DAVANTI ALLA GROTTA DI NAZARETH

E DAVANTI ALLA GROTTA DI BETLEMME

 

            Giovanni Paolo II, nell’Omelia tenuta a Loreto il 10 dicembre 1994, per l’apertura del VII Centenario della “Miracolosa Traslazione” della Santa Casa di Nazareth a Loreto, disse: “Il Figlio di Dio fu concepito nel seno della Vergine per opera dello Spirito Santo e nacque nella notte di Betlemme La Casa di Nazareth fu testimone del compimento della profezia di Isaia: “Ecco, la Vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emanuele, che significa “Dio con noi” (Is.7,14). “Ecco la dimora di Dio con gli uomini”, è scritto nel libro dell’Apocalisse (21,3): queste parole si riferiscono prima di tutto alla stessa Vergine Maria, che divenne la Madre del Redentore, ma si riferiscono anche alla sua casa, nella quale questo mirabile mistero del “Dio con noi” ebbe inizio. Il Natale, perciò, celebra questo ineffabile mistero del “Dio con noi” e la Grotta “davanti” alla Casa di Maria a Nazareth, luogo del concepimento del Figlio di Dio nel grembo verginale di Maria, è intimamente legata alla Grotta di  Betlemme, luogo del parto verginale di Maria.

 

AGLI AMICI CHE RICEVONO QUESTA “LETTERA INFORMATIVA”

I PIU’ SINCERI AUGURI DI UN LIETO E SANTO NATALE

Prof. Giorgio Nicolini

Feliz Navidad - Joyeux Noël - Merry Christmas - Vrolijk Kerstfeest - Sretan Bozic

Zalig Kerstfeest - Wesolych Swiat - Fröhliche Weihnachten - Vrolijk Kerstfeest

 

A COLORO CHE RICEVONO E LEGGONO QUESTA LETTERA INFORMATIVA

SCUSANDOMI PRESSO QUANTI MI HANNO GIA’ SCRITTO E A CUI NON RIESCO A RISPONDERE SUBITO,

A CAUSA DELL’INGENTE NUMERO DELLE CORRISPONDENZE,

FORMULO IL PIU’ VIVO E SINCERO AUGURIO DI UN SANTO NATALE

COLMO DI OGNI BENEDIZIONE DEL SIGNORE GESU’ E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE IMMACOLATA

Prof. GIORGIO NICOLINI

QUESTA LETTERA INFORMATIVA TI VIENE INVIATA CON I TESTI A COLORI

QUESTE PAGINE A COLORI SI POSSONO TRASFORMARE IN MODO AUTONOMO IN UNA LETTURA IN BIANCO E NERO

LEGGI LA SEMPLICE PROCEDURA DA SEGUIRE NELLE NOTE ALLA FINE DELLA LETTERA

* PER UNA MIGLIORE LETTURA SI CONSIGLIA LA STAMPA DEI TESTI SU CARTA *

QUESTA LETTERA INFORMATIVA E’ POSTA SOTTO LA PROTEZIONE DI SAN CIRIACO E DEL BEATO GABRIELE FERRETTI, Patroni di Ancona

e del grande Pontefice il Beato Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti), discendente del Beato Gabriele Ferretti

ISCRIVITI ALL’ASSOCIAZIONE “LUCE DI CRISTO” ONLUS

PER LA DIFESA E LA PROPAGAZIONE DELLA FEDE CRISTIANA

Patrona: L’Immacolata Madre di Dio della Santa Casa di Nazareth a Loreto

www.lavocecattolica.it/lucedicristo.htm

 

(Una profezia di Paolo VI, all’Angelus del 5 dicembre 1976)

esortiamo PURE voi, figli carissimi,

a cercare quei “segni dei tempi”

che sembrano precedere un nuovo avvento di Cristo fra noi.

Maria, la portatrice di Cristo, ci può essere maestra,

anzi ella stessa l’atteso prodigio

 

Non lo sai forse? Non lo hai udito? Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra.

Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile.

(Is.40,28)

UN PROGETTO DIVINO DI SALVEZZA CHE ATTRAVERSA I SECOLI: GERUSALEMME-ROMA-NAZARETH-TERSATTO-LORETO-ANCONA-MEDIUGORIE

IL TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

MARIA IMMACOLATA REGINA DELLA STORIA

Europa, all'inizio di un nuovo millennio, apri ancora le tue porte a Cristo!".

(Giovanni Paolo II, discorso al Parlamento Italiano, 14 novembre 2002)

 

 

OMBRE MINACCIOSE SI ADDENSANO

ALL’ORIZZONTE DELL’UMANITA’

(Benedetto XVI)

LA PRIMA VITTORIA DEI CATTOLICI: ADEL SMITH CONDANNATO

LA SCANDALOSA APOSTASIA DELLA BASILICA PONTIFICIA LAURETANA

A RIGUARDO DELLA NEGAZIONE DELLA PRESENZA A LORETO DELL’AUTENTICA ED INTEGRA SANTA CASA DI NAZARETH

E DELLA VERITA’ DELLA “MIRACOLOSA” TRASLAZIONE

La Chiesa si ridurrà di dimensioni, bisognerà ricominciare da capo. Ma da questa prova uscirà una Chiesa che avrà tratto una grande forza dal processo di semplificazione che avrà attraversato, dalla rinnovata capacità di guardare dentro di sé. Perché gli abitanti di un mondo rigorosamente pianificato si sentiranno indicibilmente soli... E riscopriranno la piccola comunità dei credenti come qualcosa di completamente nuovo. Come una speranza che li riguarda, come una risposta che hanno sempre segretamente cercato (Card. Ratzinger ora Benedetto XVI).

Comprendano tutti, e in primo luogo gli italiani…

Comprendano tutti, e in primo luogo gli Italiani, quale particolare dono sia quello concesso da Dio che, con tanta provvidenza, ha sottratto (prodigiosamente) la Casa ad un indegno potere e con significativo atto d’amore l’ha offerta ad essi. Infatti in quella beatissima dimora venne sancito l’inizio della salvezza umana, con il grande e prodigioso mistero di Dio fatto uomo, che riconcilia l’umanìtà perduta con il Padre e rinnova tutte le cose (LEONE XIII: Lettera Enciclica “Felix Lauretana Cives” del 23 gennaio 1894).

 

NEL 712° ANNIVERSARIO DELLA MIRACOLOSA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA DI NAZARETH DA TERSATTO IN ITALIA

(10 dicembre 1294 - 10 dicembre 2006)

l’apostasia totale lauretana

 

IL TEMPO E’ COMPIUTO E IL REGNO DI DIO E’ VICINO; CONVERTITEVI E CREDETE AL VANGELO

(Mc.1,15)

E' giunto infatti il momento in cui inizia il giudizio dalla casa di Dio; e se inizia da noi, quale sarà la fine di coloro che rifiutano di credere al vangelo di Dio? E se il giusto a stento si salverà, che ne sarà dell'empio e del peccatore? Perciò anche quelli che soffrono secondo il volere di Dio, si mettano nelle mani del loro Creatore fedele e continuino a fare il bene (1^Pt.5,17-19)

IL PIU’ BEL LIBRO CHE DIO CI HA DATO

GESU’ CHE SOFFRE E MUORE IN CROCE PER NOI

IN PREPARAZIONE AL GRANDE EVENTO DEL PELLEGRINAGGIO-INCONTRO “AGORA’ DEI GIOVANI ITALIANI”

CHE AVRA’ LUOGO A LORETO ALL’INIZIO DI SETTEMBRE 2007 CON LA PRESENZA DEL PAPA

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te;

tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

 

 

LETTERA INFORMATIVA n°80

LA VOCE

www.lavocecattolica.it

Il vento soffia dove vuole e ne senti LA VOCE, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito

(Gv. 3,8)

La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali,

e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana

(Paolo VI, 25 dicembre 1975)

 

ANCONA

ANCON DORICA CIVITAS FIDEI

Giovedì, 21 dicembre 2006

Domenica, 22 dicembre 2012 dal “concepimento” di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine

Una proposta di un "Calendario Universale" a partire dall’anno “reale” del Concepimento di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine

25 MARZO 2006: 2012° ANNIVERSARIO DELL’INCARNAZIONE DEL FIGLIO DI DIO

GESU’ DI NAZARETH E’ DIO, IL FIGLIO DI DIO INCARNATO

Concepito per opera dello Spirito Santo nel grembo di Maria Vergine, nella Santa Casa di Nazareth intorno al 25 marzo dell'anno 748 di Roma (6 a.C)

Nato ebreo a Betlemme, intorno al 25 dicembre dell’anno 748 di Roma (6 a.C.), al tempo del re Erode e dell’imperatore Cesare Augusto.

Morto crocifisso a Gerusalemme il venerdì 7 aprile dell’anno 30, sotto il procuratore Ponzio Pilato, essendo imperatore Tiberio.

RISORTO GLORIOSO DAI MORTI IL 9 APRILE DELL’ANNO 30

 

Carissimo amico e carissima amica, questa LETTERA INFORMATIVA denominata "LA VOCE CATTOLICA”", i cui testi sono pubblicati in modo permanente all’indirizzo Internet diretto www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm  è un umile mezzo di informazione - simile a un Giornale Informatico - pensato per illustrare tematiche religiose, spirituali e sociali, anche di quelle che talvolta si preferisce non divulgare o mettere a tacere. La diffusione di articoli o notizie è una scelta dettata dall'obbedienza alla Volontà di Gesù, il Figlio di Dio e Figlio di Maria, e Salvatore del Mondo. Gesù infatti disse: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura" (Mc.16,15). Questo modesto contributo sulla Rete Internet è animato perciò dalla convinzione che ognuno di noi ha il dovere di impegnarsi per far risplendere la Luce del Bene e della Verità in una società offuscata dalle tenebre del male. Gesù insegnava: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv.8,31-32). San Giuseppe Moscati scriveva: “Ama la verità; mostrati qual sei, e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, e tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, e tu sii forte nel sacrificio”. Poiché sta scritto: “Lotta sino alla morte per la verità e il Signore Dio combatterà per te” (Sir.4,28).

 

A cura del Prof. GIORGIO NICOLINI - Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA – Italia

Telefono 071.83552 – Cellulare 339.6424332 - Facsimile 071.83552 – Conto Corrente Postale 13117056

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TOTUS TUUS EGO SUM

SALMO 14

Lo stolto pensa: «Non c'è Dio». Sono corrotti, fanno cose abominevoli: nessuno più agisce bene. Il Signore dal cielo si china sugli uomini per vedere se esista un saggio: se c'è uno che cerchi Dio. Tutti hanno traviato, sono tutti corrotti; più nessuno fa il bene, neppure uno. Non comprendono nulla tutti i malvagi, che divorano il mio popolo come il pane? Non invocano Dio: tremeranno di spavento, perché Dio è con la stirpe del giusto. Volete confondere le speranze del misero, ma il Signore è il suo rifugio. Venga da Sion la salvezza d'Israele! Quando il Signore ricondurrà il suo popolo, esulterà Giacobbe e gioirà Israele.

 

“Come acqua fresca per una gola riarsa è una buona notizia da un paese lontano”

(Prov.25,25)

SE SARETE  QUELLO CHE DOVETE ESSERE METTERETE FUOCO IN TUTTO IL MONDO!...

Giovanni Paolo II, Roma: XV Giornata Mondiale dei Giovani (15-20 agosto 2000)

 

DALLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE

E IL VERBO SI FECE CARNE

NEL GREMBO DI MARIA

NELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

TUTTI LA’ SONO NATI

“Il di Maria fu, in qualche modo, anche un detto a noi. Concependo il capo, ella “concepiva”, cioè, alla lettera “accoglieva insieme con lui”, almeno oggettivamente, anche noi, che siamo le sue membra. In questa luce la Santa Casa nazaretana ci appare come la Casa comune nella quale, misteriosamente, anche noi siamo stati concepiti. Di essa si può dire ciò che un salmo dice di Sion: “Tutti là sono nati” (Sal.87,2)(Giovanni Paolo II,  per il VII Centenario della Miracolosa Traslazione).

«Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo» (Gen.28,17)

LA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA NEL TEMPO DELL’APOSTASIA

HO FISSATO UN LIMITE… FIN QUI GIUNGERAI E NON OLTRE E QUI S’INFRANGERA’ L’ORGOGLIO DELLE TUE ONDE (Gb.38,10)

Comprendano tutti, e in primo luogo gli italiani… (Leone XIII)

Europa, all'inizio di un nuovo millennio, apri ancora le tue porte a Cristo!".

(Giovanni Paolo II, discorso al Parlamento Italiano, 14 novembre 2002)

LETTURA BIBLICA

 (Dal libro del Profeta Isaia: 62,1-12)

Per amore di Sion non tacerò, per amore di Gerusalemme non mi darò pace, finché non sorga come stella la sua giustizia e la sua salvezza non risplenda come lampada. Allora i popoli vedranno la tua giustizia, tutti i re la tua gloria; ti si chiamerà con un nome nuovo che la bocca del Signore indicherà. Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, un diadema regale nella palma del tuo Dio. Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata, ma tu sarai chiamata Mio compiacimento e la tua terra, Sposata, perché il Signore si compiacerà di te e la tua terra avrà uno sposo. Sì, come un giovane sposa una vergine, così ti sposerà il tuo architetto; come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te. Sulle tue mura, Gerusalemme, ho posto sentinelle; per tutto il giorno e tutta la notte non taceranno mai. Voi, che rammentate le promesse al Signore, non prendetevi mai riposo e neppure a lui date riposo, finché non abbia ristabilito Gerusalemme e finché non l'abbia resa il vanto della terra. Il Signore ha giurato con la sua destra e con il suo braccio potente: «Mai più darò il tuo grano in cibo ai tuoi nemici, mai più gli stranieri berranno il vino per il quale tu hai faticato. No! Coloro che avranno raccolto il grano lo mangeranno e canteranno inni al Signore, coloro che avranno vendemmiato berranno il vino nei cortili del mio santuario». Passate, passate per le porte, sgombrate la via al popolo, spianate, spianate la strada, liberatela dalle pietre, innalzate un vessillo per i popoli. Ecco ciò che il Signore fa sentire all'estremità della terra: «Dite alla figlia di Sion: Ecco, arriva il tuo salvatore; ecco, ha con sé la sua mercede, la sua ricompensa è davanti a lui. Li chiameranno popolo santo, redenti del Signore. E tu sarai chiamata Ricercata, Città non abbandonata».

 

La difesa della NOSTRA fede cristiana

 

DIFENDIAMO LA NOSTRA FEDE E LA CHIESA CATTOLICA

ANCHE DAVANTI AI TRIBUNALI

Il Card. Francis Arinze, Prefetto della “Congregazione per il Culto Divino”, ha dichiarato: “Esistono mezzi legali per far rispettare i diritti fondamentali. Quelli che bestemmiano Cristo, devono rispettare il nostro credo religioso; devono rispettare il nostro fondatore, Gesù Cristo” (Avvenire, 7/5/2006, p.26).

 

Leggi all’indirizzo Internet: www.lavocecattolica.it/lettera15giugno2006.htm

 

LA PRIMA VITTORIA DEI CATTOLICI

Adel Smith condannato a Verona

per le offese al Papa e alle Gerarchie Cattoliche

 

Da “LA REPUBBLICA” del 19 dicembre 2006

 

            Adel Smith è stato riconosciuto oggi colpevole di vilipendio della religione cattolica e condannato a seimila euro di multa dal Tribunale di Verona. Il presidente dell'Unione musulmani d'Italia, finito sotto processo per avere definito la Chiesa "un'associazione a delinquere", durante la trasmissione "Rosso e Nero" sull'emittente Telenuovo, l'8 novembre 2002, dovrà pagare. Una condanna più lieve rispetto alla richiesta del P.M. Carlo Villani che aveva chiesto la condanna a 15mila euro di multa per il fondatore dell'Unione Musulmani d'Italia.

            Smith è stato riconosciuto colpevole in base al comma 2 della legge 403 che riguarda il vilipendio mediante i ministri del culto. Il giudice ha ritenuto penalmente rilevante l'offesa nei confronti della gerarchia ecclesiastica, mentre ha assolto Adel Smith dall'accusa di vilipendio di coloro che professano la religione cattolica, previsto dal comma 1 della stessa legge.

            Il legale di Smith, l'avvocato Matteo Nicoli, ha chiesto invece la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica di Verona per ravvisare se esistano gli estremi di vilipendio della religione islamica, per le parole dette contro Smith durante la stessa trasmissione nella quale erano ospiti, tra gli altri, il portavoce dei Tradizionalisti Cattolici Maurizio Ruggiero, l'ex parlamentare della Lega Nord Enzo Flego e Luciano Lincetto, esponente dell'Udc, ora passato alla Democrazia Cristiana.

(da “LA REPUBBLICA” del 19 dicembre 2006)

 

Da “AVVENIRE” del 19 dicembre 2006

Adel Smith condannato per vilipendio

 

            Adel Smith è stato riconosciuto colpevole di vilipendio alla religione cattolica dal tribunale di Verona ed è stato condannato a pagare una multa di seimila euro. Si è così conclusa la vicenda del presidente dell'Unione dei Musulmani d'Italia, processato per aver definito la Chiesa «un'associazione a delinquere» durante la trasmissione «Rosso e Nero» andata in onda l'8 novembre 2002 su Telenuovo. Il giudice ha ritenuto penalmente rilevanti le offese di Smith nei confronti del Pontefice e del cardinal Biffi.

(da “AVVENIRE” del 19 dicembre 2006

 

A RIGUARDO DELLA DISCUTIBILE ASSOLUZIONE

DALL’ACCUSA DI VILIPENDIO DI COLORO CHE PROFESSANO LA RELIGIONE CATTOLICA

LEGGI I “RETROSCENA” ALL’INDIRIZZO INTERNET

www.lavocecattolica.it/lettera26ottobre2006.htm

 

LA DENUNCIA DEL PROF. NICOLINI

CHE HA PORTATO ALLA SENTENZA DI VERONA

www.lavocecattolica.it/lettera21settembre2006.htm

 

Copia della denuncia-querela presentata da gIORGIO NICOLINi

 

AL SIGNOR PROCURATORE

DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI VERONA

DENUNCIA-QUERELA

            Io sottoscritto, GIORGIO NICOLINI, nato ad Ancona il 18 gennaio 1951, residente ad Ancona in Via Maggini, 230, presento una denuncia-querela contro Adel Smith (presidente dell’Unione Musulmani d’Italia) per offese alla Religione Cattolica ai sensi dell’art. 403 C.P. e per diffamazione ai sensi dell’art. 595 C.P., alla luce quest’ultimo della sentenza della Suprema Corte: “Le persone giuridiche e gli enti collettivi possono assumere la qualità di soggetti passivi dei delitti contro l’onore e non è preclusa la configurabilità di una concorrente offesa all’onore o alla reputazione delle singole persone che dell’ente fanno parte…” (Cass. Pen. Sez. V, 22 marzo 1988, n. 3756).

            Ho letto sul quotidiano “Libero”, in data 15 novembre 2002, un articolo intitolato “Insulti islamici in televisione, Verona insorge – Bufera per le parole del fondatore del “partito di Allah”: La Chiesa è un’associazione a delinquere”. Questa frase è stata più volte ripetuta pubblicamente durante una trasmissione a “Telenuovo” (emittente locale veronese) da Adel Smith, presidente dell’Unione Musulmani italiani.

            Questa frase è gravemente offensiva:

a) non solo del “Corpo Mistico di Cristo” (la Chiesa viene infatti considerata il Corpo Mistico di Gesù); 

b) per le migliaia di santi, di martiri, di missionari e di quanti si prodigano per il benessere spirituale e fisico del prossimo mediante l’assistenza medica, scolastica, sociale, spirituale (membri della Chiesa considerata “un’associazione a delinquere” da Adel Smith);

c) per tutte le gerarchie che la compongono;

d) per tutti gli onesti cittadini cattolici sparsi nel mondo che vi appartengono, i quali non compongono di certo un’associazione a delinquere;

e) anche per il Papa stesso che è il Vicario di Cristo.

            Ciò premesso, in qualità di cittadino cattolico, chiedo a codesta Autorità Giudiziaria di perseguire penalmente Adel Smith per la sua gravissima affermazione alla luce degli art. 403, 404 e 406  e 595 del C.P. e/o di altre norme non citate.

            Chiedo d’essere avvisato ai sensi dell’art. 408 C.P.P. nell’eventuale ipotesi di richiesta di archiviazione.

Distinti saluti.

GIORGIO NICOLINI

Ancona, 19 novembre 2002

 

DIFENDIAMO LA NOSTRA FEDE E LA CHIESA CATTOLICA

ANCHE DAVANTI AI TRIBUNALI

Il Card. Francis Arinze, Prefetto della “Congregazione per il Culto Divino”, ha dichiarato: “Esistono mezzi legali per far rispettare i diritti fondamentali. Quelli che bestemmiano Cristo, devono rispettare il nostro credo religioso; devono rispettare il nostro fondatore, Gesù Cristo” (Avvenire, 7/5/2006, p.26).

 

ATTO COSTITUTIVO DELL’ASSOCIAZIONE

“LUCE DI CRISTO”

 

Il giorno 16 (sedici) del mese di Novembre dell’anno 2006 (duemilasei), a PARMA, nell’Ufficio dello Studio del Notaio SALSI MARIA PAOLA,  in borgo Giacomo Tommasini n. 20;

 

si sono riuniti i signori

 

NIKIFOROVNA IVANOSKAIA TATIANA, nata a Semipalatinsk (Kazakistan - ex URSS) il giorno 7 dicembre 1954 e  domiciliata a Colorno in Via Du Tillot  n.65 (Cod. Fisc. NKF TTN 54T47 Z154Y);

SANDEI MAURIZIO, nato a Monchio delle Corti (PR) il giorno 16 gennaio 1949 e domiciliato a Colorno in Via Du Tillot n.65 (Cod. Fisc. SND MRZ 49A16 F340Z);

DAL POZZO FRANCESCO, nato a Bologna il giorno 26 novembre 1944 e domiciliato a Firenze in Via Vecchia Bolognese n.321 (Cod. Fisc. DLP FNC 44S26 A944U);

NICOLINI GIORGIO, nato ad Ancona il giorno 18 gennaio 1951 ed ivi domiciliato in Via Maggini n.230 (Cod. Fisc. NCL GRG 51A18  A271P);

SACCO PROILA FIORENZO, nato a Comelico Superiore (BL) il giorno 11 dicembre 1937 e domiciliato a Colorno in Via Martiri della Libertà n.67 (Cod. Fisc. SCC FNZ 37T11 C920U);

FERRABOSCHI LAURA, nata a Rubiera (RE) il giorno 10 novembre 1948 e domiciliata a Parma in Viale Matteotti n.1 (Cod. Fisc. FRR LRA 48S50 H628F);

FERRARONI FRIEDA, nata a Fontevivo (PR) il giorno 10 marzo 1946 e domiciliata a Parma in Via Venezia n.66 (Cod. Fisc. FRR FRD 46C50 D685P);

CALDERINI ARTURO,  nato a Colorno (PR) il giorno 7 febbraio 1925 e domiciliato a Parma in Piazzale Santafiora n.3 (Cod. Fisc. CLD RTR 25B07 C904A);

RASTELLI PAOLA, nata a Parma il giorno 21 marzo 1957 ed ivi domiciliata in Piazza Sedro n.1 (Cod. Fisc. RST PLA 57C61 G337T);

PENNACCHIETTI  DINO, nato a Parma il giorno 24 maggio 1969 ed ivi domiciliato in Via Aldo Moro n.3 (Cod. Fisc. PNN DNI 69E24 G337O);

 

i quali hanno dichiarato

 

1) - di costitituire, come con il presente atto costituiscono ad ogni effetto di ragione e di legge, un’Associazione denominata “Luce di Cristo”;

2) - che la Sede Legale dell’Associazione è fissata in PARMA, Via Verdi n.3; con sedi distaccate in Ancona, Via Maggini n.230 e a Firenze, Via Vecchia Bolognese n.321 ed altre che saranno autorizzate dal Consiglio Direttivo;

3) - che l’Associazione non ha fini di lucro, è libera, indipendente, apolitica, ed ha lo scopo di intervenire in qualsiasi evento pubblico, culturale, politico, storico, artistico e religioso, nella luce ed a difesa e propagazione della Fede Cristiana;

4) - che l’Associazione è retta dallo Statuto che si allega al presente atto;

5) - che, in deroga alle norme statutarie, il primo Consiglio Direttivo  dell’Associazione viene così costituito dai sottoindicati signori, che assumono le cariche a fianco di ciascuno segnate e resteranno in carica sino al 31 (trentuno) dicembre 2009 (duemilanove), quando l’Assemblea dei Soci provvederà alla nomina triennale rinnovabile del nuovo Consiglio e delle altre cariche previste dallo Statuto:

            * Presidente: NICOLINI GIORGIO;

            * Vice-Presidente: NIKIFOROVNA IVANOVSKAIA TATIANA;

            * Segretario: RASTELLI PAOLA;

            * Tesoriere: SACCO PROILA FIORENZO;

* Consigliere: FERRABOSCHI LAURA;

6) - che, in deroga alle norme statutarie, il Collegio dei Revisori viene nominato nelle persone dei signori:

            1) PENNACCHIETTI DINO;

            2) FERRARONI FRIEDA.    

7) -  che la quota annuale di iscrizione degli associati che entreranno a far parte dell’Associazione è lasciata alla libera offerta individuale, con un minimo di  Euro 10,00 (dieci).

8) - che il Presidente viene sin d’ora autorizzato:

            - a compiere tutte le pratiche necessarie per il conseguimento del riconoscimento della Associazione presso le Autorità competenti;

            - all’acquisto da parte dell’Associazione della personalità giuridica;

9) - ai soli effetti di cui al punto 8), viene data facoltà al Consiglio Direttivo di apportare all’allegato Statuto quelle modifiche che venissero richieste necessarie dalle competenti Autorità;

10) - che le spese del presente atto, della sua registrazione, delle spese annesse e/o dipendenti sono a carico dell’Associazione.

 

Si richiede la registrazione in esenzione di bollo e imposta di registro, ai sensi dell’art.8, comma 1, della Legge 266/1991.

 

Parma, sedici novembre duemilasei

 

Seguono le firme:

Giorgio Nicolini, Presidente

Tatiana Nikiforovna Ivanoskaia, Vice-Presidente

Paola Rastelli, Segretaria - Fiorenzo Sacco Proila, Tesoriere - Laura Ferraboschi, Consigliere

Maurizio Sandei - Francesco Dal Pozzo - Frieda Ferraroni - Arturo Calderini - Dino Pennacchietti.

 

 

LA NASCITA DELL'ASSOCIAZIONE

           

            Gesù Cristo ha detto: “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv.8,12).

            Su queste parole del Vangelo è nata l’Associazione “onlus” denominata “LUCE DI CRISTO”.

            L’Associazione non ha fini di lucro, è libera, indipendente, apolitica, ed ha lo scopo di intervenire in qualsiasi evento pubblico, culturale, politico, storico, artistico e religioso, nella luce ed a difesa e propagazione della Fede Cristiana.

            Nella prospettiva del profetizzato “trionfo del Cuore Immacolato di Maria”, l’Associazione “LUCE DI CRISTO” è nata ed è stata posta sotto il patrocinio dell’Immacolata Madre di Dio della Santa Casa di Nazareth a Loreto, con cui - quale “reliquia miracolosa” e “luogo dell’Incarnazione” – la Vergine Maria ha operato nei due millenni passati la propagazione e la difesa della cristianità: prima in Oriente, da Nazareth, e poi in Occidente, da Loreto.

            L'Associazione intende unire, con un'unica azione comune, singole persone e anche associazioni già costituite, che sentono la necessità di rispondere all’appello del Santo Padre per una “nuova evangelizzazione” dell’Europa, al fine di ripristinarne le Radici Cristiane. Infatti solo stando uniti possono sperarsi frutti molto più abbondanti che non se i singoli operassero separatamente.

            Qualcuno, al solo ascoltare l'espressione «difesa della Fede», potrebbe sentire una specie di ripulsa, pensando di tornare ai tempi passati, fatti talvolta di lotte religiose. Non si tratta di questo: si tratta semplicemente di essere realisti. Se ci sono uomini e gruppi che sistematicamente, con mezzi molto potenti, attaccano la Fede Cristiana, in pubblico e in privato, cercando di sradicarla dal cuore della gente, è logico e doveroso che un vero cristiano debba adoperarsi per difenderla e per propagarla, così come ci ha insegnato Gesù: “Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa” (Mt.5,14-15).

            Se Cristo oggi ci domandasse, come all’Apostolo Pietro: “Mi ami tu?(Gv.21,15), voi cosa rispondereste?... Perciò, se il vostro cuore batte con quello di Cristo e le vostre convinzioni corrispondono alle nostre, UNIAMOCI, per diventare UNA VOCE FORTE nel difendere le nostre Radici Cristiane e tornare a propagare la nostra Fede, intervenendo con convinzione in qualsiasi evento pubblico, usando a tale scopo tutti i mezzi possibili. In tale modo si offrirà al nostro Salvatore Gesù Cristo un altro contributo, anche se piccolo e umile, per il perseguimento della Salvezza Eterna delle anime di tanti uomini.

            Perciò dopo aver letto questo messaggio di presentazione, se vorrete comunicare con l’Associazione “LUCE DI CRISTO” per avere ulteriori chiarimenti, o per associarvi, contattateci al cellulare 340.7190085 o al cellulare 339.6424332. Telefono e fax dell’Associazione è il numero 071.83552. La Posta Elettronica è lucedicristo@tiscali.it

            Ogni altra informazione utile per aderire all’Associazione la trovi nel Sito Internet www.lavocecattolica.it

 

LUCE E GRAZIA CONCEDI, O SIGNORE,

A QUANTI PER CERCARE TE VERRANNO A NOI. 

 

PER INFORMAZIONI E ADESIONI

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www.lavocecattolica.it/lucedicristo.htm

 

LA DENUNCIA DELL’ASSOCIAZIONE “LUCE DI CRISTO”

PER LE OFFESE TELEVISIVE

AL SANTO PADRE BENEDETTO XVI E AL SUO SEGRETARIO MONS. GEORG

Leggi all’indirizzo Internet: www.lavocecattolica.it/denuncia.la7.htm

 

PROCURA DELLA REPUBBLICA

c/o IL TRIBUNALE DI PARMA

Ill.mo Signor Procuratore,

            la sottoscritta Tatiana Ivanovskaia, residente in Colorno Via Du Tillot 65, in proprio e quale vice-presidente dell’Associazione “Luce di Cristo” con sede in Parma Via Verdi 3, espone i seguenti fatti.

            Nei mesi di ottobre/novembre 2006, nel corso delle puntate della trasmissione televisiva “Crozza Italia” in onda dall’emittente La7, il signor Maurizio Crozza, nato a Genova il 5 dicembre 1959, interpretava alcune gag su Papa Ratzinger (Benedetto XVI), attualmente disponibili e rivedibili sul sito internet YouTube. 

            Le caricature del signor Crozza, dopo la messa in onda, hanno suscitato vive e fervide reazioni e proteste dal mondo cattolico cristiano in quanto percepibili dai fedeli credenti solo come imitazioni svillaneggianti e sbeffeggianti la figura del Papa.

            Detta percezione è stata tale, e non poteva essere diversamente, in quanto le gag sono risultate un maldestro tentativo di fare satira da parte del signor Crozza, il quale, con riferimento all’accaduto, ha detto: “… Io voglio poter sorridere di qualsiasi cosa riguardi gli esseri umani. Tutti gli esseri umani, incluse le loro debolezze. La satira è l’esasperazione, l’iperbole di tutte le debolezze. Siamo tutti uomini. Tutti fallibili. Con la gag sul Papa volevo umanizzare il personaggio. Ricordare che non esistono idoli terreni” (doc.1).

            Ora non v’è chi non veda nell’affermazione del signor Crozza l’ignoranza del dogma dell’infallibilità papale (o pontificia) e la contestuale presunzione di conoscere tutto ciò, Papa compreso, su cui satireggiare.

            Sempre che trattasi di satira!

            Infatti, prendendo spunto dal vocabolario Treccani, la satira è descritta come l’attività di “rappresentare o descrivere (persone, situazioni, difetti, ecc.) in modo da rilevarne, spesso in maniera caricaturale, gli aspetti negativi”.

            La satira è vera satira, per sua natura – e per come la intendiamo noi nell’accezione più corrente –, quando si accanisce contro il potere, contro chi detiene il potere politico ed economico, e comunque contro chi ha un peso rilevante nella formazione delle coscienze e dei comportamenti.

            Sul punto risulta concorde anche il comico Corrado Guzzanti, il quale ad una precisa domanda, risponde: “... Lo sfottò è indolore, è Striscia la notizia, o tutte quelle trasmissioni che si limitano ad ironizzare sulla calvizie di un determinato politico. La satira è più studiata, più profonda, e ha come principale obiettivo quello di andare contro il potere. Senza sconti” (doc.); altresì ad un’altra domanda, relativa all’esistenza di una satira annacquata, risponde: “Più che annacquata non esiste più. O per lo meno non in tv, tranne Maurizio Crozza”  (doc.2).

            Ora, proprio partendo da quanto appena riportato, non v’è chi non veda nelle caricature del signor Crozza una mancanza di stigmatizzazione di particolari e specifiche tematiche papali o difetti riferiti alla sua persona reale, e, quindi, di vera satira, ma bensì lo sbeffeggiamento, l’irrisione e lo svillaneggiamento della persona del Sommo Pontefice che lo vedono protagonista di “sketch” con tematiche e contenuti  inventati, asettici ed addirittura irriverenti (durante una caricatura, il Papa interpretato dal Crozza, durante l’Angelus, proferisce le seguenti parole: “Fratelli e sorelle. 16 ottobre giorno molto importante di commemorazione di elezione di Giovanni Paolo II Papa Woytila che comunque ricordo che è morto … è morto… Rammaricato …” e sembra che il Crozza accenni un gesto scaramantico con la mano sinistra).

            E, proprio, perché la satira di Crozza non è stata “vera”, le sue caricature erano percepibili e percepite dai fedeli – a differenza di altre interpretazioni televisive che non hanno scatenato proteste - come ludibrio della figura papale. Infatti il fedele sente sbeffeggiata la persona del Sommo Pontefice in quanto fatta muovere, insieme a dei cardinali chierichetti, all’interno di “sketch” privi di qualsivoglia contenuto satirico per come già sopra riferito, e, peraltro, irriverenti ed irrispettosi della figura papale.

            Questo percepire, da parte del credente cristiano e cattolico, le caricature come scimmiottamento e scherno della figura del Papa, pertanto, è scaturito per il motivo che la mancanza di contenuti nelle gag del signor Crozza non ha reso percepibile l’esercizio di quel diritto di satira e di critica, che costituisce estrinsecazione della libertà di manifestazione del pensiero, ma che, comunque, troverebbe un limite nel rispetto dovuto al sentimento religioso dei fedeli.

            Limite che, con riferimento ai fatti per cui è querela, è stato percepito come superato anche nel mondo politico, il quale ha reagito e tuonato contro la “satira” di Crozza poiché offensiva del sentimento religioso (doc.3). 

            Tra l’altro i già riferiti motivi, per i quali la “pseudo satira” del signor Crozza è caduta nella ridicolizzazione della figura più amata dal mondo cattolico, risultano ben esposti nelle parole del signor Carlo Cardia, il quale, nell’articolo intitolato “A proposito di satira – Testimonianza quale risposta all’invenzione” e pubblicato su Avvenire del 17 novembre 2006, così scriveva “… Ciò che è accaduto in questi giorni, però presenta una originalità. Per la prima volta la figura del pontefice viene bersagliata da alcune trasmissioni televisive e radiofoniche che prescindono del tutto dalla sua figura reale, si inventano un simulacro per irridere alla persona, alla istituzione, a tutti coloro che in essa si riconoscono. Per la prima volta l’offesa è recata a freddo, prescindendo da qualsiasi contenuto, da qualsiasi contrasto sia pure ipotetico. Non c’è il clima di scontro che pure in altre epoche c’è stato. Non c’è il potere che suggerisce la satira. Non c’è la base per una satira. C’è solo l’invenzione e l’irrisione…” (doc.4) e nelle parole di Umberto Folena, il quale, nell’articolo intitolato “Prendiamo ad esempio Maurizio Crozza su La 7 – Il diritto dei telespettatori? Non è l’assillo dei comici” e pubblicato su Avvenire del 11 novembre 2006, scriveva “… Nel siparietto di Crozza, Benedetto XVI sarebbe un personaggio isterico spalleggiato da due cardinal-chierichetti, preoccupato di avere buone battute da recitare, fuori di giri, le dita gonfie di anelloni, dalle movenze da burattino. Che cosa c’entra con il Papa reale? Nulla. Se la satira può consistere nell’ingigantire un difetto o un tic per stigmatizzarlo, l’operazione è fallita…” (doc.5).

            Comunque, sebbene il signor Crozza abbia voluto - a suo dire - umanizzare il Papa, egli non avrebbe dovuto dimenticare che, per i cattolici cristiani, il Papa è il Vicario di Cristo, il  rappresentante di Dio sulla terra, è colui che si trova all’apice di una gerarchia che da venti secoli guida i fedeli credenti. E’ il successore di Pietro al quale il Cristo diceva : “E io ti dico che sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell’inferno non prevarranno su di essa. Ti darò le chiavi del regno dei cieli e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli” (Mt.16,18).

            Alla luce di quanto finora spiegato, le rappresentazioni inscenate dal signor Crozza non possono di certo ritenersi satiriche in quanto da esse non è trasparsa alcuna manifestazione del pensiero (di cui la satira ne è l’estrinsecazione), ma solo lo scimmiottamento della persona del Papa, e che, come tali, hanno arrecato un’offesa al sentimento religioso dei cristiani cattolici.

            Le rappresentazioni di pseudo-satira e la conseguente offesa, possono essere ricondotte, alle fattispecie criminose di vilipendio di cui agli articoli 402 e 403 C.P., secondo la giurisprudenza costante che così si è espressa: “La condotta di vilipendio della religione dello Stato incriminata dall’art. 402 c.p. consiste nella pubblica espressione, con discorsi, scritti e figurazioni di scherno, dileggio o ingiurioso disprezzo, nei confronti delle verità di fede affermate dalla religione cattolica e dei simboli e delle persone da essa venerati. L’antigiuridicità del fatto non viene meno se la manifestazione obiettivamente vilipendiosa sia finalizzata a suscitare il riso o il divertimento delle persone in uno spettacolo teatrale, né può essere giustificata come espressione di dissenso della fede e dal culto praticati nella Chiesa Cattolica, giacché il diritto di esprimere al riguardo opinioni dissacratorie o miscredenti trova limite nel rispetto dovuto al sentimento religioso dei credenti” (Cass. pen. 7 novembre 1980; Tribunale di Roma 22 dicembre 1997) e “Per la configurabilità dei reati di cui agli art. 402, 403 e 404 c.p. è sufficiente che le manifestazioni oltraggiose nei confronti della religione, delle persone che la rappresentano e la professano e delle cose oggetto di culto, siano tali da esporre al ludibrio, allo scherno ed al disprezzo, senza che sia necessario il fine specifico di vilipendere la stessa” (Tribunale Roma 7 luglio 1979).  

            Tutto ciò premesso, la signora Tatiana Ivanovskaia, in qualità di appartenente alla Chiesa Cattolica, Apostolica e Romana e di Vice-Presidente dell’Associazione “Luce di Cristo”, con il presente atto propone

DENUNCIA-QUERELA

nei confronti di Maurizio Crozza, nato a Genova il 5 dicembre 1959, ed il legale rappresentante de La7, rete televisiva che ha mandato in onda la trasmissione Crozza Italia e specificamente le rappresentazioni per cui è querela, e di tutti coloro che risultino responsabili in qualità di concorrenti, per le ipotesi di reato che la S.V. Ill.ma vorrà ravvisare nei fatti sopra indicati; chiede la punizione del colpevole alle pene di legge e si riserva di costituirsi parte civile per il risarcimento dei danni tutti subiti.

            Ai sensi dell’art. 101 c.p.p., la signora Ivanovskaia, nelle prefate qualità,

* nomina proprio difensore di fiducia, conferendogli ogni più ampio potere del caso e di legge, ivi compreso quello di depositare la presente denuncia querela, l’avv. Dino Pennacchietti con studio in Parma P.le Boito 1 bis;

* chiede, altresì, ai sensi dell’art. 408, 2° co. c.p.p., di essere informata nella denegata ipotesi di richiesta di archiviazione;

* chiede, ad ogni buon fine, ai sensi e per gli effetti dell’art. 406, 3° comma c.p.p., di essere informata su eventuali richieste di proroga;

* si oppone, fin da ora, all’emissione di decreto penale di condanna e chiede che, ai sensi dell’art. 459, 4° c.p.p., venga data comunicazione per il caso di eventuale emissione di decreto penale di condanna.

            Si producono:

doc.1)  dichiarazione Crozza; doc.2) dichiarazioni Corrado Guzzanti; doc.3) articolo il Giornale.it; doc.4) articolo Carlo Cardia; doc.5) articolo Umberto Folena.

Parma, lì 12.12.06

                                                                                   Tatiana Ivanovskaia

Per autentica

Avv. Dino Pennacchietti

 

 

Nuova York, Le Torri Gemelle, 11 settembre 2001

In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo» (Lc.13,1-5).

 

GIOVANNI PAOLO II

(Roma, sabato 8 dicembre 2001)

NUBI OSCURE SI ADDENSANO ALL’ORIZZONTE DEL MONDO

Nubi oscure si addensano all’orizzonte del mondo. L’umanità, che ha salutato con speranza l’aurora del terzo millennio, sente ora incombere su di sé la minaccia di nuovi, sconvolgenti conflitti. E’ a rischio la pace nel mondo.

 

IL FUTURO DEL MONDO DIPENDE DALLA CONVERSIONE DEL MONDO

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio! Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova! Non disprezzare! Accogli la nostra umile fiducia e il nostro affidamento! Oh, quanto ci fa male tutto ciò che nella Chiesa e in ciascuno di noi si oppone alla santità e alla consacrazione! Quanto ci fa male che l’invito alla penitenza, alla conversione, alla preghiera, non abbia riscontrato quell’accoglienza, come doveva! Quanto ci fa male che molti partecipino così freddamente all’opera della Redenzione di Cristo! Che così insufficientemente si completi nella nostra carne “quello che manca ai patimenti di Cristo” (Col.1,24). Siano quindi benedette tutte le anime, che obbediscono alla chiamata dell’Eterno Amore! Siano benedetti coloro che, giorno dopo giorno, con inesausta generosità accolgono il tuo invito, o Madre, a fare quello che dice il tuo Gesù (cfr. Gv.2,5) e danno alla Chiesa e al mondo una serena testimonianza di vita ispirata al Vangelo. (Giovanni Paolo II, dall’Atto di Affidamento e Consacrazione alla Vergine, a Fatima, il 13 maggio 1982)

 

LA PERSONA UMANA, CUORE DELLA PACE

 

BENEDETTO XVI

(Messaggio per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace: 1° gennaio 2007)

OMBRE MINACCIOSE

CONTINUANO AD ADDENSARSI ALL’ORIZZONTE DELL’UMANITA’

            Le norme del diritto naturale non vanno considerate come direttive che si impongono dall'esterno, quasi coartando la libertà dell'uomo. Al contrario, esse vanno accolte come una chiamata a realizzare fedelmente l'universale progetto divino iscritto nella natura dell'essere umano. Guidati da tali norme, i popoli - all'interno delle rispettive culture - possono così avvicinarsi al mistero più grande, che è il mistero di Dio. Il riconoscimento e il rispetto della legge naturale pertanto costituiscono anche oggi la grande base per il dialogo tra i credenti delle diverse religioni e tra i credenti e gli stessi non credenti. È questo un grande punto di incontro e, quindi, un fondamentale presupposto per un'autentica pace.

Il diritto alla vita e alla libertà religiosa

            Il dovere del rispetto per la dignità di ogni essere umano, nella cui natura si rispecchia l'immagine del Creatore, comporta come conseguenza che della persona non si possa disporre a piacimento. Chi gode di maggiore potere politico, tecnologico, economico, non può avvalersene per violare i diritti degli altri meno fortunati. È infatti sul rispetto dei diritti di tutti che si fonda la pace. Consapevole di ciò, la Chiesa si fa paladina dei diritti fondamentali di ogni persona. In particolare, essa rivendica il rispetto della vita e della libertà religiosa di ciascuno. Il rispetto del diritto alla vita in ogni sua fase stabilisce un punto fermo di decisiva importanza: la vita è un dono di cui il soggetto non ha la completa disponibilità. Ugualmente, l'affermazione del diritto alla libertà religiosa pone l'essere umano in rapporto con un Principio trascendente che lo sottrae all'arbitrio dell'uomo. Il diritto alla vita e alla libera espressione della propria fede in Dio non è in potere dell'uomo. La pace ha bisogno che si stabilisca un chiaro confine tra ciò che è disponibile e ciò che non lo è: saranno così evitate intromissioni inaccettabili in quel patrimonio di valori che è proprio dell'uomo in quanto tale.

            Per quanto concerne il diritto alla vita, è doveroso denunciare lo scempio che di essa si fa nella nostra società: accanto alle vittime dei conflitti armati, del terrorismo e di svariate forme di violenza, ci sono le morti silenziose provocate dalla fame, dall'aborto, dalla sperimentazione sugli embrioni e dall'eutanasia. Come non vedere in tutto questo un attentato alla pace?

L'aborto e la sperimentazione sugli embrioni costituiscono la diretta negazione dell'atteggiamento di accoglienza verso l'altro che è indispensabile per instaurare durevoli rapporti di pace. Per quanto riguarda poi la libera espressione della propria fede, un altro preoccupante sintomo di mancanza di pace nel mondo è rappresentato dalle difficoltà che tanto i cristiani quanto i seguaci di altre religioni incontrano spesso nel professare pubblicamente e liberamente le proprie convinzioni religiose. Parlando in particolare dei cristiani, debbo rilevare con dolore che essi non soltanto sono a volte impediti; in alcuni Stati vengono addirittura perseguitati, ed anche di recente si sono dovuti registrare tragici episodi di efferata violenza. Vi sono regimi che impongono a tutti un'unica religione, mentre regimi indifferenti alimentano non una persecuzione violenta, ma un sistematico dileggio culturale nei confronti delle credenze religiose. In ogni caso, non viene rispettato un diritto umano fondamentale, con gravi ripercussioni sulla convivenza pacifica. Ciò non può che promuovere una mentalità e una cultura negative per la pace.

… (omissis) …

            Altro elemento che suscita grande inquietudine è la volontà, manifestata di recente da alcuni Stati, di dotarsi di armi nucleari. Ne è risultato ulteriormente accentuato il diffuso clima di incertezza e di paura per una possibile catastrofe atomica. Ciò riporta gli animi indietro nel tempo, alle ansie logoranti del periodo della cosiddetta «guerra fredda». Dopo di allora si sperava che il pericolo atomico fosse definitivamente scongiurato e che l'umanità potesse finalmente tirare un durevole sospiro di sollievo. Quanto appare attuale, a questo proposito, il monito del Concilio Ecumenico Vaticano II:  «Ogni azione bellica che indiscriminatamente mira alla distruzione di intere città o di vaste regioni con i loro abitanti è un crimine contro Dio e contro l'uomo, che deve essere condannato con fermezza e senza esitazione»(*). Purtroppo ombre minacciose continuano ad addensarsi all'orizzonte dell'umanità. La via per assicurare un futuro di pace per tutti è rappresentata non solo da accordi internazionali per la non proliferazione delle armi nucleari, ma anche dall'impegno di perseguire con determinazione la loro diminuzione e il loro definitivo smantellamento. Niente si lasci di intentato per arrivare, con la trattativa, al conseguimento di tali obiettivi! È in gioco il destino dell'intera famiglia umana!

… (omissis) …

            Alla Regina della Pace, Madre di Gesù Cristo «nostra pace» (Ef.2,14), affido la mia insistente preghiera per l'intera umanità all'inizio dell'anno 2007, a cui guardiamo - pur tra pericoli e problemi - con cuore colmo di speranza. Sia Maria a mostrarci nel Figlio suo la Via della pace, ed illumini i nostri occhi, perché sappiano riconoscere il suo Volto nel volto di ogni persona umana, cuore della pace!

 

 

La difesa della NOSTRA fede cristiana

“TUTTI GLI UOMINI SONO TENUTI A RICERCARE LA VERITA’ NELLE COSE, CHE RIGUARDANO DIO E LA SUA CHIESA…”

(Codice di Diritto Canonico, n.748)

 

non sono in gioco solo le “Sante Pietre”

ma anche il fondamento stesso della nostra Religione Cattolica

“Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole” (2^Tim.4,3-5):

 

LA STORIA DELLA SANTA CASA

INCISA SUL RIVESTIMENTO MARMOREO

PER VOLERE DEL SOMMO PONTEFICE CLEMENTE VIII

All’interno del Santuario di Loreto, sul rivestimento marmoreo della Santa Casa (su tutto il lato Nord-Est) si può leggere incisa la sottostante iscrizione di Papa Clemente VIII,  che “definisce” con tale attestazione e con la sua autorità apostolica sia l’autenticità della reliquia nazaretana che l’autenticità della “miracolosità” della traslazione angelica. In tal modo Clemente VIII HA VOLUTO CONSACRARE CON UN PRONUNCIAMENTO MAGISTERIALE SOLENNE E DEFINITIVO  il Santuario della Santa Casa, dichiarando “la verità” della sua origine soprannaturale e della conseguente “autenticità” della reliquia nazaretana..

 

Ospite cristiano che qui venisti o per devozione o per voto, ammira la Santa Casa Loretana venerabile in tutto il mondo per i misteri divini e per i miracoli. Qui nacque Maria SS. Madre di Dio, qui fu salutata dall’Angelo, qui s’incarnò l’eterno Verbo di Dio. Questa gli Angeli trasferirono dalla Palestina, la prima volta in Dalmazia, a Tersatto, nell’anno 1291 sotto il pontificato di Nicolò IV. Tre anni dopo, nel principio del Pontificato di Bonifacio VIII, fu trasportata nel Piceno, vicino alla città di Recanati, in una selva, per lo stesso ministero angelico, ove, nello spazio di un anno, cambiato posto tre volte, qui ultimamente fissò la sede già da 300 anni. Da quel tempo commossi i popoli vicini di sì stupenda novità ed in seguito per la fama dei miracoli largamente divulgata, questa Santa Casa ebbe grande venerazione presso tutte le genti, le cui mura senza fondamenta, dopo tanti secoli, rimangono stabili e intere. Fu cinta da marmoreo ornato da Clemente VII l’anno 1534. Clemente VIII P.M. ordinò che in questo marmo fosse descritta una breve storia dell’ammirabile Traslazione l’anno 1595. Antonio M. Gallo Cardinale, Vescovo di Osimo e Protettore di Santa Casa, la fece eseguire. Tu, o pio pellegrino, venera con devoto affetto la Regina degli Angeli e la Madre delle grazie, affinché per i suoi meriti e preghiere, dal Figliolo dolcissimo, autore della vita, ti ottenga perdono delle tue colpe, la santità corporale e le gioie della eternità.

 

NOTA DEL PROF. GIORGIO NICOLINI

SULLA “QUESTIONE LAURETANA”

APPELLO PUBBLICO ALLE AUTORITA’ ECCLESIASTICHE

 

PER NON MANCARE AI DOVERI DELLA MIA COSCIENZA,

PUR CON PROFONDO DOLORE E NEL SINCERO RISPETTO,

NON POSSO OMETTERE DI FAR CONOSCERE A TUTTA LA CHIESA

LE “TRAME OCCULTE” CON CUI DA LORETO SI CERCA DI SOFFOCARE “LA VERITA’”:

E CIO’ AFFINCHE’ SI PROVVEDA DEFINITIVAMENTE D’AUTORITA’

A FAR CESSARE QUESTA VERGOGNOSA APOSTASIA LAURETANA

NON SI CONTINUI A DARE SCANDALO DAVANTI AGLI OCCHI DELLA CHIESA E DEL MONDO!!!...

non sono in gioco solo le “Sante Pietre”

ma anche il fondamento stesso della nostra Religione Cattolica

DOPO LA CONSEGNA DELLE VALUTAZIONI MORALI AL VESCOVO DI LORETO

Cfr. Indirizzo Internet: www.lavocecattolica.it/lettera7dicembre2006.htm

NEL GIORNO SOLENNE DEL 10 DICEMBRE

SI E’ PERPETRATA UNA NUOVA ANCORA PIU’ GRAVE DISSACRAZIONE

ATTRAVERSO ANCHE LA DIRETTA DI “TELEPACE”

IN CUI SI SONO MISTIFICATI I TERMINI E LE “VERITA’” DELLA “TRADIZIONE”

E CONTRADDETTI GLI INSEGNAMENTI LITURGICI DEL MAGISTERO DELLA CHIESA.

 

Avuta l’occasione di incontrare a tu per tu il Vescovo di Loreto, Mons. Gianni Danzi, all’interno della Basilica Pontificia, dopo il rispettoso bacio della mano, l’ho ammonito personalmente che non aver fatto celebrare LA MIRACOLOSA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA E’ UN SACRILEGIO così come è UNA GRAVE DISOBBEDIENZA al Papa Benedetto XVI non far conoscere ai pellegrini che arrivano nel Santuario Lauretano la preghiera da lui composta per essi un anno fa, confermante la tradizione secolare dell’autenticità della Santa Casa. Ma per il nuovo Vescovo di Loreto Mons. Gianni Danzi e per “i responsabili” del Santuario Lauretano evidentemente il Papa Clemente VIII, come tutti gli altri Papi prima e dopo di lui, per 700 anni, si sono “tutti” sbagliati, anche se hanno emesso pronunciamenti magisteriali e liturgici sotto la guida dello Spirito Santo. Quindi i “nuovi responsabili” della Basilica Pontificia Lauretana e i “nuovi studiosi razionalisti” in essa insediatisi si possono arrogare il diritto di decidere autonomamente che si può “disobbedire” alla Chiesa Cattolica e ai Papi, perché secondo loro essi hanno “tutti” sbagliato per 700 anni, trascinando nell’errore l’intera Chiesa, per 700 anni (cosa che è moralmente impossibile!). Perciò, per essi, bisogna correggere “gli errori” di tutti i Papi “falsificando” od “occultando” deliberatamente i loro pronunciamenti, così come avviene anche per la bellissima preghiera “confermativa” inviata dal Santo Padre Benedetto XVI il 9-10 dicembre 2005, che però non si vuole farla conoscere ai fedeli, anzi, al contrario, nella Basilica Lauretana se ne è composta ed usata un’altra che contraddice quella di Benedetto XVI!...

 

non sono in gioco solo le “Sante Pietre”

ma anche il fondamento stesso della nostra Religione Cattolica

 

UNA LETTERA DI SAN FRANCESCO SAVERIO AD UN RE

"Il giorno del giudizio è vicino e verrà più presto che non si creda. Allora, quando il Signore esaminerà l'anima del re e gli rimprovererà di aver lasciato impunite, in India, le colpe commesse contro il suo santo Nome, mentre era così severo in fatto d'imposte e di spettanze reali, sarà una risposta il dire: “Io scrivevo ogni anno”? ... Che il re paragoni le immense ricchezze che Dio gli ha dato nelle Indie col poco ch'egli ha fatto sin qui per lui: faccia, in coscienza, quest'esame, e risolva d'esser più generoso quando si tratta degli interessi eterni... Siano invece rese grazie a Dio nostro Signore che non mancano i martiri ai nostri giorni, e poiché con la devozione si va così lentamente popolando il Cielo, Dio nostro Signore permette, per la Sua grande provvidenza, che il glorioso numero degli eletti si vada completando a causa delle crudeltà compiute sulla terra".

 

Dal libro del Profeta Isaia (65,1-25 )

Mi feci ricercare da chi non mi interrogava, mi feci trovare da chi non mi cercava. Dissi: «Eccomi, eccomi» a gente che non invocava il mio nome. Ho teso la mano ogni giorno a un popolo ribelle; essi andavano per una strada non buona, seguendo i loro capricci, un popolo che mi provocava sempre, con sfacciataggine… Essi dicono: «Stá lontano! Non accostarti a me, che per te sono sacro»… Ecco, tutto questo sta scritto davanti a me; io non tacerò finché non avrò ripagato le vostre iniquità e le iniquità dei vostri padri, tutte insieme, dice il Signore… perché ho chiamato e non avete risposto; ho parlato e non avete udito. Avete fatto ciò che è male ai miei occhi, ciò che mi dispiace avete scelto».

 

L’AZIONE DEL VESCOVO DI LORETO

E DEI RESPONSABILI DEL SANTUARIO LAURETANO

PER SOPPRIMERE QUESTA “voce cattolica”

 

LA SOPPRESSIONE DE “LA VOCE CATTOLICA”

DALLA TELEVISIONE VIA WEB DI www.mariatv.it

 

----- Original Message -----

From: "MariaTv - Emittente Televisiva Cattolica" <info@mariatv.it>

To: <giorgio.nicolini@poste.it>; <arrigo.muscio@tin.it>

Cc: <corrado.vada@tin.it>

Sent: Tuesday, December 12, 2006 12:17 PM

Subject: Fwd: Informazioni da Loreto

 

Salve! Inviamo copia lettera e-mail ricevuta dal Santuario di Loreto. E' seguita anche telefonata da parte dello stesso Vescovo di Loreto. Chiediamo dettagli in merito. Abbiamo provveduto altresì ad informare il nostro Vescovo Mons. Luciano Pacomio.
In attesa di spiegazioni abbiamo provveduto momentaneamente a rimuovere il link relativo a "La Voce Cattolica" dalla nostra Home Page. Cordiali Saluti. Lo staff di MariaTv

 

IL MESSAGGIO OLTRAGGIOSO E CALUNNIOSO

DEL PADRE MARCELLO MONTANARI,

- REDATTORE DELLA RIVISTA “IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA” -

INVIATO ALLA DIREZIONE DI www.mariatv.it


----- Messaggio Inoltrato  -----

Da : "Loreto" <santuarioloreto@tin.it>

A : <info@mariatv.it>

Oggetto : Informazioni da Loreto

Data : Mon, 11 Dec 2006 17:58:35 +0100


            All'attenzione del direttore di MariaTv. Sono il Redattore della rivista del santuario di Loreto. Ho preso visione della vostra nuova emittente mariana e ho anche seguito via internet parte della trasmissione di Telepace della festa della Madonna di Loreto dell'altra sera. Ho notato che tra i vostri collaboratori compare in bella vista il prof. Nicolini con la sua “Voce Cattolica” con varie voci dedicate alla storia della Santa Casa. Il guaio è che il sig. Nicolini, insieme a tante cose buone e vere, costruisce le sue “tesi” facendo leva anche su documenti di nessun valore storico e addirittura su falsi storici. Sono proprio questi falsi storici che nel secolo scorso hanno indotto lo Chevalier ad irridere la tradizione lauretana. La Tradizione lauretana non ha bisogno di appoggiarsi su falsi storici, dato che negli ultimi decenni gli studi scientifici e documentali hanno confermato ampiamente l'origine nazaretana della Santa Casa di Loreto. Quanto sta diffondendo il sig. Nicolini, mettendo insieme un'accozzaglia di cose vere e false, con uno spirito di polemica fanatica e farneticante, rischia di nuocere grandemente alla Tradizione lauretana. Qui a Loreto abbiamo avuto già da soffrire molto, in primo luogo mons. Comastri, da parte  del sig. Nicolini. Non so quanto siete a conoscenza della situazione e di questo signore. Qui non posso dilungarmi. Vi lascio comunque il mio telefono (333.357…; 071.97…). Mettendo “La Voce Cattolica”  del Sig. Nicolini sulla vostra facciata vi squalificate in partenza. Se la cosa persiste saremo costretti, con il Vescovo di Loreto, a fare le dovute pressioni sulle autorità ecclesiastiche competenti. In attesa di un riscontro. Padre Marcello Montanari.

 

LA RISPOSTA DEL PROF. NICOLINI

ALLA DIREZIONE DI MARIA-TV

 

----- Original Message -----

From: Giorgio Nicolini

To: arrigo.muscio@tin.it ; MariaTv - Emittente Televisiva Cattolica

Cc: corrado.vada@tin.itdalpozzo.francesco@tin.it

Sent: Wednesday, December 13, 2006 12:36 AM

Subject: La denuncia canonica per il delitto di falso, sulla questione lauretana

 

ALLA REDAZIONE DI MARIA-TV

ALL'AMICO ARRIGO MUSCIO

     e, per conoscenza,

ALL'AVV. PROF. DAL POZZO FRANCESCO

Ancona, 12 dicembre 2006

Spett. Redazione MARIA-TV,

            dopo il messaggio da voi inviatomi e il colloquio telefonico con Corrado Vada, invio per la dovuta informazione il testo della DENUNCIA CANONICA per "il delitto di falso" già presentata all'Arcivescovo di Ancona, in data 24 agosto 2006 (Cfr. Indirizzo Internet: www.lavocecattolica.it/denuncia.falso.htm).

            A tale riguardo sono già state presentate innumerevoli documentazioni alle più alte autorità ecclesiastiche (compreso il Santo Padre), e che quanto scritto dal Padre Marcello Montanari costituisce una grave offesa alla mia persona e alla verità, per i cui contenuti - anche intimidatori - mi riserverò ogni azione canonica al riguardo.

            Preciso ancora che la posizione della Basilica Pontifica Lauretana e del Vescovo di Loreto è "in contrasto" con gli insegnamenti del Magistero Ordinario e Solenne della Chiesa, e che nell'ultima solennità del 9-10 dicembre u.s. è stata perpetrata una ANCORA PIU' GRAVE DISSACRAZIONE - mediante la diretta con TELEPACE - della "vera" Storia, della "vera" Tradizione, del "vero" insegnamento del Magistero della Chiesa e della "vera" Liturgia stabilita dalla Chiesa. Dal punto di vista morale, tutto ciò è UN PECCATO MORTALE, e per quanto riguarda la LITURGIA della MIRACOLOSA TRASLAZIONE, approvata e voluta dalla Chiesa, ma rinnegata dalla Basilica Pontificia Lauretana e non più in essa celebrata, è UN SACRILEGIO.

            Aggiungo ancora che le sofferenze a Mons. Comastri sono state arrecate dalle persone "interne" e "responsabili" della Basilica Pontificia Lauretana, che gli hanno impedito in ogni modo di POTER ORGANIZZARE UN CONFRONTO CRITICO con me, come lui voleva e aveva anche preparato. Con Mons. Comastri – come dimostrano le reciproche corrispondenze tutte pubblicate in Internet - sono sempre stato in piena amicizia, in perfetta sintonia spirituale e, sempre, nella carità reciproca, anche quando ho dovuto scrivergli lettere "di richiamo", perché anche lui - in perfetta buona fede - era stato "ingannato" dagli scritti sofisticatissimi del Padre Santarelli, Direttore della "Congregazione Universale della Santa Casa", che ha elaborato un vero "Codice da Vinci Lauretano" per distruggere la storia delle TRASLAZIONI MIRACOLOSE e negare l'autenticità della "reliquia nazaretana" nella sua integralità.

            Anche il Santo Padre Benedetto XVI, dopo un mio appello, era intervenuto un anno fa per precisare con una bellissima preghiera la Sua posizione attuale, "correttiva" di una sua omelia da Cardinale, del 1991, in cui pure lui - in totale buona fede - era rimasto ingannato dagli scritti del Padre Santarelli. Questa preghiera di Benedetto XVI, dopo un anno, è ancora tenuta del tutto OCCULTATA nella Basilica Lauretana, per impedirne ai fedeli di conoscerla nella sua "integralità" e di poterla recitare. Di ciò il Santo Padre conosco che ne soffre.

            Lo stesso Padre Montanari, che vi ha scritto, è uno degli autori delle “falsificazioni dei documenti papali” sulle “miracolose traslazioni”, come potranno rilevare nel suo libro “SANTI E BEATI A LORETO”. Nella parte sottostante preciso meglio tale “manipolazione” operata dal Padre Montanari della Lettera Apostolica “Inter Omnia” del Beato Pio IX.

            Invito pertanto, rispettosamente, la Redazione di MARIA-TV a mantenere la visione del filmato LA VERITA' DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA, ove espongo LA VERITA' di quegli eventi miracolosi sui luoghi stessi ove sono avvenuti, in conformità ai "veri" studi storici, archeologici e scientifici, nonché alle Rivelazioni di tanti Santi e soprattuto in perfetta aderenza con I PRONUNCIAMENTI SOLENNI E SETTE VOLTE SECOLARI dei Sommi Pontefici Romani e delle Congregazioni Vaticane competenti. A tale proposito invito a visitare il mio Sito all'indirizzo www.lavocecattolica.it/santacasa.htm e a tutti i numeri di aggiornamento continuo del Giornale Informatico LA VOCE CATTOLICA, dal 17 febbraio 2005 all'ultimo numero del 7 dicembre 2006 (www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm).

            Con cordialità.

Prof. GIORGIO NICOLINI

 

 

LA “VENUTA” “MIRACOLOSA” a Loreto DELLA SANTA CASA DI NAZARETH

ove MARIA fu “concepita” “IMMACOLATA” nel grembo di Sant’Anna

SECONDO L’INSEGNAMENTO DEL GRANDE PONTEFICE BEATO PIO IX

Bolla “Inter omnia” del 26 agosto 1852

LA GRANDEZZA INCOMPARABILE DEL SANTUARIO DI LORETO

 

“Fra tutti i Santuari consacrati alla Madre di Dio, l’Immacolata Vergine, uno si trova al primo posto e brilla di incomparabile fulgore: la veneranda ed augustissima Casa di Loreto. Consacrata dai divini misteri, illustrata dai miracoli senza numero, onorata dal concorso e dall’affluenza dei popoli, stende ampiamente per la Chiesa Universale la gloria del suo nome, e forma ben giustamente l’oggetto di culto per tutte le nazioni e per tutte le razze umane. (…) A Loreto, infatti, si venera quella Casa di Nazareth, tanto cara al Cuore di Dio, e che, fabbricata nella Galilea, fu più tardi divelta dalle fondamenta e, per la potenza divina, fu trasportata oltre i mari, prima in Dalmazia e poi in Italia. Proprio in quella Casa la Santissima Vergine, per eterna divina disposizione rimasta perfettamente esente dalla colpa originale, è stata concepita, è nata, è cresciuta, e il celeste messaggero l’ha salutata piena di grazia e benedetta fra le donne. Proprio in quella Casa ella, ripiena di Dio e sotto l’opera feconda dello Spirito Santo, senza nulla perdere della sua inviolabile verginità, è diventata la Madre del Figlio Unigenito di Dio (Beato Pio IX, Bolla “Inter omnia” del 26 agosto 1852).

 

            Per il Padre Marcello Montanari, che si è accodato alle falsificazioni del Padre Santarelli, il chiarissimo pronunciamento del Beato Pio IX, è stato “mistificato” e “falsificato” per i lettori del suo libro “SANTI E BEATI A LORETO”, con le parole sottostanti:

            Si può anche notare che Pio IX, parlando nella Lettera Apostolica del trasporto della Santa Casa da Nazareth in Dalmazia e poi a Loreto, non fa cenno al ministero degli angeli, ma considera l’evento come un fatto storico (trasporto umano, via terra e mare) e nello stesso tempo provvidenziale, attuato per “divino volere” (cfr. il libro SANTI E BEATI A LORETO, p.218, ed. Shalom, 2005).

            In tal modo il Padre Montanari inganna i suoi lettori stravolgendo “consapevolmente” il senso delle parole del Beato Pio IX, il quale nella sua Lettera Apostolica parla che la Santa Casa “fu divelta dalle fondamenta e per la potenza divina (cioè, “miracolosamente”) fu trasportata oltre i mari, prima in Dalmazia e poi in Italia”.

            Invece nel libro del Padre Montanari le parole “la potenza divina” che ha operato il miracolo di “divellere dalle fondamenta” la Santa Casa e “trasportarla oltre i mari”, sono diventate per il Padre Montanari “per divino volere”, manipolando il senso delle parole del Papa in modo da far dire al Beato Pio IX che “la traslazione della Santa Casa” egli l’intendesse come un semplice “fatto provvidenziale” di un’opera semplicemente umana (trasporto umano, via terra e mare) e non un fatto soprannaturale come invece ha inteso chiarissimamente scrivere il Beato Pio IX.

            In tal modo il Padre Montanari fa credere agli sprovveduti lettori esattamente l’opposto di ciò che Pio IX ha sempre pensato ed ha chiarissimamente scritto in quel documento papale e solenne sopra indicato, così come anche in altri.

 

 

LA LETTERA DELL’AVV. PROF. DAL POZZO FRANCESCO

ALLA DIREZIONE DI www.mariatv.it ed alle Autorità Ecclesiastiche

 

Spett. Direzione MARIA-TV sas – www.mariatv.it

Gent. Sig. CORRADO VADA

Corso Langhe, 47 - 12051 – ALBA (Cuneo)

Posta Elettronica: info@mariatv.it

Tel. 0173.33662 – 0173.590240 – 0173.590241 – Cell. 335.5803028

e, per conoscenza,

- al Segretario del Santo Padre, Mons. Georg;

- alla Segreteria di Stato Vaticana;

- a Mons. Angelo Comastri, Vicario del Santo Padre;

- al Card. Francis Arinze, Prefetto Sacra Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti;

- al Card. William Levada, Prefetto Congregazione per la Dottrina della Fede;

- al Card. Giovanni Battista Re, Prefetto Congregazione per i Vescovi;

- al Card. Raffaele Martino, Presidente Pontificio Consiglio “Giustizia e Pace”;

- alla Conferenza Episcopale Italiana;

- a Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo-Metropolita di Ancona.

 

Firenze, 18 dicembre 2006

San Malachia, profeta

 

            Scrivo in nome e per conto del Prof. Giorgio Nicolini, di Ancona, in riferimento al Vostro messaggio di Posta Elettronica del 12 c.m. con il quale avete informato il medesimo delle pressioni ricevute per l'intervento scritto di Padre Marcello Montanari, redattore del periodico “Il Santuario di Loreto”, e subito dopo, per via telefonica ed evidentemente in modo concertato, dello stesso Vescovo di Loreto, Mons. Gianni Danzi, in ordine alla rimozione del Sito www.lavocecattolica.it dal Vostro sito www.mariatv.it.

            A prescindere dal merito di ogni soggiacente questione, e in specie di quanto dal Prof. Nicolini è stato scritto e documentato, ormai da molti anni a questa parte, in ordine alla “verità storica” della “Miracolosa” Traslazione della Santa Casa di Nazareth e quindi della vera origine del Santuario Lauretano, si tratta, con l'anzidetta iniziativa che è stata posta in essere dai suddetti ecclesiastici, di una operazione di inequivoco stampo repressivo e drasticamente lesiva di diritti costituzionalmente garantiti, quale appunto quello della libertà di informazione e di stampa, come recita l’art.21: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure” (art. 21, Costituzione Italiana).

            La libertà di espressione di cui parla la Costituzione ovviamente non è realisticamente prospettabile se non in un quadro pluralistico, e per ciò stesso democratico, dell'informazione nel suo complesso!

            Nel tono non meno che per le parole usate - quello e queste ben indovinabili per quel che ne avete riferito, e poi ne é  risultato, tali interventi sono dunque stati oltraggiosi e perciò gravemente quanto ingiustamente lesivi della professionale serietà e onorabilità del mio Assistito, per il che egli - com’è naturale - si riserva ogni opportuna azione a propria tutela in ogni competente sede, sia ecclesiastica, che in ambito civile e penale.

Ciò premesso, non sarà di troppo qui ricordare che nonostante i ripetuti appelli - espressi in ogni forma possibile - con cui da anni il Prof. Nicolini va chiedendo alle Autorità Ecclesiastiche di mettere pubblicamente alla prova le sue documentazioni e relative conclusioni circa il Santuario Lauretano, mai egli si è visto seriamente confutare dai suoi contraddittori, i quali in effetti non han dato segni di vita al di fuori di qualche peregrina spiritosaggine o, come appunto nel presente caso, di vere intimidazioni e minacce, e comunque sempre cercando di poter occultare per quanto possibile i suoi studi e la loro pubblicizzazione. Così ancora si è verificato – in una forma ancora più grave - nel caso della vostra emittente www.mariatv.it

            A vostro riguardo il Prof. Nicolini mi ha anche riferito che la richiesta di una collaborazione con voi è stata avanzata direttamente dalla vostra Direzione, ed egli ben volentieri si era predisposto ad offrirsi in questo campo, per il quale ha una competenza specifica, con servizi televisivi appropriati, e predisponendo già a tale scopo – nonostante le sue non buone condizioni di salute e povertà di risorse – ogni mezzo utile per avviare tale collaborazione con la vostra emittente televisiva mediante il “web”. Appare perciò ancor più lesiva, al mio Assistito, l’improvvisa Vostra ingiustificata revoca della collaborazione a suo tempo richiestagli, e per di più a seguito di un intervento esterno di inequivoco stampo repressivo - come sopra scritto - e dunque drasticamente lesivo di diritti costituzionalmente garantiti, quale appunto quello della libertà d'informazione e stampa.

D’altra parte, non si vede come dagli attuali “responsabili” del Santuario Pontificio Lauretano possano venir messi all’indice rilievi e conclusioni, quali quelli per i quali il mio Assistito ha impegnato una vita di studio e di ricerche, e che sono assolutamente conformi alla plurisecolare tradizione del più autorevole ed anche solenne Magistero Pontificio ed Ecclesiale, per il quale soltanto in effetti poté giustificarsi – tra l’altro – l’elezione della Santa Casa Lauretana (e quindi la Vergine Immacolata in essa venerata) a “Patrona degli Aviatori”.

Tutto ciò che quei “responsabili” lauretani hanno saputo fare, invece, è stato il combattere allo stremo, per ridurre al silenzio, quella “voce scomoda”, isolandola con il mezzo della ridicolizzazione, quando non “demonizzandola”; senza punto prender atto, però, che ad oggi quella “voce” è - guarda il caso! - la sola che osa mantenersi bene in linea con l’anzidetto Magistero, nel ricordare una verità la cui negazione è oggi di fatto parte logicamente correlata e integrante della stessa “apostasia” - per nulla “silenziosa”! - di cui la nostra Civiltà Cristiana soffre in tante sue regioni, e in specie in questa nostra Europa, fino al punto di sconfessare clamorosamente - come sappiamo - le sue più profonde e vere radici! 

            Al di là di quanto fin qui richiamato, ed oggettivamente verificabile, sta poi il fatto, parimenti oggettivo, che mai da quei “responsabili” sono state ritenute degne della neppur mènoma attenzione le richieste del mio Assistito per il pronunciamento di un giudizio canonico, morale e disciplinare, sullo stravolgimento di senso che ormai da anni le celebrazioni lauretane, specie in loco, patiscono, vedendo la Traslazione “Miracolosa” della Santa Casa - che oggi lì ancor si trova (ma... per quanto tempo ancora?) -, ridotta al rango di un suo “trasporto” del tutto umano, anche se ciò contrasta con ogni rilievo storico, archeologico, architettonico e insomma scientifico appena serio, come il Prof. Nicolini ha esposto a lungo e in dettaglio, in piena sintonia con quanto anche da altri rilevato. Ad esempio il Prof. Emanuele Mor, già Docente di Elettrochimica all’Università di Genova, il quale così ebbe in particolare e fra l’altro a esprimersi: Le prove scientifiche sopra ricordate vengono ignorate per incompetenza o volutamente trascurate. Un fatto è comunque evidente: due secoli dalla proclamazione dei diritti dell’uomo, del vecchio Adamo che ha ribattuto il suo “Sì” a Satana e il suo “No” a Dio, hanno consentito la diffusione capillare di questi princìpi ad ogni ceto e livello sociale (illuminismo, razionalismo, modernismo, emancipazione dal dogma e dai tabù…). Secondo tali princìpi, tutto ciò che non può essere spiegato dalla mente umana non può essere vero, non è che favola da raccontare ai pargoli. Se Dio interviene in qualche miracolo, è sempre, se mai, nell’ordine del razionale. Gli stessi grandi miracoli del Vangelo vengono taciuti, sminuiti, non creduti se non si spiegano razionalmente. Gli studiosi della “questione lauretana”, ritenendo razionalmente impossibile che una casa venga traslata in modo soprannaturale, come la montagna del Vangelo, preferiscono la tesi del trasporto materiale, anche se manca ogni documentazione al riguardo. Non è forse la peggiore forma di apostasia e un comportamento opposto a quello che Gesù vorrebbe da noi, limitare col nostro razionalismo le possibilità di Dio? L’orgoglio dell’uomo decaduto nel suo nuovo attacco a Dio non ammette che il soprannaturale vada oltre quello che egli giudica possibile! E’ un peccato mostruoso nei riguardi della divinità! Signore, perdona! Spirito di Verità illuminaci!” (cfr. www.lavocecattolica.it/prof.mor.htm).

            La richiesta di un giudizio canonico, per esser decisa, in qualunque senso, presupponeva quanto meno una disamina minimamente seria e imparziale delle obiezioni e confutazioni del Prof. Nicolini, e quindi delle prove documentali e scientifiche che le corroborano. Far passare invece il Prof. Nicolini come tutt’al più un bene intenzionato, ma un po’ “fissato” e fors’anche “fuor di testa”, come si dice, è trucco che a prima vista  mostra “la corda”, a copertura, qui, d’interessi che, dato quel che si è passato, è anche lecito supporre non troppo limpidi, e ancor a tutt’oggi comunque oscuri nelle loro effettive motivazioni e finalità, ma i cui effetti comunque come ognun vede sono di sostanziale e totale dissacrazione delle vere, soprannaturali origini del Santuario Lauretano.

            Questa sciagurata vicenda ecclesiastica, naturalmente, non potrà finire qui, e il mio Assistito (in questa, che per lui, è una vera odissea) si riserva di portare quanto appena avvenuto alla conoscenza del Santo Padre, nella fiducia che il pieno ripristino della verità su quel Santuario Pontificio, che “merita il nome di santuario più grande” della cristianità (Giovanni Paolo II, 1994), non potrà tardare molto, avvicinandosi il settembre p.v., allorché il successore di Pietro andrà proprio a Loreto per il programmato incontro con i giovani d’Italia e dell’Europa.

            Per concludere, perciò, penso che potrebbe solo far onore alla Vostra Redazione rispettare gli impegni assunti con il mio Assistito, quanto meno fino a prova contraria, come si dice, e così dimostrare quella “lealtà” che non può non contraddistinguere chiunque sopra ogni altra cosa davvero cerchi e ami “la verità”.

Avv. Prof. FRANCESCO DAL POZZO

Via Vecchia Bolognese, 321 - 50010 FIRENZE

                    Tel. e Facs. 055.400707 - Cell. 349.2101400

                    Posta Elettronica: dalpozzo.francesco@tin.it

 

ALCUNE PROVE SCIENTIFICHE DELLE “MIRACOLOSE TRASLAZIONI”

ESPOSTE DAL PROF. MOR, già Docente di Elettrochimica all’Università di Genova

           

L’iter delle traslazioni sopra descritte nei loro modi e nei loro tempi non lascia dubbi che, se veridiche, si riferiscano ad avvenimenti scientificamente non spiegabili.

            Invero:

 

CONCLUSIONI

      Se si consulta la letteratura recente sulla Casa di Loreto si riscontra una quasi unanimità nell’affermare che le pietre originarie provengano sicuramente da Nazareth, ma sarebbero state trasportate da uomini, anche se non esistono documenti che lo comprovino. La “traslazione soprannaturale”, secondo tale letteratura, non sarebbe che leggenda e favola.

      Le prove scientifiche sopra ricordate vengono ignorate per incompetenza o volutamente trascurate.

      Un fatto è comunque evidente: due secoli, dalla proclamazione dei diritti dell’uomo, del vecchio Adamo che ha ribattuto il suo “Sì” a Satana e il suo “No” a Dio, hanno consentito la diffusione capillare di questi princìpi ad ogni ceto e livello sociale (illuminismo, razionalismo, modernismo, emancipazione dal dogma e dai tabù…). Secondo tali princìpi, tutto ciò che non può essere spiegato dalla mente umana non può essere vero, non è che favola da raccontare ai pargoli. Se Dio interviene in qualche miracolo, è sempre, se mai, nell’ordine del razionale. Gli stessi grandi miracoli del Vangelo vengono taciuti, sminuiti, non creduti se non si spiegano razionalmente.

      Gli studiosi della “questione lauretana”, ritenendo razionalmente impossibile che una casa venga traslata in modo soprannaturale, come la montagna del Vangelo, preferiscono la tesi del trasporto materiale, anche se manca ogni documentazione al riguardo.

      Non è forse la peggiore forma di apostasia e un comportamento opposto a quello che Gesù vorrebbe da noi, limitare col nostro razionalismo le possibilità di Dio?

      L’orgoglio dell’uomo decaduto nel suo nuovo attacco a Dio non ammette che il soprannaturale vada oltre quello che egli giudica possibile! E’ un peccato mostruoso nei riguardi della divinità!

      Signore, perdona! Spirito di Verità illuminaci!

Prof. EMANUELE MOR

Docente di Elettrochimica all’Università di Genova

 

IL MONITO DI SANTA CATERINA DA SIENA

AVETE TACIUTO ABBASTANZA ED E’ ORA DI FINIRLA DI STARE ZITTI.

IO DICO CHE A FORZA DI SILENZI IL MONDO E’ MARCITO.

(Santa Caterina da Siena alle autorità ecclesiastiche)

 

La Santa scrive al Papa Urbano VI: «Padre santissimo . . cognoscete la grande necessità, che è a voi e alla santa Chiesa di conservare questo popolo (di Firenze) alla obbedienza e reverenza della Santità Vostra, perocché qui è il capo e il principio della nostra fede» (Lettera 170, ed. cit., III, 75). Ai Cardinali, poi, a molti Vescovi e sacerdoti, essa rivolge pressanti esortazioni, né risparmia forti rimproveri, sempre però in tutta umiltà e rispetto per la loro dignità di ministri del Sangue di Cristo. Né Caterina poteva dimenticare di essere figlia di un Ordine religioso, e tra i più gloriosi ed attivi nella Chiesa. Essa, quindi, nutre stima singolare per quelle che chiama le «sante religioni», che considera quasi vincolo di unione tra il Corpo mistico, costituito dai rappresentanti di Cristo (secondo una qualificazione sua propria), ed il corpo universale della religione cristiana, cioè i semplici fedeli. Esige dai religiosi fedeltà alla loro eccelsa vocazione, attraverso l’esercizio generoso delle virtù e l’osservanza delle rispettive regole. Non ultimi, nella sua materna sollecitudine, sono i laici, a cui indirizza vivaci e numerose lettere, volendoli pronti nella pratica delle virtù cristiane e dei doveri del proprio stato, animati da ardente carità per Iddio e per il prossimo, poiché anch’essi sono membra vive del Corpo mistico; ora, dice la Santa, «ella (cioè la Chiesa) è fondata in amore, ed è esso amore» (Lettera 103, a cura di G. Gigli). Come poi non ricordare l’opera intensa, svolta dalla Santa per la riforma della Chiesa? È principalmente ai sacri Pastori che essa rivolge le sue esortazioni, disgustata di santo sdegno per l’ignavia di non pochi di loro, fremente per il loro silenzio, mentre il gregge loro affidato andava disperso ed in rovina. «Ohimé, non più tacere! Gridate con cento migliaia di lingue, scrive ad un alto prelato. Veggo che, per tacere, il mondo è guasto, la Sposa di Cristo è impallidita, toltogli il colore, perché gli è succhiato il sangue da dosso, cioè il Sangue di Cristo» (Lettera 16 al card. di Ostia, a cura di L. Ferretti, I, 85).

 

Tutte le ampie trattazioni e documentazioni inerenti gli argomenti sopra esposti

sono leggibili e prelevabili collegandosi ai numeri de LA VOCE CATTOLICA

scritti dal 17 febbraio 2005 al 7 dicembre 2006,

all’indirizzo Internet www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm

www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.2005-2006.htm

www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.2006-2007.htm

 

LA STOLTEZZA DELL’ABBANDONO DELLA “VERITA’” DELLA SANTA CASA E DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI

LE GRAVI CONSEGUENZE DELL’APOSTASIA LAURETANA

L’OFFUSCAMENTO E L’OCCULTAMENTO DELLA VERITA’ DELL’INCARNAZIONE

NELLA CULTURA E NELLA SOCIETA’ OCCIDENTALE SEMPRE PIU’ MULTIETNICA E MULTIRELIGIOSA

non sono in gioco solo le “Sante Pietre”

ma anche il fondamento stesso della nostra Religione Cattolica

 

“Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole” (2^Tim.4,3-5):

 

RECITIAMO QUESTA NUOVA “VIA CRUCIS” IN RIPARAZIONE DELLA DISSACRAZIONE AVVENUTA DELLA STORIA E DEL CULTO DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO E PER IL RIPRISTINO DELLA VERITA’ DELL’AUTENTICITA’ DELLA PRESENZA A LORETO DELLA “SANTA CASA” E DELL’AUTENTICITA’ DELLE SUE “MIRACOLOSE TRASLAZIONI”.

 

IL PIU’ BEL LIBRO CHE DIO CI HA DATO

GESU’ CHE SOFFRE E MUORE IN CROCE PER NOI

LA VIA CRUCIS DEL BEATO PIETRO VIGNE

Libero adattamento composto dal Prof. Giorgio Nicolini sui testi del Beato Pietro Vigne

Meditazioni per ogni giorno del mese, nelle quali si troveranno molteplici motivi assai convincenti per amare Dio, bellissimi esempi di tutte le virtù, ragioni convincenti che ci spingono ad impegnarci in esse, mezzi per acquistarle e infine molti modi, facili ed utili, di metterle in pratica.

 

 

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO

 

In nome di Gesù Cristo, ti preghiamo, Padre, di concederci

- il dono del timore che ci impedisca di offenderti;

- il dono della pietà che ci permetta di amarti come Padre nostro;

- il dono della scienza che ci aiuti ad elevarci dalle cose visibili a quelle invisibili, a te che ne sei il Creatore;

- il dono del consiglio per non fare nulla senza prima conoscere la tua Volontà;

- il dono della fortezza per resistere alle tentazioni che si oppongono alla nostra salvezza;

- il dono dell’intelletto per essere illuminati sui misteri che tu ci proponi;

- il dono della sapienza che ci faccia comprendere e gustare ciò che è divino e ci faccia porre le nostre delizie nel tuo amore sino alla fine dei nostri giorni.

 

STAZIONE XIV

GESU’ CONDOTTO DA ERODE

 

PREGHIERA

            O Gesù, tu sei la vera eterna Sapienza e tuttavia hai voluto essere preso per un insensato dai grandi di questo mondo che ti rivestirono di bianco come un pazzo. Dacci di partecipare alla tua vera sapienza e a quel candore d’anima che il tuo abito bianco può anche rappresentarci.

 

MEDITAZIONE

 1 Fu per Erode motivo di grande gioia quando seppe che Pilato gli faceva l’onore e la cortesia di inviargli il nostro amabile Salvatore. Questo re e tutta la gente della sua corte erano curiosi di vederlo, nella speranza che li avrebbe rallegrati con qualche eloquente difesa della sua causa, comprovata da qualche miracolo che li avrebbe divertiti.

            Ma le parole e le azioni meravigliose di Gesù non potevano avere uno scopo tanto basso da lusingare l’amor proprio di questi mondani; ogni suo pensiero, parola e azione tendevano a ben altro successo: quello di procurarci la Salvezza Eterna. Non volle dunque gettare le sue preziose perle a quegli animali così crudeli nei riguardi dell’anima loro e così indifferenti alle cose di Dio. Per questo Gesù restò dinnanzi a loro in profondo silenzio.

      Vogliono umiliarlo con mille oltraggi e ogni sorta di disprezzi; ma è questo che Egli vuole, offrendo tutto al Padre suo e adorando la sua infinita grandezza. Lo trattano da folle; allora Egli sacrifica a Dio suo Padre la sua sapienza infinita, nascondendola sotto l’umile veste del silenzio, mentre il suo spirito disprezzato quaggiù si riservava di contemplarlo in tutta la distesa della sua immensità.

      Lo rivestono di un abito bianco, da pazzo, ed è questo che lo riempie di gioia, poiché, per i meriti di questa umiliazione, Egli ottiene dal Padre suo per l’anima nostra un abito di innocenza, una scienza celeste e una splendida veste d’immortalità. (…)

 2  L’amicizia e la pace che Gesù ristabilì tra Erode e Pilato, fino allora nemici, è figura di quell’amore divino che il nostro Salvatore ci ha meritato con le sue sofferenze; per esso noi viviamo in pace con il nostro prossimo e soprattutto ci uniamo a Dio, poiché colui che ama Dio “dimora in Dio e Dio dimora in lui” (1^Gv.4,16).

            L’amore di Dio è ciò che vi è di più grande nella vita degli uomini. Ogni cosa creata nell’universo ci predica questo amore. Tutto quel che si produce, sia nell’ordine naturale che in quello delle realtà spirituali, tende unicamente all’osservanza di questo importantissimo Comandamento. (…)

            Nessuna virtù può essere paragonata all’amore di Dio: né l’umiltà, né la pazienza, né la dolcezza, né la penitenza, né la mortificazione, né la fede, né la speranza possono raggiungere l’eccellenza di questa regina delle virtù, di questa incomparabile e divina perfezione. Pertanto bisogna pur riflettere con San Paolo: “Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte” (1^Cor.12,31). Parla dunque dell’amore divino che si diffonde nel prossimo dicendo: “Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!” (1^Cor.13,13).

            Ricercate dunque con ardore la carità, dice in seguito San Paolo, e Gesù confermandoci nella stessa verità parla così: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti” (Mt.22,37-40).

      O carità, esclama Ugo di San Vittore, se io sapessi quanto tu vali, a quale prezzo non ti acquisterei? (…).

            Si può dire anche che le otto Beatitudini di cui parla Gesù sono la parte più brillante della morale cristiana; tuttavia se manca la carità, cioè l’amore di Dio, esse difettano dell’elemento essenziale alla loro perfezione (…). Mancando di questa carità, esse sarebbero infatti come un corpo senz’anima. (…)

            Noi restiamo troppo insensibili in verità di fronte a tante attrattive che ci sollecitano da ogni parte ad amare il nostro Dio tanto buono e amante che ha fatto ogni cosa unicamente per noi. Un uomo che ci avesse dato soltanto il lavoro di un anno o di un mese o appena di una settimana senza reclamare ricompensa alcuna, non meriterebbe il nostro affetto? E tu, o mio Dio! E’ mai possibile che non ci spingi ad amarti con tutto il cuore per mezzo delle opere immense effettuate unicamente per noi, per le cure continue che hai avute per noi, concernenti sia la struttura del nostro corpo, la sua conservazione, il suo nutrimento, sia la creazione della nostra anima, la conservazione del suo essere nella bellezza di tutte le sue facoltà e specialmente nell’opera della sua santificazione, condizione di tutta la sua gloria? Come non potrà tutto ciò non attirare il nostro cuore ad amarti? (…)

            E tuttavia i nostri sentimenti naturali di riconoscenza e d’amore si volgono solo verso le creature; nei tuoi riguardi invece, abbiamo bisogno di meditazione, di ragionamenti che convincano e obblighino gli spiriti ad amarti. Quale triste e fatale durezza, o mio Dio! Non v’è cosa più miserevole che mendicare ragioni per amarti. Ma tu minacci anche, Signore, di castigarci eternamente, di punirci se ci rifiutiamo di amarti, ci riservi grandi pene se non coltiviamo in noi questo amore. La miseria più grande è dunque quella di non amarti. “Così ripaghi il Signore, o popolo stolto e insipiente? Non è lui il padre che ti ha creato, che ti ha fatto e ti ha costituito?” (Deut.32,6).

 

PROPOSITI

            L’amore di Dio è la grazia più eccellente, la virtù più alta, per così dire, divina, prodotta in noi unicamente dalla bontà di Dio: bisogna dunque chiedergliela incessantemente senza mai stancarsi.

            E’ necessario svuotare il nostro cuore da ogni altro amore che non sia il suo, lasciando libero il posto a questo amore che non vuol coesistere con un amore umano; il nostro cuore infatti, non è fatto per rimanere attaccato a cose vili. Se un uccello viene liberato dai lacci che lo trattengono sulla terra o legano le sue ali, lo si vedrà subito volare verso il cielo; similmente avverrà per l’anima nostra. Se la libereremo da ciò che è terreno, se la staccheremo da certi affetti che potrebbe nutrire verso persone, ricchezze, piaceri sensibili o miranti all’accrescimento della sua fortuna e della sua reputazione, la vedremo all’istante salire verso il suo Dio che l’ha tratta dal nulla; simile a una fiamma spirituale, essa salirebbe verso il cielo destinato per sua dimora eterna con una velocità superiore a quella del nostro fuoco materiale la cui fiamma si innalza anche verso il centro che Dio le ha fissato come fine.

            Dopo essersi purificato da ogni amore terreno, opposto a quello celeste, il nostro spirito deve penetrarsi dalle motivazioni che lo inducono ad amare Dio e perciò vuotarsi, per quanto è possibile, di tanti pensieri inutili che ci fanno solo perdere un tempo così prezioso. Dunque, per amare veramente Dio, bisogna riflettere seriamente su tutto quello che egli ha fatto e continua a fare per noi; egli non si stanca di ricolmarci dei suoi doni, corporali e spirituali, e ben più grandi ce ne riserba nell’eternità dove godremo della stessa gloria di cui godono i Santi. (…).

            Alcune note tratte da San Bonaventura per conoscere se veramente amiamo Dio: 1. Quando si ama una persona la si ascolta con piacere. 2. Si parla volentieri di essa. 3. Si pensa spesso alla persona che si ama. 4. Non ci si stanca mai di servirla. 5. Si dedica volentieri corpo e anima a colui che si ama. 6. Si fa del tutto per non offenderlo. 7. Se disgraziatamente lo si è offeso, si cerca quanto prima di  placarlo. 8. Ci si rallegra della sua prosperità. 9. Si prova dispiacere per ciò che lo affligge. 10. Si gode della sua presenza. 11. Si è desolati quando egli è assente. 12. Si assumono le sue stesse inclinazioni nell’amore come nell’odio, amando ciò che egli ama, aborrendo ciò che egli detesta. 13. Si escogita ogni cosa per piacergli. 14. Si teme di fargli dispiacere. 15. Si invitano altri ad amarlo alla stessa guisa. 16. Non vogliamo privarci dei regali che egli ci ha fatto, ma li conserviamo accuratamente quale segno di amicizia. 17. Ci si conforma ai suoi consigli. 18. Con immensa fiducia rivolgiamo a lui le nostre domande.

            Non dobbiamo fare altro che meditare su ognuno di questi segni d’amore che questo grande santo ci propone e di cui era pieno; quindi bisogna applicarli a noi stessi dicendo: agisci così nei confronti di Dio?…

 

INVOCAZIONI

            O Signore, quale confusione per noi se siamo costretti a fare tante riflessioni per sapere se ti amiamo; quanto è triste che si debba parlare in tal modo ricercando tanti motivi, mezzi e invenzioni per amarti. Quanto è triste che un figlio, dopo aver fatto esperienza in mille modi e per mille ragioni della bontà e dell’amore tenero del Padre suo, di cui conosce i mille meriti, abbia ancora bisogno di parole, di esortazioni per amarlo!

            O Dio, la nostra durezza e il nostro accecamento è veramente degno di compassione. No, non più, mio amabile Salvatore! E’ tempo ormai che ti ami con l’aiuto della tua santa grazia. E’ necessario che io imprima a fondo nel mio cuore la tua grandezza infinita, la tua bontà straordinaria verso di me, in modo da preferirti ad ogni altro bene al mondo.

 

Gesù a Santa Faustina Kowalska


“Desidero che i miei Sacerdoti annunzino questa mia grande misericordia per le anime peccatrici. Il peccatore non tema di avvicinarsi a Me. Anche se l’anima fosse come un cadavere in piena putrefazione, se umanamente non ci fosse più rimedio, non è così davanti a Dio. Le fiamme della misericordia mi consumano, desidero effonderla sulle anime degli uomini. Io sono tutto amore e misericordia. Un’anima che ha fiducia in Me è felice, perché Io stesso mi prendo cura di lei. Nessun peccatore, fosse pure un abisso di abiezione, mai esaurirà la mia misericordia, poiché più vi si attinge più aumenta. Figlia mia, non cessare di annunziare la mia misericordia, facendo questo darai refrigerio al mio Cuore consumato da fiamme di compassione per i peccatori. Quanto dolorosamente mi ferisce la mancanza di fiducia nella mia bontà! Per punire ho tutta l’eternità, adesso invece prolungo il tempo della misericordia per loro. Anche se i suoi peccati fossero neri come la notte, rivolgendosi alla mia misericordia, il peccatore mi glorifica e onora la mia Passione. Nell’ora della sua morte Io lo difenderò come la stessa mia gloria. Quando un’anima esalta la mia bontà, Satana trema davanti ad essa e fugge fin nel profondo dell’inferno. Il mio cuore soffre perché anche le anime consacrate ignorano la mia Misericordia e mi trattano con diffidenza. Quanto mi feriscono! Se non credete alle Mie parole, credete almeno alle Mie piaghe!”

 

ECCO ORA IL MOMENTO FAVOREVOLE, ECCO ORA IL GIORNO DELLA SALVEZZA

E poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza! (2^Cor.6,1-2)

Gesù si recò a Nazareth, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me;  per questo mi ha consacrato con l'unzione,  e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,  per proclamare ai prigionieri la liberazione  e ai ciechi la vista;  per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. (Lc.4,16-19)

LA SALVEZZA PASSA PER LA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

MA LA CHIESA ANCORA NON LO VUOLE COMPRENDERE

UN ANNO DI GRAZIA LAURETANO

Venerdì, 8 settembre 2006 – Sabato, 8 settembre 2007

 

LEONE XIII

(Lettera Enciclica “Felix Lauretana Cives” del 23 gennaio 1894)

Comprendano tutti, e in primo luogo gli Italiani, quale particolare dono sia quello concesso da Dio che, con tanta provvidenza, ha sottratto la Casa ad un indegno potere e con significativo atto d’amore l’ha offerta ad essi. Infatti in quella beatissima dimora venne sancito l’inizio della salvezza umana, con il grande e prodigioso mistero di Dio fatto uomo, che riconcilia l’umanìtà perduta con il Padre e rinnova tutte le cose.

 

UNA VOCE PER MILLE CHIAMATE

www.lavocecattolica.it/unavoce.htm

 

GLI AUGURI   SCOMODI

di Mons. TONINO BELLO

(Vescovo di Molfetta)

 

Nato ad Alessano (Lecce), il 18 marzo 1935, Antonio Bello rimarrà sempre, anche quando sarà Vescovo, “don Tonino”. In una pagina del diario del 1962 dirà di sé: “Dio mio, purificami da queste scorie in cui naviga l’ anima mia, fammi più coerente, più costante. Annulla queste misture nauseanti di cui sono composto, perché ti piaccia in tutto, o mio Dio”. La marcia pacifica a Sarajevo, di cui fu ispiratore e guida, sebbene già malato, rappresentò la sintesi epifanica della vita di don Tonino: partirono in 500 da Ancona il 7 dicembre 1992, credenti e non, di nazionalità diverse, uniti dall’unico desiderio di sperimentare “un’altra ONU”, quella dei popoli. Nel discorso pronunciato ai 500 nel cinema di Sarajevo dirà: ”Noi qui siamo venuti a portare un germe: un giorno fiorirà (…). Gli eserciti di domani saranno questi: uomini disarmati”. Pochi mesi dopo, il 20 aprile 1993, consumato da un cancro, muore senza angoscia e con grande serenità.

 

Carissimi,

            non obbedirei al mio dovere di vescovo, se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo.

            Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla “routine” di calendario. Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.

            Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!

            Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.

            Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.

            Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.

            Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.

            Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.

            Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.

            I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.

            I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ”, e scrutano l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio.

            E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi.

            Buon Natale!               

         Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.

 

                                                                                    Don Tonino Bello

(Vescovo di Molfetta)

 

 

+ CORRISPONDENZE CON “LA VOCE” *

 

Mi scuso con quanti mi scrivono e a cui non posso rispondere in tempi brevi a causa dell’impossibilità di gestire una corrispondenza talvolta troppo elevata. Per richieste di risposte urgenti si prega di utilizzare il telefono, per poter rispondere e parlare direttamente “a voce” (Tel. 071.83552 o Cell. 339.6424332). Ringrazio quanti mi hanno già scritto, a cui cercherò di rispondere appena possibile.        Prof. Giorgio Nicolini   -   giorgio.nicolini@poste.it

 

RIGUARDO ALLA “QUESTIONE LAURETANA”

“Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea…” (Mt,18,15-17).

 “… affinché per l’incuria degli uomini, che di solito offusca anche le cose più insigni,

non sia cancellato il ricordo di un fatto così meraviglioso…”

(del Beato Giovanni Spagnoli, detto il Mantovano, sulla “miracolosa traslazione”)

NULLA E’ IMPOSSIBILE A DIO

Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, [a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio ». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. (Lc.1,26-38)

 

 L’APOSTASIA LAURETANA

 

La corrispondenza con il Vescovo di Loreto è leggibile all'indirizzo Internet: www.lavocecattolica.it/corrispondenze.vescovo.loreto.htm

 

Il 28 marzo 2006 l’Agenzia Internazionale ZENIT ha pubblicato una intervista al Prof. Giorgio Nicolini con gli ultimi aggiornamenti sugli studi riguardo alla “verità” delle  “miracolose traslazioni” della Santa Casa di Nazareth.

Leggibile all’indirizzo Internet www.lavocecattolica.it/intervista.zenit.htm

                      

ALCUNE CORRISPONDENZE PRESUMIBILMENTE

MAI CONSEGNATE AL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

 

Firenze, 2 agosto 2006

Il perdono di Assisi

Santa Maria degli Angeli

A Sua Santità

BENEDETTO XVI

Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica

CASTEL GANDOLFO (Roma)

RISERVATO- PERSONALE

 

OGGETTO: La storia delle “Miracolose traslazioni” e il culto della Santa Casa di Nazareth a Loreto - Con rif. al al Prot. 1802/05/L presso “Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum” e rif. al Prot. n.241/06 di Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona.

 

Santità amatissima,

            scrivo a nome e per conto del Prof. Giorgio Nicolini, di Ancona, già noto alla Santità Vostra per i numerosi suoi scritti e le corrispondenze afferenti le vicende canoniche e relative azioni intraprese per il ripristino della “verità” circa le “Miracolose Traslazioni” della Santa Casa di Nazareth, a Loreto, negli anni 1291-1296.

            Poiché tuttavia il mio Assistito mai ha avuto “un segno certo” del buon fine di quella corrispondenza, così come neppure delle molteplici petizioni inviate anche alla Sua benevola attenzione, dopo i reiterati, inutili tentativi di questi ultimi anni per ottenere Udienza presso molteplici Autorità Ecclesiastiche, m’incarica oggi di presentarLe con urgenza questa richiesta di Udienza Personale, al fine di poterLa direttamente informare dell’operato mistificatorio e dissacrante, nella Basilica Pontificia Lauretana, da parte di alcuni responsabili che lì operano, benché per il loro ufficio fossero stati preposti alla salvaguardia dell’integrità della “tradizione” che a quel Sacro Luogo concerne.

Con l’occasione sono anche ad informare la Santità Vostra che il Prof. Nicolini, con viva sua sorpresa, si è persino visto restituire dalla Congregazione per la Dottrina della Fede,  con plichi del 27/06/2006 e del 01/07/2006, rispettivamente, il materiale informativo e documentale di recente inoltrato a quel Dicastero Vaticano per i provvedimenti del caso, accompagnati dalle seguenti motivazioni di autore “ignoto”!

Primo plico: La Congregazione per la Dottrina della Fede trasmette per competenza gli uniti fogli. Il plico viene restituito al mittente perché non è di competenza di questo Dicastero. Con preghiera di non effettuare altri invii. Roma, 27.06.2006. Timbro: “CONGREGATIO PRO DOCTRINA FIDEI” (non firmato).

Secondo plico: La Congregazione per la Dottrina della Fede trasmette gli uniti fogli. Documentazione non di competenza di codesto Dicastero. Si restituisce e si prega di non ripetere altri invii. Roma, 01.07.2006. Timbro: “CONGREGATIO PRO DOCTRINA FIDEI (non firmato).

Unica risposta positiva, o almeno non immediatamente negativa, è stata quella che il mio Assistito ha avuta dal suo Vescovo di Ancona, Mons. Edoardo Menichelli, che in data 26 aprile u.s., per il tramite del sottoscritto, così gli scriveva:

“Egregio Signor Avvocato, voglia scusarmi per il ritardo di questa mia risposta, ma non Le sarà difficile comprendere che gli impegni pasquali di un Vescovo non consentono troppi margini per compiti non immediatamente pastorali. Ho letto con la dovuta attenzione quello che mi ha inviato in relazione al Suo assistito Prof. Nicolini. Come già nel passato, anche per il futuro è mia intenzione assicurare di ricevere e ascoltare il Suo assistito prestando il servizio pastorale che mi è richiesto. La ringrazio per quanto ha voluto comunicarmi e La ossequio distintamente. Mons. Edoardo Menichelli”.

      Poiché però il Prof. Nicolini, che si riprometteva come si ripromette l’attivazione della procedura canonica di accertamento delle distorsioni e “falsificazioni” poste in essere da alcuni responsabili della Basilica Pontificia Lauretana, continuava a restare in vana attesa di un qualche invito per quanto sopra, per incarico del medesimo – in data 20 luglio u.s. - ebbi a indirizzare al suddetto Mons. Menichelli, un sollecito urgente di convocazione, che allego, e ciò soprattutto a motivo dell’ulteriore aggravarsi dell’apostasia lauretana, che ormai da tempo strumentalmente coinvolge anche l’augusta persona della Santità Vostra, in conseguenza di quanto disse in veste di Cardinale in una omelia a Loreto, l’8 settembre 1991, quando ancora poteva non essere con ogni precisione edotto della soprannaturale e vera vicenda “miracolosa” che ha portata la Santa Casa di Nazareth a Loreto.

      In conseguenza dell’anzidetta missiva, in data 24 luglio u.s., Sua Ecc.za Mons. Menichelli mi contattò telefonicamente di persona, per chiedere maggiori chiarimenti su quella mia sollecitazione, e per interpellarmi su cosa fosse stato meglio fare riguardo al Prof. Nicolini e alle sue richieste. In particolare il Vescovo di Ancona mi precisò che la sua porta, sempre aperta per tutti, tale era e sarebbe rimasta anche per il mio Assistito, ben libero di andarlo a trovare quando avesse voluto, al pari di ogni altro fedele.

      A tale disponibilità generica del Vescovo di Ancona io obiettai, in tutta deferenza ma con decisione, che nel caso specifico della “questione lauretana” la gravità dei motivi addotti e documentati faceva sì che il Prof. Nicolini si attendesse una convocazione formale, ai sensi del Codice di Diritto Canonico, e che in ordine a tanto anch’io mi trovavo d’accordo.

      Il mio Assistito, tuttavia, non ha ancora ricevuto dal suo Vescovo alcun invito in tal senso, mentre l’apostasia della Basilica Pontificia Lauretana - dalla verità circa la presenza a Loreto della “vera” Santa Casa di Nazareth e dalla verità delle “Miracolose Traslazioni” che la concernono - conosce ormai vieppiù una gravissima e devastante dissacrazione, che, coinvolgendo come ho scritto sopra la Sua augusta persona, di fatto punta a fare, di Loreto e della sua storia, tabula rasa per le future generazioni.

      Per tale motivo, il Prof. Nicolini mi aveva incaricato di scrivere in termini ultimativi al suo Vescovo, precisando altresì che “una ulteriore dilazione di tale accertamento canonico da parte delle Autorità Ecclesiastiche, secondo quanto prescrive il Codice di Diritto Canonico a riguardo del “delitto di falso”, non seguita anche da un solenne “ripristino” nella Basilica Lauretana della “verità” delle “miracolose traslazioni della Santa Casa di Nazareth” - come insegnato dal Magistero Ordinario della Santa Chiesa - non potrà esimerlo in coscienza - per il bene stesso della Chiesa e la salvezza delle anime - dal formulare sempre più aperte e gravi “denunce pubbliche” di tali omissioni ecclesiastiche, memore anche del monito di Santa Caterina da Siena: “Ohimé, non più tacere! Gridate con cento migliaia di lingue. Veggo che, per tacere, il mondo è guasto, la Sposa di cristo è impallidita, toltogli il colore, perché gli è succhiato il sangue da dosso, cioè il sangue di Cristo” (Lettera 16, al Cardinale di Ostia, a cura di L.Ferretti, I, 85).

      Infatti le “falsificazioni documentali” avvenute nell’ultimo trentennio nella Basilica Pontificia Lauretana, hanno fatto abbandonare ormai nell’intera Chiesa la verità circa le Miracolose traslazioni della Santa Casa di Nazareth, approvate e sempre riconfermate come tali, nel corso di ben sette secoli, dalle Supreme Autorità della Chiesa, sulla base di regolari processi canonici e di numerosi pronunciamenti Vaticani e Pontifici, oltre che da innumerevoli, inconfutabili riscontri storici, archeologici e scientifici.

      Anche nella lettera scritta a Lei direttamente il 19 giugno 2005 (cfr. allegato), della quale il mio Assistito ignora se sia pervenuta, il Prof. Nicolini aveva già previsto tutto il “progetto mistificatorio” destinato a investire proprio la Santità Vostra, e che ora è in effetti utilizzata, pretestuosamente, per confermare “la menzogna”, e chiese, per impedire tutto ciò, una chiara riproposizione, o conferma, della “verità” delle “Miracolose traslazioni”.

      Le scriveva infatti il Prof. Nicolini in quella Lettera:

“Volevo informarLa, in proposito, che proprio in questi giorni è uscito il nuovo numero de “Il Messaggio della Santa Casa” (l’organo ufficiale della “Congregazione Universale della Santa Casa”), che Le invio in allegato con la presente lettera, ove viene pubblicata l’Omelia che Lei tenne nella Basilica Lauretana l’8 settembre 1991, in occasione del gemellaggio della città bavarese di Altotting con Loreto. Tale Omelia, ora che Lei è il “Sommo Pontefice”, può avere - come è facilmente intuibile - una risonanza ingannevole e non corrispondente al Suo pensiero attuale, e può costituire “una pretestuosa conferma” riguardo alla “falsificazione storica” operata, di cui all’epoca Lei non era ancora a conoscenza, e che ora può indurre molti in errore riguardo al Suo reale attuale pensiero al riguardo”.

      Il Prof. Nicolini mi ha incaricato di informarLa, in proposito, che tale utilizzo pretestuoso e ingannevole di quella Sua Omelia, per confermare la menzogna, è di nuovo avvenuto, in forma ormai “definitiva”, anche nell’ultimo numero di Luglio-Agosto 2006 de “Il Messaggio della Santa Casa” (cfr. allegato) e in altre pubblicazioni edite dalla Basilica Pontificia Lauretana. Per tale motivo egli Le richiese, in quella Lettera del 19 giugno 2005, anche una chiara riproposizione e conferma della “verità” delle Miracolose Traslazioni della Santa Casa.

      Egli infatti così precisamente scriveva: “Tale riproposizione, solenne e inequivocabile, non è cosa di poco conto, perché riguarda il bene spirituale delle anime e i progetti di misericordia e di salvezza che la Madre di Dio ha intessuto nei secoli passati in tutta la Civiltà Cristiana – specialmente europea - proprio attraverso “l’evento prodigioso” della sua umile Casetta portata dagli Angeli del Cielo e che ancora intende concedere per il futuro alle anime aperte alla verità e al bene e che invece la “falsificazione storica” (da me e da tanti denunciata) gravemente compromette, per le ragioni esposte nei miei scritti, e che posso ulteriormente approfondire e documentare, se la Santità Vostra riterrà opportuno e necessario. A tale scopo resto sempre disponibile per qualunque Sua richiesta al riguardo”.

      Nel replicarLe perciò oggi tale richiesta di Udienza Personale, oggi d’indifferibile urgenza, La informo che malgrado le sue non buone condizioni di salute il Prof. Giorgio Nicolini, da me accompagnato, confidando nell’aiuto misericordioso della Vergine Immacolata e del Signore Gesù, potrebbe trovarsi a Castel Gandolfo, o dove la Santità Vostra ritenesse meglio, nei giorni immediatamente successivi alla Solennità dell’Assunta e comunque non oltre il corrente mese, data l’imminenza della ricorrenza annuale della Solennità Lauretana della Natività di Maria, il prossimo Otto di Settembre, 15 anni dopo quella Sua Omelia tenuta a Loreto nel 1991.

      Il tutto nella speranza di un incontro con Vostra Santità, auspicabilmente e finalmente risolutivo per il ristabilimento, senza “se” e senza “ma”, ovverosia senza più alcun equivoco, della “verità storica” delle “Miracolose traslazioni” della Santa Casa di Nazareth a Loreto.

      Per qualsiasi diretto contatto con il Prof. Giorgio Nicolini, comunico qui di seguito i recapiti del medesimo: Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA – Tel. 071.83552 – Cell. 339.6424332 – Facsimile 071.83552 – Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it Sito Internet: www.lavocecattolica.it

      Santità, grato per l’attenzione che benevolmente vorrà prestare alla presente, colgo questa occasione anche per ringraziare delle parole ricevute (cfr. allegato), a firma di Mons. Gabriele Caccia, il 27 maggio dello scorso anno, in risposta ad una mia precedente istanza ad altro proposito avanzata (il Referendum sulla Legge 40): “Il Sommo Pontefice ringrazia per l’attestato  di filiale ossequio e, mentre invoca dallo Spirito Santo una copiosa effusione di doni per una gioiosa testimonianza di amore a Cristo e di servizio al Vangelo, affida Lei e quanti Le sono cari alla celeste protezione della Vergine Immacolata ed è lieto di inviare la Benedizione Apostolica, pegno di ogni desiderato bene nel Signore”.

      Filialmente Suo.

Prof. Avv. FRANCESCO DAL POZZO

Via Vecchia Bolognese, 321 – FIRENZE

Telefono  e Facsimile 055.400707

ALLEGATI:

 

GLI APPELLI INASCOLTATI

 

A Sua Em.za Rev.ma

Mons. Card. GIOVANNI BATTISTA RE

Prefetto “Congregazione per i Vescovi” - ROMA

 

e, per conoscenza:

Card. WILLIAM JOSEPH LEVADA, Prefetto “Congregazione per la Dottrina della Fede” – ROMA -*06.69883409

Card. FRANCIS ARINZE, Prefetto "Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti" - ROMA -*06.69883499

Mons. ANGELO COMASTRI, Vicario di Sua Santità - ROMA -*06.69885518

Mons. GIANNI DANZI - Arcivescovo Delegato Pontificio per il Santuario della Santa Casa di Loreto - LORETO -*071.9747216

Mons. EDOARDO MENICHELLI, Arcivescovo-Metropolita di Ancona – ANCONA - *071.2075003

Avv. Prof. Francesco Dal Pozzo – FIRENZE -*055.400707

 

OGGETTO: La storia e il culto della Santa Casa a Loreto.

Con rif. al Prot. 1802/05/L presso “Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum”

 

Ancona, 18 maggio 2006

San Giovanni I, papa

Em.za Rev.ma Card. Giovanni Battista Re,

            mi è giunto l’ultimo numero di maggio de “IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA”, con imprimatur datato 20.04.2006 di Mons. Gianni Danzi, Delegato Pontificio di Loreto.

            In tale nuovo numero “ufficiale” della Basilica Pontificia Lauretana viene di nuovo autorizzata la pubblicazione del “falso storico” del “trasporto umano” per nave di “sante pietre” della Santa Casa di Nazareth, da parte dei principi Angeli dell’Epiro (vero “Codice da Vinci Lauretano”), “falso” operato dal Padre Giuseppe Santarelli (Direttore della “Congregazione Universale della Santa Casa”), e negante sia “la verità” dell’autenticità della Santa Casa di Nazareth a Loreto come della sua “miracolosa” traslazione. Ciò è ancora pubblicato nel numero suddetto in un articolo di Roberto Stefanelli (pp.149-150) e dell’arch. Nanni Monelli (pp.146-147).

            Poiché avevo preavvertito più volte Sua Ecc.za Mons. Gianni Danzi di cessare dal concedere tali imprimatur e di procedere invece all’accoglimento delle mie istanze denuncianti “le falsificazioni documentali” del Padre Santarelli; avendo da Sua Ecc.za Mons. Gianni Danzi ricevuto una lettera di diniego (datata 02.03.2006), contenente anche dichiarazioni false e diffamatorie a mio riguardo in un documento ecclesiastico ufficiale; non avendo avuto alcuna risposta successiva alla mia lunga lettera “esplicativa” e “ultimativa” a Mons. Gianni Danzi, datata 19.03.2006; perdurando anche l’utilizzo pretestuoso di “un errore storico” dell’ex-Card. Ratzinger, fatto in totale buona fede dall’amatissimo attuale Sommo Pontefice Benedetto XVI;

costretto dalla mia coscienza e con profondo dolore

CHIEDO DI PROCEDERE A NORMA DEI CANONI DEL CODICE DI DIRITTO CANONICO

verso Sua Ecc.za Mons. Gianni Danzi, Delegato Pontificio di Loreto

per la ritrattazione di quanto asserito di falso nella Lettera ufficiale fattami pervenire con data 02.03.2006 e per far cessare di autorizzare ulteriormente la pubblicazione e diffusione di articoli, opuscoli e libri dalla Basilica Lauretana, che continuano a perpetuare e a propagare ancor più “l’apostasia lauretana” da me denunciata da tanti anni e in tutte le forme canoniche possibili.

              A tale riguardo voglio anche esprimere la mia gratitudine a Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo-Metropolita di Ancona-Osimo, e mio “pastore”, il quale mi ha risposto favorevolmente riguardo all’accoglimento delle “denunce” ed “istanze” da me presentate per “la questione lauretana” e dal quale ora attendo la convocazione per l’avvio della pratica canonica relativa, riguardante “il delitto di falso” in ambito ecclesiastico, in conformità al can. 1389 e 1391 del Codice di Diritto Canonico, ove è scritto in modo molto chiaro: “Può essere punito con giusta pena, a seconda della gravità del delitto: chi redige un documento ecclesiastico falso, o ne altera uno vero, lo distrugge, lo occulta, o si serve di un documento falso o alterato; chi si serve in materia ecclesiastica di un altro documento falso o alterato; chi asserisce il falso in un documento ecclesiastico pubblico”.

            Credo quanto mai opportuno ricordare qui il discorso del Servo di Dio Paolo VI al Sacro Collegio, proprio - come oggi - il 18 maggio 1970: “Oggi, una grande grazia noi dobbiamo implorare con fervore dallo Spirito Santo. L’ora che suona al quadrante della storia esige effettivamente da tutti i figli della Chiesa un grande coraggio, e in modo tutto speciale il coraggio della verità, che il Signore in persona ha raccomandato ai suoi discepoli, quando ha detto: «Che il vostro sì sia sì, il vostro no, no» (cfr. Mt.5,37). (…) Il coraggio della verità si impone più che mai ai cristiani, se vogliono essere fedeli alla loro vocazione di dare un’anima a questo mondo nuovo che si sta cercando. Che la nostra fede a Cristo sia senza incrinature, in questa nostra epoca contrassegnata, come quella di Sant’Agostino, da una vera «miseria e penuria di verità» (Serm.11,11; Miscellanea Agostiniana 1930, p.256).  (…) Il coraggio di proclamare la verità è anche la prima e indispensabile carità che i pastori di anime debbono esercitare. Non ammettiamo mai, anche sotto il pretesto della carità verso il prossimo, che un ministro del Vangelo annunci una parola puramente umana. Ne va di mezzo la salvezza degli uomini. (…) Noi vogliamo fare appello a tutti i pastori responsabili affinché alzino la loro voce quando è necessario, con la forza dello Spirito Santo (cfr. At.1,8), per chiarire ciò che è torbido, raddrizzare ciò che è distorto, riscaldare ciò che è tiepido, riconfortare ciò che è debole, illuminare ciò che è tenebroso. Questa, più che non mai, è l’ora della chiarezza per la fede della Chiesa”.

            Anche il nostro Sommo Pontefice attuale, e “dolce Cristo in terra”, Benedetto XVI, nel discorso del 2 ottobre 2005 nella Basilica di San Pietro per l'apertura della XI Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi non invano ha ammonito: La minaccia di giudizio riguarda anche noi, la Chiesa in Europa, l'Europa e l'Occidente in generale. Con questo Vangelo il Signore grida anche nelle nostre orecchie le parole che nell'Apocalisse rivolse alla Chiesa di Efeso: "Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto" (Ap.2,5). Anche a noi può essere tolta la luce, e facciamo bene se lasciamo risuonare questo monito in tutta la sua serietà nella nostra anima, gridando allo stesso tempo al Signore: "Aiutaci a convertirci! Dona a tutti noi la grazia di un vero rinnovamento! Non permettere che la tua luce in mezzo a noi si spenga! Rafforza tu la nostra fede, la nostra speranza e il nostro amore, perché possiamo portare frutti buoni!".

            Ringraziando anche Sua Em.za Rev.ma per il gradimento del dono fattoLe personalmente lo scorso anno del mio libro “LA VERIDICITA’ STORICA DELLA MIRACOLOSA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO”, datoLe nella Sacrestia della Cappellina del Pontificio Seminario Regionale di Ancona, dopo la celebrazione della Santa Messa per i Seminaristi, alla presenza dell’Arcivescovo di Ancona Mons. Menichelli, resto certo dell’attenzione al presente messaggio che invio attraverso facsimile, professandomi umile e devoto figlio della Santa Chiesa Cattolica, informandoLa anche che tutte le documentazioni sulla “questione lauretana” sono pubblicate e continuamente aggiornate nella sezione del mio Sito Internet, avente l’indirizzo diretto www.lavocecattolica.it/santacasa.htm

            In fede.

Prof. GIORGIO NICOLINI
Via Maggini, 230 – 60127 ANCONA – Italia

ALLEGATI:

1) Lettera di Mons. Gianni Danzi, del 02.03.2006

2) Risposta del Prof. Giorgio Nicolini a Mons. Gianni Danzi, del 19.03.2006

3) Lettera di Mons. Edoardo Menichelli, del 26.04.2006

 

LORETO

BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA

PER LA “NUOVA EVANGELIZZAZIONE” nel tempo dell’“apostasia silenziosa”

Verso la Civiltà dell’Amore profetizzata da Paolo VI

“La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali, e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”

                                                                       (Paolo VI, discorso del 25 dicembre 1975)

                               

PREGHIERA PER LA SALVEZZA DELL’ITALIA E DELL’EUROPA

 

            Cuore Misericordioso di Gesù, per l’intercessione della Vergine Immacolata Lauretana, invocata come “Aiuto dei Cristiani”, ti rivolgiamo il grido della nostra speranza e della nostra implorazione più amorosa: salva la Tua Italia, salva la Tua Roma, salva la nostra Patria, salva la Tua Europa, in quest’ora di confusione, di errore, di orrore, di sbandamento e di decadimento.

            Tu sai tutto: conosci le rovine morali e spirituali, conosci il disordine civile e religioso, la disgregazione sociale, conosci il dramma e la tragedia delle Nazioni e dei Popoli di questo Continente, che fu Tuo, che è Tuo. Fa’ che non crolli questo baluardo della Tua Fede. Riaccendi, rianima, risuscita, consolida, o Cuore di Salvezza e di Redenzione, la coscienza più fedele, tutte le energie più buone, le forze più sane, le volontà più sante, contro tutte le forze del male.

            Schiaccia il Serpente, annienta il Maligno. Non cedergli le anime dei buoni e dei giusti, non permettergli la perdita dei cuori redenti dal Tuo Amore Appassionato, la sconfitta delle forze del bene. Non cedergli le conquiste della Tua Carità e del Tuo Sangue, dei Tuoi Apostoli, dei Tuoi Martiri, dei Tuoi Santi, della Tua Chiesa. Non lasciargli il trionfo in questa Terra di benedizione, in questo Continente sacro al Tuo Cuore e al Tuo Amore.

            Te ne supplichiamo, per la Bontà Materna della Mamma Celeste, Immacolata Sposa dello Spirito Santo, cui nulla rifiuti, e che hai posto Guida, Regina e Condottiera della Tua Chiesa e della Tua Società d’Amore.

            Amen.

 

Omelia di Benedetto XVI del 2 ottobre 2005 nella Basilica di San Pietro

La minaccia di giudizio riguarda anche noi, la Chiesa in Europa, l'Europa e l'Occidente in generale. Con questo Vangelo il Signore grida anche nelle nostre orecchie le parole che nell'Apocalisse rivolse alla Chiesa di Efeso: "Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto" (Ap.2,5). Anche a noi può essere tolta la luce, e facciamo bene se lasciamo risuonare questo monito in tutta la sua serietà nella nostra anima, gridando allo stesso tempo al Signore: "Aiutaci a convertirci!". Dona a tutti noi la grazia di un vero rinnovamento! Non permettere che la tua luce in mezzo a noi si spenga! Rafforza tu la nostra fede, la nostra speranza e il nostro amore, perché possiamo portare frutti buoni!”.

IL FUTURO DEL MONDO DIPENDE DALLA CONVERSIONE DEL MONDO

«Il futuro del mondo dipende dalla conversione del mondo» ha detto la Madonna a Fatima. In verità, siamo tutti responsabili. «Ogni peccato è un atto di guerra», diceva lo statista spagnolo Donoso Cortes. «Il peccato turba l’ordine naturale. Quando l’uomo si ribella a Dio, la natura si ribella all’uomo e lotta per Dio» (Sap.5,20). E’ questa la causa delle calamità naturali. Tolstoj diceva: «E’ assurdo che una guerra sia prodotta da alcuni uomini; sarebbe lo stesso che dire che una montagna viene spaccata da due colpi di piccone. La guerra è prodotta dai peccati dei popoli». L’umanità è una grande famiglia di cui Dio è Padre. Nessuno vive solo per sé, ma influisce su tutti. Quando la sproporzione fra i buoni e i cattivi oltrepassa ogni limite, Dio abbandona i governanti ai loro insani pensieri. Si scatenano feroci le lotte e sopravviene la desolazione. Al contrario l’offerta a Dio della fatica e sofferenza quotidiana, la paziente accettazione delle prove della vita, lo sforzo per osservare i Comandamenti di Dio, per perdonare le offese, producono inestimabili frutti di pace, di amore per tutte le famiglie e per l’intera Umanità.

 

 

PROFEZIE

San Luigi Orione fin dal 1921 profetizzava: "Il tempo viene ed è suo. Io sento appressarsi una grande giornata, la giornata di Dio!... Cristo viene ed è vicino: Cristo si avanza. Il secolo XIX è stato il secolo delle unità politiche, delle unità nazionali, ma io vedo un'altra grande unità: la più grande unità morale si va formando, nessuno la fermerà. Io vedo l'umanità che si va unificando in Cristo: non ci sarà che un corpo, che uno spirito, che una Fede. Vedo dai quattro venti venire i popoli verso Roma. Vedo l'Oriente e l'Occidente riunirsi nella Verità e nella Carità che è Cristo, vivere la vita di Cristo e formare i giorni più belli della Chiesa. Il mondo ne ha bisogno e Gesù viene: sento Cristo che si avanza. Sarà una mirabile ricostruzione del mondo nuovo: non sono gli uomini che la preparano, ma la Mano di Dio".

 

(Una profezia di Paolo VI, all’Angelus del 5 dicembre 1976)

esortiamo PURE voi, figli carissimi,

a cercare quei “segni dei tempi”

che sembrano precedere un nuovo avvento di Cristo fra noi.

Maria, la portatrice di Cristo, ci può essere maestra,

anzi ella stessa l’atteso prodigio

 

Messaggio da Mediugorie del 25 novembre 2006, di Maria “Regina della Pace”

(“l’atteso prodigio” profetizzato da Paolo VI)

Cari figli, anche oggi vi invito: pregate, pregate, pregate. Figlioli, quando pregate siete vicini a Dio ed Egli vi dona il desiderio d’eternità. Questo è il tempo in cui potete parlare di più di Dio e fare di più per Dio. Per questo non opponete resistenza, ma lasciate, figlioli, che Egli vi guidi, vi cambi ed entri nella vostra vita. Non dimenticate che siete pellegrini sulla strada verso l’eternità. Perciò, figlioli, permettete che Dio vi guidi come un pastore guida il suo gregge. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

 (La Regina della Pace a Mediugorie, 25 novembre 2006)

 

ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’

 

 

SANTA GIANNA BERETTA MOLLA

Come conservare la purezza?

Circondando il nostro corpo con la siepe del sacrificio.

La purezza è una “virtù-riassunto”, vale a dire un insieme di virtù...

La purezza diventa bellezza, quindi anche forza e libertà.

È libero colui che è capace di resistere, di lottare.

 

PER CONTRIBUIRE A RIPRISTINARE LE RADICI CRISTIANE IN EUROPA

LEGGI E FAI CONOSCERE I SITI INTERNET SOTTOINDICATI

www.lavocecattolica.it/movimento.vita.htm

www.lavocecattolica.it/santacasa.htm

IL TESTO DELLA PREGHIERA DI BENEDETTO XVI DA RECITARSI NEL SANTUARIO DI LORETO E NELLE CASE

E' LEGGIBILE COLLEGANDOSI ALL'INDIRIZZO INTERNET

www.lavocecattolica.it/preghiera.benedetto.XVI.htm

NON OPPORSI AD UN ERRORE  VUOL DIRE APPROVARLO

NON DIFENDERE LA VERITA’  VUOL DIRE SOPPRIMERLA

(Sentenza del Papa San FELICE III – anni 483-492)

non temo la cattiveria dei malvagi, temo piuttosto il silenzio dei giusti

(Martin Luther King)

 

SI AUTORIZZA E SI RACCOMANDA LA DIFFUSIONE DI QUESTI TESTI

AD ALTRI INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA E L'INSERIMENTO IN SITI DELLA RETE INTERNET

Diffondete la buona stampa tra le persone vostre amiche e conoscenti. La buona stampa entra anche nelle case dove non può entrare il sacerdote, è tollerata persino dai cattivi. Presentandosi non arrossisce, trascurata non si inquieta, letta, insegna la verità con calma, disprezzata, non si lamenta (San Giovanni Bosco)

 

Questi testi e quelli precedenti sono pubblicati in modo permanente e prelevabili agli indirizzi Internet

www.lavocecattolica.it

www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm

www.lavocecattolica.it/lettera21dicembre2006.htm

 

ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’

 

LA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA NEL TEMPO DELL’APOSTASIA

HO FISSATO UN LIMITE E GLI HO MESSO CHIAVISTELLO E PORTE E HO DETTO:

FIN QUI GIUNGERAI E NON OLTRE E QUI S’INFRANGERA’ L’ORGOGLIO DELLE TUE ONDE.

(Gb.38,10)

 

Nazareth-loreto-lourdes-fatima-mediugorie

Nella Santa Casa di Nazareth Maria è stata concepita “Immacolata” nel grembo di Sant’Anna e Dio, per preservare dalla distruzione quella Casa benedetta, l’ha fatta trasportare miracolosamente in “vari luoghi”, da Nazareth a Tersatto e sino a Loreto. A Lourdes Maria ha “confermato” di essere l’Immacolata Concezione, avvenuta nella Santa Casa di Nazareth a Loreto. A Fatima Maria ha chiesto la consacrazione al suo Cuore “Immacolato” ed ha preannunciato il futuro trionfo del suo Cuore Immacolato. A Mediugorie Maria sta ora portando a compimento il trionfo del suo Cuore Immacolato, con di fronte a sé, collegati dall’altra parte del Mare Adriatico, Ancona-Loreto con la Santa Casa di Nazareth ove proprio il suo essere spirituale (la sua anima, il suo cuore) fu concepito “Immacolato”.

 

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LEGGI NELLA CORRISPONDENZA SOTTOSTANTE LA SEMPLICE PROCEDURA DA SEGUIRE

Gentilissimo Prof. Nicolini, ho appena letto con piacere l'allegato. Ma che fatica! E' proprio necessario formattare con tutti quei colori e sfondi il testo? Scusandomi per la franchezza, forse eccessiva, credo che una maggiore sobrietà dell'impaginazione faciliterebbe la lettura. Cordialmente saluto. Alessio.

LA RISPOSTA SULL’UTILIZZO DEI COLORI E COME TRASFORMARE TUTTI I TESTI IN BIANCO E NERO

Caro Alessio, l'utilizzo dei diversi colori nelle parole del testo hanno lo scopo di COSTRINGERE A FERMARE L'ATTENZIONE su quella parola o su quel concetto che voglio evidenziare maggiormente, anche se costa fatica a chi legge. Ma proprio quella fatica fa fissare meglio una parola od un concetto. Altrimenti chi legge scorre con superficialità e non si ferma su punti molto importanti. Ogni parola che scrivo infatti è stata "misurata" e quando la evidenzio di più e "colpisce" l'occhio (cioè, lo disturba), colpiscono in quel modo anche l'intelligenza e si fissano meglio. Certe parole vogliono anche essere "una pietra" per coloro cui sono dirette "in prima persona", e che non vogliono vedere né sentire. Si dice che in Internet le parole ingrandite hanno lo stesso significato di uno che alza il tono della voce per farsi sentire con più forza. Per questo le uso. Almeno questo è il mio intento. Tuttavia tengo in considerazione il tuo invito alla sobrietà.

Vorrei comunque ricordarti, in ogni caso, che il testo che invio è in formato "Word" perché uno lo possa liberamente trasformare.      Se tu, infatti, fai delle semplicissime variazioni in modo autonomo, puoi avere il testo nel modo che vuoi tu, totalmente in bianco e nero. Basta andare su "Modifica", fare "Seleziona tutto", poi cliccare sul pulsante destro del "mouse", facendo comparire varie voci tra cui "Carattere". Cliccando su "Carattere" e poi sui colori dei caratteri il "Nero", il testo ti diventerà in pochi attimi in bianco e nero. Così pure se vuoi togliere totalmente tutti gli sfondi, basta andare su "Formato" e togliere ogni sfondo, con un paio di manovre.

Hai ragione, basterebbe modificare il formato prima di iniziare a leggere… A volte non ci si pensa, a volte fa fatica. Grazie comunque per tutto quello che scrivi; fa piacere vedere che c'è chi si impegna oggigiorno, con i più svariati mezzi, per promuovere la fede in Dio. E fa piacere anche leggere cose che altrimenti non si conoscerebbero. Una preghiera. Alessio.

 

Se venisse un altro Giona, crederemmo? Le nostre città crederebbero? Oggi ancora, per le grandi città, per le Nìnive moderne, Dio cerca dei messaggeri della penitenza. Abbiamo il coraggio, la fede profonda, la credibilità necessarie per toccare i cuori e aprire le porte alla conversione?  Card. Joseph Ratzinger

 

 

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Patrona: L’Immacolata Madre di Dio della Santa Casa di Nazareth a Loreto

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