATO con UN COMUNICATO UFFICIALE DA PARTE DEL MINISTERO DELL'INTERNO, scatta in tale circostanza L'OBBLIGO MORALE GRAVE DI ANDARE A VOTARE "NO" che, a quel punto è del tutto ININFLUENTE al "quorum" (perché è "già" stato superato!), ma potrebbe invece DECIDERE tra la vittoria dei SI' e dei NO, o almeno può riuscire ad impedire l'abrogazione anche di uno solo dei quattro articoli sottoposti a Referendum: il che sarebbe già un risultato importantissimo!
E' evidente che non bisogna ascoltare altri annunci che non provengano direttamente dal Ministero dell'Interno, che solo è garante dell'autenticità dell'informazione!!!... Altri annunci, infatti, potrebbero essere "falsi".
Tutto ciò è un problema "grave" di coscienza. E si spera che i Vescovi chiariscano queste cose nelle proprie Diocesi. Se lo gradisce, comunque, mi telefoni per una maggiore chiarezza.
Restiamo comunque uniti nella preghiera, proprio affinché "il quorum" NON SIA RAGGIUNTO MAI, come tutti speriamo.
Con cordialità.
Prof. GIORGIO NICOLINI
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giorgio.nicolini@poste.it
LA RICHIESTA di rettifica
----- Original Message -----
From: <(...)@libero.it>
To: "giorgio.nicolini" <giorgio.nicolini@poste.it>
Sent: Saturday, May 21, 2005 11:49 PM
Subject: Re:AL REFERENDUM CON L'AURICOLARE
Carissimo,
ti ringrazio per il gran lavoro che stai facendo; ma, a proposito dell'auricolare, ti ricordo che l'indicazione assoluta è il "non voto"... proprio perché dobbiamo esere coerenti con le scelte di partenza. Fra l'altro credo che non si riuscirebbe a organizzare una contromossa del genere e di sicuro sarebbe un autogol. Ti invio la raccomandazione del "Comitato Scienza e Vita".
Gira da tempo una strana voce secondo la quale se la sera della domenica il quorum si avvicina o ha superato il 50% dei votanti, si va in massa a votare. E' UNA FOLLIA, che va smentita in tutte le occasioni possibili. Noi siamo contro l'uso del Referendum sul tema della vita e non possiamo cambiare idea all'ultimo momento per questioni di opportunità e di tattica. Purtroppo sono in molti a dirlo e in ambienti diversi, quindi vi prego caldamente di chiarire questo aspetto, che può procurarci notevoli difficoltà.
A questo punto ti chiederei di rettificare il tuo messaggio. Grazie.
G.F.M. - Responsabile "Comitato Scienza e Vita" di .....
LA RISPOSTA chiarificatrice
----- Original Message -----
From: Giorgio Nicolini
Sent: Friday, May 27, 2005 4:35 PM
Subject: AL REFERENDUM CON L'AURICOLARE
Caro G. F.,
io non posso "rettificare" la Morale Cattolica: ciò che è peccato lo è e lo resta sempre. E' ormai chiaro, infatti, che andare a votare NO se non è stato raggiunto il quorum è UN PECCATO GRAVE, soprattutto perché è una DISOBBEDIENZA "grave" all'indicazione dei Vescovi e ciò a motivo della GRAVE IMPRUDENZA di fronte all'oggettivo e probabilissimo pericolo di favorire i "Sì" pur votando "NO", come ha spiegato il Padre Bartolomeo Sorge nell'articolo pubblicato.
E' altrettanto chiaro che non andare a votare "NO", dopo l'ipotetico superamento del quorum (e speriamo che rimanga solo "ipotetico"!), per la Morale Cattolica è ugualmente UN PECCATO GRAVE (sempre nel caso che se ne sia consapevoli), perché NON SI IMPEDISCE una probabilissima vittoria dei "Sì" pur potendolo fare (sempre "DOPO" che sia avvenuto il superamento del quorum).
In proposito non bisogna "anticipare" risultati di cui non si può essere a conoscenza: come il ritenere erroneamente che andare a votare NO dopo il superamento del "quorum" sarebbe ugualmente inutile, perché quel 50%+1 che avrebbe già votato (nel caso di superamento del quorum) sarebbero tutti "Sì" e quindi non contrastabili in alcun modo. Ciò non lo può sapere nessuno. Bisogna infatti precisare e aver chiaro che i quesiti sottoposti a Referendum sono quattro: e se anche non si riuscisse ad impedire la vittoria contro tutti i "quattro Sì", si potrebbe però riuscire ad impedire l'abrogazione anche solo di un articolo sui quattro proposti nel Referendum, perché non tutti quelli che vanno a votare votano sicuramente tutti "Sì" ai quattro quesiti: infatti, molti votano ad alcuni quesiti "Sì" e ad altri "No". Quindi il "No" di chi va a votare dopo il superamento del quorum potrebbe essere determinante per far IMPEDIRE ALMENO L'ABROGAZIONE ANCHE DI UN SOLO ARTICOLO della Legge: e sarebbe UN RISULTATO GRANDISSIMO in rapporto alla totale abrogazione della Legge 40, salvando così almeno una parte dei tanti bambini che verrebbero uccisi con la sicura abrogazione di tutti e quattro gli articoli sottoposti a Referendum.
Sarebbe utile però, a scanso di equivoci, trattare questi problemi morali direttamente "a voce", telefonandomi.
Prof. GIORGIO
NICOLINI
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CIO' CHE VIENE FATTO DAL VESCOVO DI PISTOIA
RIGUARDO AI SUDDETTI PROBLEMI MORALI
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From: Alessio Fabbri
To: LA VOCE
Sent: Friday, May 20, 2005 9:21 AM
Subject: R: AL REFERENDUM CON L'AURICOLARE
Carissimo Giorgio
Leggo con piacere la tua ultima sulla rettifica e chiarimento morale rispetto all'andare a votare o meno...
Ti vorrei rassicurare sul fatto che qui a Pistoia sia il Vescovo sia i vari gruppi aderenti al "Movimento per la Vita", stanno cercando di sensibilizzare i fedeli sul fatto che oltre a non andare a votare NO come prima istanza, sia essenziale andare a votare NO qualora il quorum fosse superato; proprio come da te auspicato più volte in passato.
Non so se questo atteggiamento è seguito da tutti i gruppi delle varie città d'Italia. In effetti a livello nazionale un pronunciamento autoritario in tal senso non l'ho ancora sentito.
Spero comunque che queste indicazioni alla prudenza ed al restare vigili, siano almeno perseguiti a livello parrocchiale da persone accorte alle realtà locali.
Un augurio ed un abbraccio fraterno
Alessio Fabbri
----- Original Message -----
From: Giorgio Nicolini
To: Alessio Fabbri
Sent: Friday, May 20, 2005 9:37 AM
Subject: Ringraziamento alla Lettera Informativa
Ancona, 20 maggio 2005
Carissimo Alessio,
ti ringrazio dell'informazione. Ciò che viene fatto a Pistoia, che io sappia non viene fatto da nessun altra parte, né vi è stato ancora nessun pronunciamento dei Pastori al riguardo. Per questo l'Avv. Dal Pozzo ha scritto "quell'appello" a Benedetto XVI, perché "le coscienze" dei Cattolici "si addormentano" nella generica supposizione di NON ANDARE A VOTARE MAI. Non si può giudicare il perché "ancora" i Pastori non parlino al riguardo, ma certamente le coscienze dei cattolici NON VENGONO "ancora" ILLUMINATE e se accadesse "il superamento del quorum" sarebbe lo stesso disastro che se si andasse a votare NO prima del superamento del quorum.
Se me ne dai il permesso, pubblicherei il tuo messaggio in un'altra Lettera Informativa della prossima settimana, eventualmente senza citare il nome, secondo il tuo desiderio.
Grazie di cuore. Buona giornata.
Prof. GIORGIO
NICOLINI
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From: Alessio Fabbri
To: Giorgio Nicolini
Sent: Friday, May 20, 2005 10:29 AM
Subject: R: Ringraziamento alla Lettera Informativa
Usa pure il mio messaggio come preferisci.
Grazie e buona giornata a te.
Alessio
PER MAGGIOR CHIAREZZA SI RIPORTANO
I PRECEDENTI MESSAGGI PUBBLICATI E LEGGIBILI NELL'ARCHIVIO DI www.lavocecattolica.it all'indirizzo Internet
http://www.lavocecattolica.it/lettere%20informative.htm
LE CONDIZIONI PER LA MORALITA'
DELL'ASTENSIONE "VIGILATA"
AL REFERENDUM
AL COMITATO "SCIENZA E VITA"
RISPOSTA E PROPOSTA
LETTERA APERTA
AL COMITATO "SCIENZA E VITA"
Ancona, 23 marzo 2005
Spett. Comitato "Scienza e Vita",
(chiedendo scusa di non sapere a chi mi rivolgo "personalmente")
giustamente sostenete che "senza la Legge 40/2004" sulla Fecondazione Artificiale si torna al "far west" procreatico e volete impedirlo con la proposta dell'astensione generalizzata.
Allora, visto che né i Vescovi né alcun altro vogliono porre in luce "i problemi morali" sotto specificati (e tutti validi!), faccio allora un'altra osservazione ulteriore, che forse ancora non è stata ben compresa.
Se "il quorum" risultasse superato in qualunque ora del giorno in cui si voterà (alle 12.00, alle 15.00, alle 18.00, ecc.), come potrete impedire l'abrogazione della Legge 40 contro la probabilissima vittoria dei "Sì" se "tutti" vi asterrete dall'andare a votare "NO", anche dopo aver saputo che "il quorum" - prima della chiusura dei seggi - è stato superato nonostante l'astensione proposta?...
In un caso del genere non vincerà sicuramente il "Sì" (come viene ripetutamente "previsto") dato che vi asterrete tutti dall'andare a votare "NO"?... Non sarà proprio la vostra astensione, in un caso del genere, che "rafforzerà" e "renderà più facile" la vittoria dei "Sì"?...
Il proporre, perciò, "L'ASTENSIONE GENERALIZZATA", senza precisare che bisogna però andare a votare tutti "NO" se "il quorum" ad un certo punto del giorno risultasse davvero superato nonostante l'astensione proposta, non è UN ANDARE CONTRO VOI STESSI E LO SCOPO DEL VOSTRO COMITATO? (a cui mi associerei ben volentieri solo se proponeste questa seconda "clausola" tanto "LOGICA" ed "ELEMENTARE")?...
Come potrete sperare di impedire l'abrogazione della "Legge 40" se, nonostante accadesse che "il quorum" ad un certo punto del giorno (o anche solo nell'ultima ora) risultasse davvero superato, tutti continuassero ad astenersi dall'andare a votare "NO"?....
Una volta che "il quorum" risultasse davvero superato non è proprio andando a votare "tutti" "NO" che si potrà sperare di impedire una vittoria dei "Sì" e quindi si potrà IMPEDIRE L'ABROGAZIONE di una Legge che, pur non essendo "cattolica", tuttavia "salva" milioni e milioni di bambini?...
Mi chiedo se in tutta questa vicenda referendaria dell'ASTENSIONE A TUTTI I COSTI, al di là dei problemi morali sotto precisati, SI USI ANCORA LA RAGIONE O NO.
Chiedo umilmente "perdono" di quest'ultima espressione, ma non so più in quale altro modo riuscire a farmi capire.
Auguro una Buona e Santa Pasqua.
Prof. GIORGIO NICOLINI
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From: Comitato Scienza e Vita
Sent: Saturday, May 07, 2005 3:18 PM
Subject: referendum
Gentile prof. Giorgio Nicolini,
La ringraziamo per quanto ci scrive e per i suggerimenti che ci ha dato. In effetti, se ci fosse una comunicazione ufficiale e certa del raggiungimento del "quorum" sarebbe possibile andare a votare "NO".
In concreto potrebbe, però, risultare difficile mobilitare il Lunedì tutte le persone che con la loro astensione avevano già espresso una loro chiara opposizione ai Referendum.
La salutiamo cordialmente ringraziandola per il suo sostegno,
il Comitato Nazionale Scienza e Vita
Da:=/font>
La Voce [mailto:giorgio.nicolini@aruba.it]
Inviato: giovedì 24 Marzo 2005 10.14
A: 00000.COMITATO SCIENZA = VITA; 00003.GIOVANNI PAOLO II; La Voce
Oggetto: L'IRRAZIONALITA' DELL'ASTENSIONE A TUTTI I COSTI proposta per il
prossimo Referendum
LA RISPOSTA
E LA PROPOSTA
Ancona, 7 maggio 2005
Gent. Comitato,
ringrazio di cuore della risposta ricevuta, pur facendo umilmente presente che il mio messaggio è del 24 marzo 2005 e, nel frattempo avevo anche inviato Fax e telefonato, ma MAI HO RICEVUTO UNA RISPOSTA DA ALCUNO. Ed avevo anche inviato negli ultimi tre-quattro mesi decine di altri messaggi di RICHIAMO e di SUGGERIMENTI, oltre che al vostro Comitato, soprattutto alla Conferenza Episcopale Italiana, ad AVVENIRE, a RADIO MARIA e a tanti conduttori che vi trasmettono, all'OSSERVATORE ROMANO, a Vescovi, Sacerdoti, Deputati, Giornalisti, ed altri ancora, e - finché è vissuto Giovanni Paolo II - chiedendo un'Udienza (e l'avevo anche ottenuta, ma è "saltata" all'ultimo momento per il ricovero al "Gemelli") per "dirimere" il PROBLEMA MORALE, che è l'aspetto PIU' IMPORTANTE E VITALE DI TUTTI. Ma le cose, come sappiamo, per quanto riguarda Giovanni Paolo II, Dio le ha disposte diversamente. (...)
Ora cosa fare?... In realtà era già dall'inizio - come dissi telefonicamente al Segretario del Card. Ruini, all'inizio del mese di febbraio - che la proposta dell'astensione doveva essere associata al problema del possibile superamento del "quorum", dando l'AVVERTIMENTO che in tale caso era UN DOVERE GRAVISSIMO andare a votare NO. E la gente doveva essere preparata ed educata a questo "DISCERNIMENTO". Ma ora, con tutte le Chiese, le Associazioni ecclesiali e laicali, ed ogni altro ambiente pieni di manifesti dallo slogan "LA VITA NON PUO' ESSERE MESSA AI VOTI" e "SCEGLI DI NON ANDARE A VOTARE" come far capire "la clausola" dell'andare a votare NO se "il quorum" verrà raggiunto?...
Personalmente "risolvo" questo problema "educando" tutti quelli che posso incontrare o che posso raggiungere (soprattutto con la Posta Elettronica, Internet, e le telefonate) a chiarire questa "eventualità" e ad essere "PRONTI" fino all'ultima ora ad andare a votare NO se "il quorum" risulterà superato in qualunque ora della Domenica 12 giugno o di Lunedì 13 giugno. I dati dell'affluenza alle urne sono stati sempre forniti dal Ministero dell'Interno, e saranno dati fino all'ultimo Telegiornale delle 13.30 di lunedì 13 giugno: e tali dati non sono FALSIFICABILI.
RADIO MARIA (come anche già suggerii all'inizio di febbraio al Segretario del Card. Ruini) potrebbe fare da COLLEGAMENTO per tutta l'Italia, "educando" la gente allo stare "PRONTI" fino all'ultima ora e a dare l'AVVISO FINALE di andare TUTTI a votare NO se "il quorum" risultasse "davvero" superato ad un certo punto delle votazioni, se così davvero risultasse dai dati forniti "ufficialmente" dal Ministero dell'Interno e quindi NON FALSIFICATI.
Poiché c'è in gioco la vita di milioni di bambini e, in realtà, TUTTA LA CIVILTA' FUTURA, bisogna fare TUTTO IL POSSIBILE per non disperdere un solo voto e quindi per riuscire a vincere il Referendum. Quando si è fatto tutto il possibile, non si è responsabili di ciò che avverrà e che non è dipeso dalle nostre volontà. Ma NOI DOBBIAMO AVER FATTO TUTTO IL POSSIBILE, SENZA AVER OMESSO NULLA.
Anche nei dibattiti televisivi che si apriranno a breve, BISOGNA CHIARIRE E DIRE - proponendo l'astensione - che BISOGNA ESSERE PRONTI ad andare a votare NO se "il quorum" sarà superato prima della chiusura delle votazioni. Più gente lo saprà e lo capirà, più gente lo farà. Certuni che ho avvisato personalmente, mi hanno detto: "GRAZIE! NON CI AVEVO PENSATO!"... Allora facciamolo PENSARE a tutti quelli che ascolteranno e vogliono seguire la proposta dell'astensione. Poi ognuno risponderà di fronte alla propria coscienza di ciò che farà o non farà. Se qualcuno non la capirà (questa "clausola") nella sua coscienza non sarà responsabile di non aver fatto ciò che non aveva capito. Ma chi capirà lo farà: e UN SOLO VOTO IN PIU' potrebbe essere determinante per far vincere il NO, nel caso del superamento del "quorum".
Non bisogna temere, al riguardo, le "irrisioni" degli avversari o le loro "provocazioni", come se tale "strategia" sia "anti-democratica" o faccia ricorso ai "sotterfugi": la vita va difesa in tutti i modi possibili e che sono "legittimi" e moralmente "leciti" e, in tal caso, persino "obbliganti": quindi, bisogna fare tutto ciò, senza badare al "rumore del mondo".
In ultimo, bisogna PREGARE MOLTO il Signore, che - a questo punto della situazione - "il quorum" davvero non venga raggiunto, "SALVANDO" tutti da una responsabilità immensa. Il 13 giugno, oltrettutto, è un giorno dedicato alla Madonna di Fatima (commemorante l'apparizione del 13 giugno 1917). Affidiamo alla sua protezione questo Referendum, che sarà veramente un "bivio" storico... della "vita" e della "morte": "IO TI HO POSTO DAVANTI LA VITA E LA MORTE…" (Deut.30,15-20). "LA’ DOVE VUOI STENDERAI LA TUA MANO…" (Sir. 15,14-20). "DAVANTI AGLI UOMINI STANNO LA VITA E LA MORTE; A OGNUNO SARA' DATO CIO' CHE A LUI PIACERA'" ( Sir. 15,17).
Per parte nostra, però, dobbiamo aver fatto TUTTO IL POSSIBILE per PREVEDERE TUTTO e aver offerto LA SOLUZIONE GIUSTA per ogni evenienza: ciò per non essere COLPEVOLI di una OMISSIONE, dovuta a IMPRUDENZA o a NEGLIGENZA.
Gli aspetti morali, poi, li preciso ancor meglio nel messaggio sottostante spedito ieri ad un interlocutore e già esposti in tanti altri messaggi precedenti e consultabili in Internet all'indirizzo
http://www.lavocecattolica.it/lettere%20informative.htm di www.lavocecattolica.it
A questo punto, c'è solo da confidare nell'aiuto di Dio e di Maria e nella collaborazione degli "uomini di buona volontà".
Con gratitudine.
Prof. GIORGIO NICOLINI
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LE OBIEZIONI DI RENZO
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From: Renzo (.....)
To: gianni (.....) ; giorgio.nicolini@aruba.it ; giorgio.nicolini@poste.it ; lettere@avvenire.it
Sent: Thursday, May 05, 2005 6:35 PM
Subject: Re: L'IRRAZIONALITA' DELL'ASTENSIONE A TUTTI I COSTI proposta per il prossimo Referendum --
Non credo che la CEI, prima di muoversi in situazioni così delicate, non abbia usato al meglio il raziocinio.
E l'aritmetica!
La scelta di chiedere di essere un fronte compatto nell'astensione è dettato dalle statistiche sull'andamento dei referendum passati e se anche noi andiamo indietro con la memoria ci accorgeremo che il quorum è sempre stato raggiunto per poco o non raggiunto affatto.
Ovviamente la cosa comporta dei rischi, ma sono infinitamente inferiori rispetto allo scegliere di andare a votare, perchè è fuori da ogni dubbio che siamo in minoranza sull'argomento (anche grazie all'incertezza all'interno del mondo cattolico e a quanti bocciano per partito preso ogni iniziativa di questo governo) e non faremo altro che dare una mano a raggiungere il numero di voti necessario per consegnare la vittoria al "sì".
Concordo sul fatto che ci sia poca informazione e che non sia (ancora) stato diffuso il piano B per affrontare l'imponderabile: stare pronti la sera per andare a votare "no" se il quorum venisse con largo margine anticipatamente raggiunto (dico "largo" perchè è chiaro che gli exitpoll non sono mai esatti!!).
Forse il ritardo nell'affrontare questo argomento potrebbe essere una scelta per non creare confusione tra gli anziani e per radicare il concetto dell'unità nell'astensionismo, che se non avesse una larga condivisione avrebbe risultati catastrofici.
Credo anche che far girare una lunga e difficilmente leggibile e-mail col titolo "l'irrazionalità dell'astensione a tutti i costi" faccia ahimè il gioco del "Sì".
Vorrei ricordare anche a chi è sensibile alle istituzioni che andare a votare per un referendum è un diritto ma NON un dovere, perchè non si risponde allo Stato ma ad una richiesta di un gruppo di cittadini che l'hanno promosso!
La legge dello Stato c'è già e se non vado a votare significa che mi sta bene così e non voglio cambiarla.
"Siate candidi come colombe e furbi come serpenti...": usiamo la strategia.
Saluti.
Renzo S.
LA RISPOSTA
Ancona, 6 maggio 2005
Caro Renzo,
La ringrazio dell'attenzione, ma mi permetto di farLe osservare che non ha compreso i miei testi. In allegato Le ri-invio una composizione più ordinata e, spero, per Lei più chiara, consultabile e prelevabile anche in www.lavocecattolica.it all'indirizzo http://www.lavocecattolica.it/19marzo.htm
Le questioni che io pongo sono di natura "morale": cioè, un cristiano (come ogni uomo) deve sapere se ciò che fa è conforme alla Legge di Dio o no, cioè se è PECCATO o non lo è.
Nel caso della proposta dell'ASTENSIONE A TUTTI I COSTI, priva cioè della "clausola inscindibile" dell'AVVERTIMENTO di andare a votare NO qualora "il quorum" sia superato prima della chiusura dei seggi, si accetta - e ciò non è moralmente lecito! - la possibilità di commettere UN PECCATO MORTALE DI OMISSIONE: infatti, se accadrà che "il quorum" verrà superato durante il corso delle votazioni il mio "NON VOTO" potrebbe determinare la vittoria dei SI' e il conseguente genocidio.
Tuttavia la posizione della C.E.I. di voler impedire il raggiungimento del "quorum" con l'astensione è legittima e lecita, ma è moralmente sbagliato il modo con cui viene presentata la proposta. La C.E.I., infatti, propone l'astensione a tutti i costi, quindi di non andare a votare "mai", senza considerare il caso (che potrebbe realmente accadere) che "il quorum" venga superato ad un certo punto della giornata, nonostante l'astensione dei cattolici: in tal modo si favorisce - senza rendersene conto - la probabile o sicura vittoria dei "Sì".
Tale proposta dell'astensione - per essere moralmente "lecita" - deve perciò essere sempre accompagnata dall'altra importantissima precisazione che bisogna stare lungo tutto il corso dei due giorni delle votazioni sempre pronti ad andare a votare NO qualora "il quorum" venisse superato ad un certo punto delle votazioni. In tale caso, il non andare a votare NO costituirebbe UN GRAVISSIMO PECCATO DI OMISSIONE.
Per un cristiano, per un cattolico, ciò che è prioritario da sapere è se ciò che si compie o che gli viene proposto di compiere è o no un peccato: e purtroppo la proposta di una ASTENSIONE GENERALIZZATA "permette" proprio la possibilità di compiere un peccato di omissione, senza neppure che i Cattolici se ne rendano conto.
Per essere più chiari, Le faccio il caso pratico: se il lunedì 13 giugno, alle ore 10.00 o alle ore 12.00, dai dati Ufficiali del Ministero dell'Interno (quindi, NON FALSIFICABILI!) si verrà a sapere che "il quorum" è stato superato, se io - in quel momento - non sono pronto ad andare SUBITO A VOTARE "NO" compio una GRAVISSIMA OMISSIONE, perché non vado a "salvare" quei milioni di bambini che, vincendo probabilmente i SI', verranno uccisi. Quindi, in tal modo, vado contro il Comandamento che impone di NON UCCIDERE, che implica anche l'obbligo di IMPEDIRE DI UCCIDERE, quando se ne ha la possibilità. Un mio solo voto, un NO (a superamento del "quorum" avvenuto), potrebbe decidere la vittoria dei "NO" e impedire la vittoria dei "Sì".
Questo "caso pratico" si potrebbe verificare realmente e io, dal punto di vista della Morale Cattolica, LO DEVO SAPERE SUBITO come risolverlo, per non commettere "quel" PECCATO DI OMISSIONE se "quel" caso si verificherà.
Perciò non mi è lecito proporre UNA ASTENSIONE A TUTTI I COSTI, perché - senza la clausola dell'AVVERTIMENTO di cui sopra - io METTO IN TENTAZIONE LE PERSONE CHE MI ASCOLTANO, perché posso far COMMETTERE UN PECCATO DI OMISSIONE a coloro che seguissero "alla lettera" la proposta dell'ASTENSIONE A TUTTI I COSTI.
In queste votazioni, come in ogni cosa, non c'è il problema prioritario di vincere un Referendum, ma c'è LO SCOPO SUPREMO DI NON PERDERE LA GRAZIA DI DIO, cioè se quanto faccio o non faccio può costituire UN PECCATO MORTALE. E fare un peccato non è mai lecito, neppure se - commettendolo - se ne ricavasse un bene.
Spero adesso il mio pensiero sia più chiaro.
Se gradisce ulteriori chiarimenti, mi può anche telefonare per parlarne "a voce".
La saluto con viva cordialità.
Prof. GIORGIO
NICOLINI
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